L’impiego di nuove tecnologie e metodologie per il monitoraggio e la riparazione delle reti di distribuzione idrica, del teleriscaldamento e degli impianti antincendio, permette di incrementare l’efficienza e la sicurezza del servizio.
Ogni anno in Italia le reti pubbliche di distribuzione dell’acqua trasportano circa 9,55 miliardi di m3 di acqua, ma quasi la metà del volume immesso non raggiunge le utenze. Purtroppo la situazione peggiora anno dopo anno: nel 2019 ISTAT registrava un tasso di dispersione pari al 47,9%, contro il 41% del 2015. I problemi maggiori si manifestano principalmente nelle aree urbane: si tratta in media di circa 44 m3/giorno (16.000 m3/ anno) di acqua dispersa per ogni chilometro di rete situato nelle città metropolitane e i comuni capoluogo, specie nelle regioni del Sud.
La costante tendenza alla crescita delle perdite è causata dalla vetustà delle reti, che per almeno il 25% hanno più di 50 anni e per il 60% più di 30 anni, e dal contenuto ammontare degli investimenti per migliorarne l’efficienza, nell’ordine di 40 euro/abitante contro una media europea di 100 euro/abitante. Anche per queste ragioni, ARERA (Delibera 917/2017/R/IDR – Qualità tecnica del servizio idrico) considera il miglioramento del livello delle perdite idriche quale primo indicatore della qualità del servizio fornito dalle utility, alle quali è normalmente affidata la gestione.
Soluzioni per le perdite idriche
Il monitoraggio delle reti e la riparazione delle tubazioni sono attività di fondamentale importanza, in grado di contenere nel breve-medio termine lo spreco di una risorsa sempre più scarsa e preziosa e di ridurre i costi del servizio, in vista della realizzazione dei più onerosi interventi di sostituzione dei componenti. In particolare, l’individuazione precoce delle perdite e il controllo della loro progressione consentono sia di valutare le condizioni delle tubazioni, sia di definire priorità d’intervento e strategie di incremento dell’efficienza, anche ai fini del prolungamento della durata degli asset infrastrutturali.
L’innovazione tecnologica consente oggi di affrontare queste attività con un superiore grado di efficacia, a fronte di costi sensibilmente inferiori. È il caso di Pipecare, azienda che propone soluzioni evolute per il monitoraggio e la riparazione delle reti di distribuzione idrica, applicate con successo anche alle reti del teleriscaldamento e agli impianti antincendio. Le tecnologie sviluppate da Pipecare permettono infatti di:
- monitorare nel tempo il funzionamento e individuare le perdite – anche le più piccole e recenti – sulle condutture come sugli allacci alle utenze;
- intervenire con modalità mininvasive e rapide con la tecnologia TALR, un innovativo sistema per la riparazione delle tubazioni esistenti, efficace ed economico rispetto alle tecnologie tradizionali.
Risultati rapidi e certi
L’ing. Nicola Ruggiero è fondatore e Amministratore unico di Pipecare:
«Dal 2017 siamo la concessionaria esclusiva per l’Italia di alcune tecnologie israeliane all’avanguardia: proponiamo soluzioni innovative per il monitoraggio delle reti idriche, l’individuazione delle perdite e la loro riparazione massiva con tecnologie senza scavi. Ci siamo focalizzati su entrambi gli aspetti strategici della gestione delle reti: monitoraggio e riduzione delle dispersioni idriche.
I metodi tradizionali – ad esempio quelli basati sull’approccio “find and fix” – spesso non risultano efficaci, soprattutto se le perdite sono distribuite lungo le tubazioni, oppure se queste non sono accessibili o non sono riparabili puntualmente. Completata l’ingegnerizzazione delle soluzioni per facilitarne l’impiego nel contesto italiano, abbiamo iniziato a operare sul campo a partire dal 2019, al servizio di un numero crescente di gestori attivi in tutto il paese, aumentando progressivamente le collaborazioni».
Con quali risultati?
«Dal punto di vista tecnico e commerciale – prosegue l’ing.Ruggiero – i risultati sono significativi. Le soluzioni per il monitoraggio, ad esempio, sono decisamente mininvasive e, nell’arco di 12 ore, iniziano a restituire dati utili per una prima analisi dello stato di efficienza. In questo caso la principale differenza rispetto ai metodi tradizionali consiste nell’impiego di un numero inferiore di sensori, anche multiparametrici, in grado di fornire informazioni particolarmente accurate.
