È in partenza il Piano Operativo di Ricerca (POR) sull’idrogeno verde realizzato dall’ENEA e finanziato dal MiTE con un contributo di 110 milioni di euro, pari a circa il 70% dei fondi del PNRR per la ricerca sull’idrogeno.
ENEA, in collaborazione con Cnr e RSE, avrà il compito di svolgere attività di ricerca, sviluppo e innovazione nell’intera catena del valore del vettore energetico che comprende produzione, stoccaggio, distribuzione e usi finali.
Per raggiungere questo obiettivo, il POR ripartisce le risorse in:
- 40 milioni di euro per produzione di idrogeno verde e pulito;
- 30 milioni di euro per tecnologie di stoccaggio, trasporto e trasformazione in derivati ed e-fuel;
- 30 milioni di euro per celle a combustibile destinate ad applicazioni stazionarie e di mobilità;
- 10 milioni di euro per sistemi intelligenti di gestione integrata in grado di migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture energetiche basate sull’idrogeno.
Dei 110 milioni di euro del finanziamento complessivo, 75 milioni di euro spetteranno all’ENEA, che avrà la responsabilità dell’attuazione del Piano e del coordinamento delle attività, 20 milioni al Cnr e 15 milioni di euro a Ricerca sul Sistema Energetico – RSE SpA.
La realizzazione dei progetti dovrà contribuire a favorire la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e da energia elettrica di rete e attività legate all’idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4% per l’idrogeno e del 70% per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento.
«Si tratta di un risultato di assoluto rilievo che ha richiesto la messa a sistema di competenze e di esperienze multi-interdisciplinari, laboratori e infrastrutture, con l’obiettivo di massimizzare le ricadute delle attività di ricerca previste, per favorirne il trasferimento tecnologico alle filiere industriali e manifatturiere. In particolare, ENEA, attraverso il Dipartimento di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla definizione, prima, dell’Accordo di Programma firmato a maggio con il Ministero della Transizione Ecologica e, ora, di questo Piano Operativo di Ricerca», sottolinea Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e responsabile per l’Agenzia del ‘POR idrogeno’.
«Questa iniziativa scientifica contribuirà a rafforzare ulteriormente la cooperazione con il Cnr e RSE e a garantire un coordinamento organico con gli obiettivi di Mission Innovation e della Ricerca di Sistema elettrico la cui programmazione 2022-2024 è in fase d’approvazione, a valle della consultazione pubblica. In questo modo, saremo in grado di perseguire con maggiore efficacia i traguardi di decarbonizzazione fissati dal PNRR e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima», aggiunge Graditi.
Una volta concluse le attività di ricerca entro il 2025, ENEA, Cnr e RSE si occuperanno di diffondere e trasferire i risultati conseguiti a beneficio dell’industria italiana e, in generale, della transizione energetica del nostro Paese.