Energie rinnovabili: occupazione in continua crescita

L’edizione 2020 dello studio “Renewable Energy and Jobs – Annual Review”, recentemente pubblicato da Irena(International Renewable Energy Agency), mostra che i posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili hanno raggiunto gli 11,5 milioni a livello globale lo scorso anno, guidati dal solare fotovoltaico con circa un terzo del totale.

Irena stima, infatti, che l’occupazione nel solare fotovoltaico è aumentata del 4% per raggiungere 3,8 milioni di posti di lavoro nel 2019. Di questi la grande maggioranza (83% ) erano in Asia, seguita dal Nord America con il 6,5%, Europa (4,4%) e Africa (3,7%).

La Cina – principale produttore di apparecchiature fotovoltaiche e più grande mercato di installazione del mondo – conta più della metà dell’occupazione nel fotovoltaico con circa 2,2 milioni di posti di lavoro. In controtendenza invece il Giappone dove la nuova capacità installata nel 2019 è stata quasi la metà rispetto all’anno precedente e i posti di lavoro sono scesi a 241.000. Gli Stati Uniti hanno registrato un numero di occupati simile, circa 240.000, mentre in India gli il lavoratori impegnati nel settore ammontano a 200.000.

L’ultimo dato disponibile degli occupati nell’Unione Europea risale al 2018 e mostra una cresciuta significativa che supera i 127.000 posti di lavoro, rispetto ai circa 95.500 dell’anno precedente.

L’occupazione mondiale nell’eolico è rimasta stabile a circa 1,2 milioni di persone nel 2019. La Cina da sola raggiunge il 44% del totale; l’Asia nel suo complesso il 56%; l’Europa rappresenta il 27% e il Nord America 11%.

Per quanto riguarda  l’energia idroelettrica, i dati rivelano che circa 1,93 milioni di persone in tutto il mondo ha lavorato nel settore nel 2019. Cina, India e Brasile sono i maggiori datori di lavoro, seguiti da Pakistan, Vietnam, Russia e il Myanmar. L’occupazione nel 2019 è stata leggermente inferiore (-6%) rispetto a l’anno precedente, di fronte ai progetti in cantiere ritardi in diversi paesi.

Le stime di Irena per il solare termico e il solar cooling indicano che l’occupazione globale nei due settori era di circa 825000 posti di lavoro. Dei primi dieci paesi in cima alla classifica, quattro (Cina, India, Turchia e Giordania) sono asiatici e tre (Regno Unito, Germania e Spagna) europei. L’Asia rappresenta l’88% del totale mondiale, circa 725.000 posti di lavoro. Con oltre il 70% della capacità installata globale e una forte posizione nei mercati di esportazione, la Cina rimane il datore di lavoro principale nel riscaldamento e raffrescamento solare:  le stime suggeriscono che la forza lavoro si è mantenuta stabile a 670.000 nel 2019. Dopo essere diminuito per tre anni consecutivi, il mercato del solare termico in Brasile è cresciuto del 6% nel 2019 e l’occupazione è stimata in circa 44.000 posti di lavoro. Nell’Unione Europea oltre 25.000 persone lavoravano settore del solare termico nel 2018, l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati. Negli Stati Uniti, Irena ha stimato l’occupazione a 10.000 posti di lavoro nel 2019. Per l’India, che nel 2017 aveva la sesta più grande capacità installata al mondo, i calcoli Irena suggeriscono che il paese potrebbe aver impiegato circa 24.000 persone nel 2018, quando l’aggiunta annuale di collettori ha raggiunto un nuovo picco di quasi 1,8 milioni di metri quadrati. Tuttavia, poiché le importazioni di apparecchiature prodotte in Cina hanno conquistato una quota crescente del mercato, questo calcolo potrebbe sovrastimare i posti di lavoro interni.