Gli ultimi dati ufficiali recentemente pubblicati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente registrano sostanziali riduzioni delle emissioni di gas serra nel 2020, con un calo dell’11% rispetto al 2019.
I dati confermano una tendenza al ribasso da 30 anni che ha portato l’UE a raggiungere l’obiettivo 2020 di ridurre le emissioni del 20% rispetto ai livelli del 1990. L’Unione europea – ricorda l’Agenzia – aveva già ridotto le proprie emissioni del 26% nel 2019 e aveva raggiunto l’obiettivo del 20% prima che i blocchi pandemici iniziassero a incidere sui livelli di emissioni.
Minori emissioni di gas serra: i fattori chiave
Secondo l’Aea, i fattori chiave che hanno portato alla riduzione delle emissioni negli ultimi tre decenni includono l’uso crescente di energie rinnovabili, l’uso di combustibili fossili a minore intensità di carbonio e miglioramenti nell’efficienza energetica, cambiamenti strutturali nell’economia, minore domanda di riscaldamento a causa degli inverni più caldi in Europa. Anche l’effetto della recessione economica del 2020 innescata dai blocchi del Covid-19 ha avuto un impatto sostanziale sulla riduzione delle emissioni nel 2020.
Tutti i settori – rileva l’Aea – hanno ridotto le emissioni ad eccezione dei trasporti, della refrigerazione e del condizionamento (sebbene questi ultimi siano in diminuzione negli ultimi anni). Le riduzioni sono state maggiori per le industrie manifatturiere e l’edilizia, la produzione di elettricità. Quasi tutti gli Stati membri dell’UE hanno ridotto le emissioni rispetto al 1990 e hanno contribuito alla performance complessiva positiva dell’UE. Il Regno Unito e la Germania hanno rappresentato il 47% delle riduzioni nette totali negli ultimi 30 anni.