Il recente briefing dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) “Decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento: un imperativo climatico” chiede maggiori investimenti nella ristrutturazione degli edifici e nelle moderne soluzioni di energia rinnovabile.
Le misure di riqualificazione e conservazione dell’energia, comprese le campagne di informazione pubblica – sostiene l’AEA – hanno dimostrato la loro efficacia nel ridurre il fabbisogno complessivo di riscaldamento e raffrescamento, in particolare negli edifici, il settore con il maggior consumo finale di energia in tutta l’Unione europea.
Tuttavia, il briefing dell’AEA lamenta che le misure di efficienza energetica da sole non sono sufficienti per decarbonizzare il riscaldamento e il raffreddamento quando i combustibili fossili vengono utilizzati come principale fonte di energia. Nel 2020, quasi l’80% di tutto il consumo energetico domestico ha riguardato il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, con oltre la metà di questa energia fornita dalla combustione di combustibili fossili, in particolare gas.
Gli investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili e di recupero per il riscaldamento e il raffreddamento sono necessari per ridurre il consumo di gas, l’impatto climatico e l’inquinamento atmosferico. Dai dati di Eurostat – continua l’AEA – emerge che le energie rinnovabili hanno rappresentato meno di un quarto dell’energia finale utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento nell’Unione europea nel 2020.
I Paesi settentrionali dell’Unione, dove gli edifici hanno bisogno di più riscaldamento durante i mesi invernali, avevano già raggiunto quote superiori al 50% di energia rinnovabile per riscaldamento e raffrescamento nel 2020 utilizzando quote elevate di biomassa. Ma, poiché i sistemi di riscaldamento e raffreddamento durano più di un decennio, sostituendo i combustibili fossili con la biomassa in tutti i paesi può avere implicazioni indesiderate per questa materia prima, il clima e l’ambiente.
Con la disponibilità di risorse energetiche sostenibili e la domanda di riscaldamento e raffreddamento che variano in modo significativo in tutta Europa, per l’AEA è necessario dare la priorità alle fonti energetiche locali più sostenibili che corrispondono alle esigenze e alle opportunità locali.
Il briefing dell’AEA rileva, inoltre, che le energie rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento in Europa sono per lo più ancora costituite da biomasse solide, come il legno, mentre altre opzioni rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento stanno crescendo a un ritmo molto più rapido, comprese le moderne pompe di calore e i collettori solari termici.