La tecnologia TALR per il risanamento, invece, coniuga efficacia, velocità di esecuzione, sostenibilità ambientale, minimo impatto dell’intervento (non sono necessari scavi) e costi molto contenuti che a seconda dei casi vanno dal 20% al 30% rispetto al costo di altre tecnologie. I vantaggi operativi di TALR sono di estremo interesse: in una giornata di lavoro riusciamo a riqualificare fino a circa 500 m di tubazioni compresi gli allacci all’utenza – che le altre tecnologie non riescono a risanare e che, da soli, sono generalmente responsabili di quasi la metà delle perdite complessive».
Il PIG-Train è iniettato nella tubazione dell’acquedotto (compresi gli allacci all’utenza) o nella rete antincendio attraverso un punto di innesto (idranti esistenti, bocchette, prese d’acqua, ecc.), la percorre spinto dal flusso dell’acqua ed è infine estratto da un punto di uscita. L’intervento può essere eseguito su tratti di tubazione lunghi fino a 500 m con Ø < 200 mm.
La soluzione è efficace (per almeno 15 anni) e rapida (l’intervento dura da 4 a 8 ore), presenta un costo contenuto (da un 1/3 a un 1/5 rispetto ad altre tecnologie) e un bassissimo impatto ambientale (il materiale residuo è raccolto in un filtro, essiccato e smaltito come un normale rifiuto inerte e non pericoloso).
L’algoritmo compara le misurazioni, calcola i dati e li visualizza in una mappa GIS, visualizzando la posizione degli eventi e inviando un allarme al variare delle condizioni. Grazie alla capacità di misurare i flussi più bassi (fino a 1 cm/s), WLM-SYSTEM restituisce elevate precisione e stabilità a lungo termine, indipendentemente dalle dimensioni della tubazione e dal materiale con cui è costruita. L’installazione può avvenire anche sotto pressione, senza interrompere la funzionalità della rete.
La tecnologia AQS SYS utilizza invece sensori fissi di sola vibrazione acustica, altamente sensibili e configurabili per rispondere a frequenze appropriate ai diversi tipi di tubazioni (metallo, cementoamianto, materiali plastici, ecc.), per il rilevamento a correlazione fissa continua delle perdite.
Oltre a fornire una rappresentazione grafica, completa e aggiornata, degli eventi, della cronologia e delle statistiche di ogni punto di guasto, AQS SYS individua con certezza il momento in cui una perdita inizia a svilupparsi e la sua esatta posizione su mappa GIS. I dati rilevati sono trasmessi mediante notifiche automatiche, attraverso la rete cellulare Nb-IoT / Cat-M.
La tecnologia delle vibrazioni acustiche è anche alla base di iQUARIUS, soluzione in grado di rilevare le perdite utilizzando un semplice smartphone – perciò di facile utilizzazione per gli operatori in campo – che localizza il punto interessato con estrema precisione mediante coordinate GPS.
Promuovere un approccio evoluto
Qual è la realtà dell’azienda?
«Pipecare – illustra Ruggiero –collabora con le principali utility del settore – fra cui A2A, ACEA, Acqua Latina, Acque Bresciane, Acquedotto Pugliese, Gruppo CAP Holding, Gruppo Hera, Lario Reti Holding, Publiacqua, SECAM, Veritas, ecc. – e presenta un fatturato in crescita costante. L’azienda è membro di IATT (Italian Association for Trenchless Technology) e ne ha adottato il codice etico, condividendo valori di legalità, correttezza, trasparenza e tutela dell’ambiente.
Le nostre attività sono certificate EN ISO 9001:2015 da SI Cert e secondo i criteri ESG da Synesgy, la piattaforma digitale globale per la valutazione della sostenibilità ambientale, sociale e di governance delle imprese. Infine, Pipecare pone anche grande attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale, grazie a tecnologie a basso impatto e alla partecipazione a iniziative sociali per l’accesso all’acqua pulita, a vantaggio delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo».
Infine, Ruggiero delinea i prossimi obiettivi dell’azienda: «Pipecare ha già raggiunto importanti traguardi, in termini di investimenti in ricerca e sviluppo e di acquisizione di competenze tecniche ed esperienza sul campo. Purtroppo il settore nel quale operiamo è caratterizzato dalla cronica scarsità di risorse che, di fatto, limita il potenziale applicativo delle nuove tecnologie alle realtà più strutturate.
I finanziamenti previsti dal PNRR costituiscono un’interessante opportunità per facilitare la diffusione di tecnologie tecnicamente più efficaci ed economicamente più convenienti. In questo scenario Pipecare è pronta a svolgere il ruolo di facilitatore – conclude l’ing Ruggiero – promuovendo un approccio evoluto alle problematiche delle reti di distribuzione, teleriscaldamento e antincendio, e implementando ulteriori tecnologie innovative per il mercato italiano».