Olimpia Splendid chiude il 2022 con un fatturato di 113,4 milioni di euro e, forte di una nuova governance, prosegue il percorso verso la neutralità climatica, convertendo alle rinnovabili tutti i consumi elettrici delle sedi italiane.
Il bilancio consolidato di esercizio 2022, approvato dall’assemblea dei soci, segna un altro anno positivo per il gruppo industriale bresciano specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni per climatizzare, riscaldare e trattare l’aria di casa.
Olimpia Splendid ha chiuso l’anno con un incremento del 21% nel fatturato consolidato, passato da 93,4 a 113,4 milioni di euro, con un 40% dei ricavi provenienti dall’estero e un EBITDA che si attesta a 7 milioni di euro.
«Si tratta di un risultato importante, soprattutto se analizzato alla luce della complessità del contesto economico. Benché operiamo in un settore centrale nel processo di decarbonizzazione degli edifici, il rallentamento delle catene di fornitura, l’aumento dei costi di materiali dei trasporti e dell’energia, conseguenti alla pandemia e al conflitto russo-ucraino, hanno reso molto difficile l’operatività e condizionato le efficienze aziendali» spiega Roberto Saccone, Presidente di Olimpia Splendid. «La centralità della tecnologia a pompa di calore nel percorso di transizione energetica, unita ai nostri progetti di crescita internazionale, sono gli elementi su cui lavoreremo per consolidare ulteriormente la nostra crescita, continuando ad investire con piani industriali ambiziosi e contando su una squadra rinnovata».
Importanti risultati anche in ambito di sostenibilità: il Bilancio di Sostenibilità 2022 riporta l’obiettivo di Olimpia Splendid di ridurre le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1 e Scope 2), del 30% entro il 2026, del 50% nel 2030 e di raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040. Un passo importante in questa direzione è stato raggiunto nel 2022, con due diversi interventi che hanno consentito di diminuire del 18% le emissioni rispetto all’anno precedente.
Da un lato, la riduzione del 29% dei consumi di gas metano, dall’altro, la conversione a fonti rinnovabili del 100% dei consumi elettrici delle sedi italiane (95% dei consumi dell’intero gruppo), grazie all’auto-consumo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e all’acquisto di energia certificata A2A da fonti rinnovabili.
Azioni concrete che proseguiranno anche nel 2023, con il passaggio delle filiali commerciali estere all’energia sostenibile, l’attivazione di un nuovo impianto fotovoltaico nel polo logistico di Reggio Emilia e altri interventi volti ad ottimizzare i consumi dell’intero gruppo. Non da ultimo, l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001, per tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ricercarne il miglioramento in modo coerente, efficace e sostenibile.