Com’è noto, i gradi giorno di riscaldamento e di raffreddamento sono indici tecnici meteorologici volti a descrivere il fabbisogno energetico degli edifici in termini di riscaldamento o raffrescamento.
Secondo un’analisi di Eurostat – l’ufficio statistico dell’Unione europea – la necessità di riscaldare un determinato edificio è diminuita nel tempo: il valore dei gradi giorno di riscaldamento è diminuito nell’UE dell’11% tra il 1979 (3.510 gradi giorno) e il 2021 (3.126 gradi giorno). In altre parole, nel 2021 è stato richiesto solo l’89% del fabbisogno di riscaldamento rispetto al 1979.
Al contrario, il valore dei gradi giorno di raffreddamento era quasi tre volte superiore nel 2021 (100 gradi giorno) rispetto al 1979 (37 gradi giorno), indicando che la necessità di raffreddamento (aria condizionata) in un determinato edificio è aumentata negli ultimi decenni.
I gradi giorno di riscaldamento – rileva Eurostat – variano considerevolmente tra gli Stati membri dell’UE. Tra il 1979 e il 2021, la Finlandia ha registrato il valore medio annuo di gradi giorno di riscaldamento più elevato (5.665), in contrasto con il valore più basso osservato a Malta (534). Ciò significa che tra il 1979 e il 2021 per un determinato edificio il fabbisogno di riscaldamento è stato dieci volte superiore in Finlandia rispetto a Malta. La Finlandia è stata seguita da vicino dalla Svezia (5.325), davanti a Estonia (4.343) e Lettonia (4.160). Gli Stati membri con i valori più bassi sono stati Malta (534), seguita da Cipro (780) e Portogallo (1.239).
Nello stesso periodo, i giorni con il grado di raffreddamento medio più elevato sono stati osservati a Cipro (577) e a Malta (574), seguiti dalla Grecia (272). Gli Stati membri con i valori più bassi per questo indice sono l’Irlanda (0,03), la Svezia (0,37), la Danimarca (0,91) e la Finlandia (1,36). Ciò significa che per un determinato edificio, la necessità di raffreddamento (o condizionamento dell’aria) in questi quattro Stati membri dell’UE è stata trascurabile tra il 1979 e il 2021.