L’inquinamento atmosferico nelle città italiane

Legambiente ha pubblicato Mal’aria 2019, l’annuale dossier che presenta lo stato dell’arte dell’inquinamento atmosferico delle città italiane. Secondo l’indagine, il 2018 è stato un anno da codice rosso, segnato anche dal deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia europea in merito alle procedure di infrazione per qualità dell’aria e che costerà multe salate alla Penisola.

Nell’anno appena trascorso, in ben 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono (35 giorni per il PM10 e 25 per l’ozono). In 24 dei 55 capoluoghi il limite è stato superato per entrambi i parametri, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver dovuto respirare aria inquinata per circa 4 mesi nell’anno. La città che lo scorso anno ha superato il maggior numero di giornate fuorilegge è Brescia con 150 giorni (47 per il Pm10 e 103 per l’ozono), seguita da Lodi con 149 (78 per il PM10 e 71 per l’ozono), Monza (140), Venezia (139), Alessandria (136), Milano (135), Torino (134), Padova (130), Bergamo e Cremona (127) e Rovigo (121). Tutte le città capoluogo di provincia dell’area padana (ad eccezione di Cuneo, Novara, Verbania e Belluno) hanno superato almeno uno dei due limiti. La prima città non ubicata nella pianura padana è Frosinone, nel Lazio, con 116 giorni di superamento (83 per il PM10 e 33 per l’ozono), seguita da Genova con 103 giorni (tutti dovuti al superamento dei limiti dell’ozono), Avellino con 89 (46 per il PM10 e 43 per l’ozono) e Terni con 86 (rispettivamente 49 e 37 giorni per i due inquinanti).

Entrando nello specifico delle sostanze inquinanti, il dossier riporta che nel 2018 sono state 26 le città (circa un capoluogo su quattro) ad oltrepassare il limite quotidiano del PM fissato per legge a 50 μg/mc, come media giornaliera, da non superare per più di 35 giorni l’anno. A guidare la classifica delle città più critiche per le polveri sottili: Torino (Rebaudengo) con 87 giorni, Frosinone (scalo) con 83 e Lodi (Vignati) con 78, seguite da Milano (Marche) 74, Venezia (Tagliamento) 63, Padova (Arcella) 60.

Per quanto riguarda l’ozono, nel 2018 sono stati ben 53 capoluoghi di provincia hanno superato il limite di 25 giorni con una media mobile sulle otto ore superiore a 120 microgrammi per metro cubo. Genova e Brescia le città peggiori per questo inquinante con 103 giorni, seguite da Monza (89), Lecco (88), Bergamo (85), Piacenza (80), Varese (78), Alessandria (77) e Venezia (76).