Da una caldaia agli impianti integrati. Nasce a Zanica (BG) la nuova Casa Hoval, esempio di integrazione fra progetto architettonico e impiantistico.
Molti obiettivi da gestire nel corso dei lavori. Partendo da punti di partenza legati a una logica di “total quality” (quali valori aziendali, parole- chiave, motto), il progetto di casa Hoval ha individuato numerosi obiettivi, tutti complementari e nessuno prioritario, da integrare progressivamente fra loro. L’obiettivo architettonico, l’efficienza energetica, economici, fino alla sostenibilità ambientale. Nello stesso tempo, secondo quanto afferma Oscar Stuffer di Solarraum (BZ), che ha curato il project management della realizzazione, “abbiamo mantenuto fede a obiettivi di innovazione, dell’uso di nuove tecnologie, delle soluzioni sofisticate. Abbiamo mantenuto obiettivi di sostenibilità, utilizzando prodotti smontabili e riciclabili, dell’efficienza energetica, ottenendo quattro certificazioni, obiettivi di tempistica rigorosa, con un cronoprogramma lungo due metri lineari!”.
Al centro del progetto sta l’essere umano. “Abbiamo fatto in modo”, prosegue Stuffer, “che la logistica fosse lineare e rapida, legata a un organigramma preciso e a flussi controllati di merci e fasi di lavoro. Abbiamo valutato obiettivi di clima, microclima, umidità. Il team si confronta in una attività costante di progettazione integrata in cui tutte le fasi si accavallano”. La logica della progettazione integrata prevede la partecipazione di molte figure e la loro azione contemporanea fin dall’inizio del progetto, perché tutte le figure che si occupano del progetto devono conoscere le reciproche esigenze, mentre le scelte non mirate fin dall’inizio dell’attività creano problemi nell’esecuzione dei lavori. “In ogni caso”, conclude Stuffer, “lo sviluppo del progetto mantiene fermo il principio che al centro sta l’essere umano, non un brand”. (Paolo Pogliani).
Sul sito di Hoval è possibile visitare lo stato dei lavori di casa Hoval.