La Commissione europea ha adottato nuove norme per ridurre il consumo energetico e facilitare la riparazione degli apparecchi per il riscaldamento d’ambiente locali, sia elettrici che alimentati con combustibili gassosi o liquidi.
Le nuove norme – spiega la Commissione – sostituiranno le misure di progettazione ecocompatibile esistenti, e la loro adozione fa seguito a un’ampia consultazione e controllo dei portatori di interessi e del pubblico da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.
La Commissione stima che le misure adottate porteranno a un risparmio di energia e di emissioni di gas serra rispettivamente di 56 terawattora e di 6,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2040; permettendo inoltre ai consumatori un risparmio di circa 7,9 miliardi di euro e creando al contempo più di 24 000 posti di lavoro entro il 2040.
Le nuove norme – continua la Commissione – estendono l’ambito della progettazione ecocompatibile a ulteriori tipi di apparecchi come portasciugamani elettrici e riscaldatori a tubi di grandi dimensioni (tipicamente in aree di fabbrica a pianta aperta). Anche i cosiddetti “riscaldatori slave” (riscaldatori a resistenza elettrica senza controlli integrati), precedentemente esclusi dalla progettazione ecocompatibile, sono ora coperti dai nuovi requisiti.
Inoltre, le nuove misure introducono livelli massimi di consumo energetico per le modalità a basso consumo, come la modalità spento o standby, per i prodotti coperti.
Secondo la Commissione, infine, i consumatori dell’UE avranno la possibilità di beneficiare di nuove disposizioni che promuovono un’economia circolare dato che i produttori saranno tenuti a rendere disponibili pezzi di ricambio e informazioni correlate allo scopo di riparare gli apparecchi.