È stato inaugurato il 10 Aprile il grattacielo di 44 piani, per un totale di 166 metri di altezza, che ospiterà oltre 2000 dipendenti del gruppo bancario Intesa Sanpaolo e sorge vicino alla nuova stazione di Porta Susa a Torino. È di oltre mezzo miliardo di Euro l’investimento. Il progetto è stato firmato da Renzo Piano e la sua realizzazione ha coperto un arco temporale di 5 anni e impegnato un numero considerevole di aziende Italiane, tutte specializzate in tecnologie green.
L’edificio ha infatti ottenuto la certificazione energetica per la classe A ed è in fase di certificazione Leed Gold. Per ottenere questi importanti riconoscimenti sono state compiute alcune importanti scelte tecniche e tecnologiche. Dalla facciata a doppia pelle con che cambia continuamente il proprio aspetto in funzione delle condizioni climatiche ad una serie di pannelli fotovoltaici per 1.500 m2 in grado di produrre 120.000 kw/ora all’anno, all’installazione di unità per la climatizzazione ad elevata efficienza che sfruttano l’acqua di falda per il comfort di tutto l’edificio senza emettere inquinanti in atmosfera, sono tutti accorgimenti mirati alla riduzione dell’impatto ambientale dell’edificio nonché delle spese di gestione dello stesso.
Il sistema di climatizzazione
A questo scopo sono stati installati quattro TECS2W/ HC C 1213 e un FOCSW HS 1902 di Climaveneta, refrigeratori di liquido con sorgente ad acqua reversibili in pompa di calore, in grado di garantire riscaldamento e raffrescamento all’intera torre, massimizzando la loro efficienza grazie all’utilizzo dell’acqua di falda. Nel periodo estivo il raffrescamento degli uffici è garantito dai gruppi frigo a levitazione magnetica TECS2W HC, con rese elevate, EER maggiore di 5 ed ESEER di 9,52. Nel periodo invernale la produzione di acqua calda e le unità reversibili funzionano quindi in pompa di calore con un COP sempre superiore a 4 e classe A secondo Eurovent. Per la nuova sede di Intesa Sanpaolo le unità TECSW sono state selezionate in versione HC, High Condensing, specificatamente progettate per quelle applicazioni in cui si richiede la capacità di lavorare a livelli di condensazione elevati o in tutti i casi, come quello della nuova sede Intesa Sanpaolo, in cui si richiede la reversibilità delle unità in pompa di calore.
Pompe a portata variabile
Anche l’unità FOCS W è stata selezione in versione pompa di calore HS, con reversibilità lato idraulico per garantire il massimo comfort interno anche durante l’inverno. Durante la mezza stagione, infine, un sistema di gestione computerizzato dell’impianto consente alle unità Climaveneta di funzionare in parte come pompe di calore e in parte come gruppi frigoriferi. Tutto ciò è possibile grazie alla presenza nel sistema di tutte pompe a portata variabile gestite da inverter, che consentono una distribuzione all’interno dell’impianto della sola acqua– calda o fredda –realmente necessaria, evitando quindi qualsiasi spreco.
Il parere del progettista
L’Ing Matteo Bo di Prodim, che ha seguito la direzione lavori degli impianti tecnici afferma: “In accordo con la commissioning authority LEED abbiamo eseguito alcuni mesi fa i test prefunzionali, e lo start up di tutte le singole apparecchiature.Si tratta di un’operazione necessaria dal momento che l’edificio è in fase di certificazione LEED. Terminata quella fase preliminare ora stiamo valutando il funzionamento della centrale frigorifera nel suo insieme: facendo un esempio, potremmo dire che abbiamo accordato tutti gli strumenti e ora dobbiamo far suonare l’orchestra”. La distribuzione interna infine è garantita da pannelli radianti ad isola sospesi, in grado di produrre un benessere ambientale superiore alla media, senza correnti d’aria e senza emissioni sonore.