Prefabbricazione degli impianti: il Guy’s Cancer Centre di Londra

Fig.1 – Il centro di cure oncologiche si sviluppa su 14 piani divisi in 3 blocchi

Il centro oncologico realizzato presso il Guy’s and St.Thomas Hospital si sviluppa su 14 piani per una superficie complessiva di 20.000 m² ed è suddiviso in tre blocchi destinati alle varie funzioni, identificabili dai diversi colori della facciata. Ogni piano è organizzato in due diverse zone: quelle ad alta tecnologia, destinate alla cosiddetta “scienza del trattamento”, sono poste nella zona nord, mentre quelle a bassa tecnologia, destinate alla cura, sono ubicate nella zona sud.

Il progetto degli impianti HVAC si basa su unità di trattamento aria di piano installate in una torre impiantistica posta sulla facciata nord (figura 2). Questa soluzione garantisce una facile gestione del microclima in funzione delle diverse necessità di ogni piano, oltre alla flessibilità necessaria in caso di future modifiche, lasciando totalmente funzionanti gli impianti a servizio degli altri piani. Inoltre, essa consente di liberare spazio utile all’interno dell’edificio, e al tempo stesso riduce la lunghezza dei percorsi delle condotte, e quindi le perdite di carico e il consumo energetico per la ventilazione.

Fig.2 – La torre impiantistica di 12 piani si protende sulla facciata nord sulla quale corrono le condotte dell’impianto HVAC

Anche le condotte per la distribuzione orizzontale sono poste a vista sulla facciata nord. Ciò ha consentito di aumentare l’altezza utile di piano da pavimento a soffitto e riflette anche l’obiettivo del progetto architettonico di esprimere l’alta tecnologia legata alle cure oncologiche.

Situato in un trafficato quartiere nei pressi del London Bridge, il centro oncologico presenta un’impronta che copre interamente il sito di forma triangolare. Di conseguenza, in fase di cantiere, lo spazio di stoccaggio era ridotto al minimo, rendendo la costruzione dell’edificio una vera sfida dal punto di vista logistico.

Per ridurre al minimo le lavorazioni in situ e quindi i tempi di costruzione, tutto il processo di progettazione e costruzione ha utilizzato un approccio BIM (figura 3) e una strategia DfMA basata sulla prefabbricazione, con i diversi componenti impiantistici (condotte, tubazioni e centrali tecniche) forniti in moduli modulari preassemblati la cui installazione in cantiere è stata facilitata dalla posizione esterna.

Fig.3 – Immagine BIM delle reti di distribuzione impiantistica

Il progetto ha conseguito la certificazione BREEAM Healthcare Excellence ed è stato premiato con una serie di riconoscimenti nel settore dell’edilizia ospedaliera.

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