Ne vanno di mezzo tutti: i condòmini e la ripartizione delle spese di casa, l’amministratore di condominio nell’esercizio delle sue funzioni, l’installatore che deve eseguire il lavoro, l’intera comunità. L’obbligo di progetto è stabilito dalla legge, ma deriva dalla natura stessa dell’intervento. Il nuovo impianto condominiale di riscaldamento viene infatti letteralmente trasformato e modificato nelle sue caratteristiche salienti: l’intervento trasforma un impianto a temperatura variabile in un impianto a temperatura e portata variabile. Per questo richiede un professionista qualificato, che fra le altre cose avrà anche il compito di determinare come debbano esseer suddivisi le spese fra i condomini, rispettando le direttive della norma UNI 10200/2013. Va ricordato infatti che la suddivsione delle spese secondo la UNI è diventata un obbligo di legge. Inoltre l’impianto dovrà ganartire efficienza perfetta, assenza di rumorosità, lunga durata nel corso degli anni dell’efficacia dell’intervento.
L’operazoone in essere è accompagnata da molte altre misure con l’obiettivo comune del risparmio energetico, che in questo modo diventa anche un impegno quotidiano e personale. Suddividere le spese di riscaldamento secondo i millesimi o secondo i consumi è in effetti un passaggio epocale per tutti.