Satellite di utenza compatto pensile, SATK di Caleffi

L’utilizzo di impianti a portata variabile rappresenta un’ottima strategia per ridurre i consumi energetici degli edifici e il livello di inquinamento ambientale connesso agli impianti di climatizzazione e produzione ACS. L’adozione di questa tipologia di sistema consente una sensibile riduzione delle dispersioni termiche di distribuzione e, con un adeguato sistema di controllo, rende abbinabile l’impianto a fonti di energia rinnovabile o fonti a bassa temperatura.

Diversamente dagli impianti centralizzati con produzione in centrale termica di ACS, i sistemi a satelliti d’utenza consentono di eliminare 2 dei 5 tubi che devono raggiungere le unità abitative. Un importante beneficio, si ha quindi in termini di riduzione delle dispersioni termiche e annullamento dei costi di pompaggio dovuti alla ricircolazione di acqua calda per garantire il comfort termico all’utente finale.

Oltre a questo, occorre considerare che le varie normative prevedono che mediamente nelle distribuzioni di ACS, l’erogazione di questa debba avvenire, alla temperatura di progettoX, entro 30 secondi da inizio prelievo. Ciò può comportare la necessità dell’ingresso della linea di ricircolo in appartamento, rendendo particolarmente difficoltoso il calcolo dei consumi di acqua calda in quanto non tutto ciò che entra in appartamento rappresenta un consumo effettivo. Tali reti di ricircolo pongono inoltre seri problemi di bilanciamento, dovendo ciascun ramo essere percorso da una portata di entità limitata.

Impianti con ACS istantanea non richiedono ricircolo e la velocità di risposta di un satellite dipende esclusivamente dal suo posizionamento rispetto alle utenze e dalla rapidità della sua regolazione interna.

La serie di satelliti SATK di Caleffi (Fontaneto d’Agogna, NO) è equipaggiata di una regolazione di tipo elettronico che agisce su valvole modulanti passo passo al fine di garantire continuamente la temperatura di produzione dell’ACS anche a fronte di repentine variazioni di portata prelevata. Per ridurre ulteriormente i tempi di risposta dell’unità è attivabile l’opzione di preriscaldo dello scambiatore che lo mantiene sempre in temperatura.

No pericolo Legionella

La produzione locale di ACS fa sì che non vi siano le condizioni di sviluppo del batterio della legionella, l’acqua calda viene preparata solamente nel momento dell’utilizzo. Non è perciò necessaria la disinfezione termica della rete di distribuzione.

Priorità produzione ACS rispetto a riscaldamento

Nel caso di una richiesta di riscaldamento simultanea ad un prelievo di ACS, è data priorità alla produzione di quest’ultima. In questo modo si massimizzano le prestazioni ed il comfort, rendendo disponibile tutta la portata di primario per un eventuale picco di prelievo.

Pensati per l’integrazione con fonti rinnovabili di energia

Il design del tipo a due vie, unitamente al controllo elettronico di portata, minimizza la temperatura di ritorno e rende possibile l’integrazione di energie alternative e l’utilizzo di fonti di calore a bassa temperatura.

Manutenzione semplice e limitata

Il maggior rischio per un sistema a produzione istantanea di ACS, sia esso una caldaia domestica o un satellite d’utenza, è la creazione di depositi di calcare nello scambiatore di calore a piastre. Maggiore è la temperatura dell’acqua sanitaria, maggiore è il rischio di precipitazione di depositi di calcare. Grazie alla regolazione elettronica che garantisce che la produzione di ACS sia direttamente alla temperatura di utilizzo impostata dall’utente (senza impiego di miscelatori termostatici a valle dello scambiatore) la temperatura dell’acqua nello scambiatore è la minima possibile. In aggiunta a ciò, al termine di un prelievo, la chiusura della valvola modulante di primario è estremamente veloce e tale da garantire che non vi sia un surriscaldamento dell’acqua, a questo punto ferma, all’interno dello scambiatore. L’efficienza di scambio è perciò ottimizzata, mentre il rischio di depositi di calcare è minimo. I satelliti d’utenza serie SATK sono progettati in modo che l’accesso ai componenti in caso di manutenzione sia estremamente agevole. La rimozione dei principali componenti non comporta la necessità di intervenire su altre parti del prodotto.

Utilizzo del controllo remoto

Il dispositivo di controllo del satellite può svolgere la doppia funzione di interfaccia utente e di cronotermostato ambiente. Esso può essere installato sia a bordo del satellite sia a muro, in una posizione ove la temperatura rilevata sia significativa al fine del controllo della funzione di riscaldamento

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