Certificazione di sostenibilità: un’opportunità per il professionista

I protocolli di sostenibilità ambientale si occupano principalmente della definizione del consumo delle risorse ambientali coinvolte nel processo edilizio e, di conseguenza, rappresentano attualmente uno dei campi più interessanti e promettenti del nostro settore professionale.

Ing. Alessandro Sandelewski ASC Engineering
Ing. Alessandro Sandelewski
ASC Engineering

La loro impostazione presuppone, anzi necessita di un approccio multidisciplinare e integrato alla progettazione. Ad esempio nel protocollo LEED, il progettista termotecnico risulta determinante per raggiungere un punteggio elevato fin dalle fasi iniziali del percorso progettuale, ovvero in sede di modellazione energetica come di predisposizione dei sistemi impiantistici in vista della fase conclusiva di commissioning.

Lo stesso protocollo prevede addirittura un punteggio aggiuntivo concernente una doppia verifica, a dieci mesi dall’attivazione dell’edificio, sia dell’effettiva rispondenza delle prestazioni energetiche della realizzazione agli obiettivi progettuali, sia del livello di gradimento degli utenti rispetto alle condizioni di comfort percepite.

In generale, i protocolli di sostenibilità si configurano come una sorta di marchio di qualità per l’edilizia, utilizzati principalmente dagli operatori immobiliari per apprezzare i propri edifici rispetto ad altri. Si tratta perciò di strumenti utili dal punto di vista commerciale, la cui considerazione sta progressivamente crescendo.

Anche nel nostro paese è sempre meno raro trovare committenti interessati a valutare non solo ed esclusivamente il costo iniziale, ma anche il costo di gestione e, soprattutto, i benefici in termini di qualità della vita – e perciò di produttività – connessi alla permanenza in ambienti confortevoli e gradevoli.

Se consideriamo ad esempio il costo medio per la sola energia termofrigorifera per la climatizzazione di un singolo metro quadrato di un edificio per uffici di buon livello (indicativamente 20 euro/m2 ogni anno) e la superficie mediamente occupata da un lavoratore (circa 10 m2), otteniamo una spesa annua per addetto pari a circa 200 euro.

Tale spesa può risultare determinante per favorire un significativo incremento della produttività complessiva di un’azienda. In pratica, quei 200 euro influiscono direttamente sull’efficienza dell’attività svolta da persone che, ogni anno, sono retribuite con cifre più di 100 volte superiori (30.000 euro).

La correlazione diretta fra la sostenibilità ambientale degli interventi edili, le conseguenti economie di gestione e la valorizzazione sul mercato immobiliare degli immobili ecologicamente virtuosi è un fattore che, in prospettiva, acquisterà un peso sempre maggiore nel nostro paese, anche per effetto delle previsioni normative in ambito comunitario orientate verso gli edifici cosiddetti a energia quasi zero.

In questo scenario, il termotecnico professionista sarà chiamato a svolgere un ruolo di importanza crescente.

Non dobbiamo dimenticare come i protocolli di sostenibilità del costruito prendano in considerazione numerosi aspetti – ad esempio il risparmio delle risorse idriche, il fenomeno dell’isola di calore, l’impiego della vegetazione, le questioni illuminotecniche, la qualità dell’aria, ecc. – nei quali il contributo di un progettista termotecnico dalla cultura aperta e recettiva non potrà che risultare ulteriormente valorizzato.