Rinnovarsi per crescere

Il quartier generale di Vortice a Tribiano, in provincia di Milano

Vortice, che nel 2024 celebrerà i suoi primi 70 anni di attività, è un’azienda che ha saputo nel tempo rinnovarsi per rispondere alle mutate esigenze del mercato, ampliando la propria offerta e il proprio catalogo.

Vortice è una delle realtà italiane che meglio rappresenta la lungimiranza imprenditoriale e come si possa in modo concreto crescere anche nei momenti più avversi, sia attraverso importanti acquisizioni, sia investendo in ricerca e sviluppo e puntando all’espansione internazionale. Tutto ha inizio in viale Montenero a Milano, quando Attilio Pagani, fondatore dell’azienda, a soli sedici anni inventa nella cantina del padre il primo aspiratore per cappe, chiamandolo appunto “Vortice”.

Nel 1954 deposita anche il marchio e il brevetto di un primo ventilatore. Successivamente l’azienda si trasferisce a Peschiera Borromeo, per approdare nel 1972 a Tribiano, sempre in provincia di Milano. Oggi, alla luce di diverse acquisizioni e aperture di nuovi siti produttivi, sono circa 400 le persone occupate nelle diverse società del gruppo in Europa, Asia e Sud America.

Ma qual è stata l’evoluzione dell’azienda? Stefano Guantieri, General Manager dell’azienda, ci ha raccontato quali sono state (e quali saranno) le strategie alla base del successo di questa eccellenza italiana.

Quali sono stati i “pilastri” della vostra crescita negli ultimi anni? 

Stefano Guantieri, General Manager
di Vortice SpA

«Come primo pilastro abbiamo consolidato la nostra relazione sul mercato italiano con la filiera tradizionale di Vortice, quella dei grossisti di materiale elettrico. Era importante per noi essere ancor più vicini ai grossisti, i nostri principali interlocutori.

Il secondo pilastro era relativo all’espansione, sia di canale sia internazionale: in merito a quella di canale siamo entrati nel settore ITS, un progetto che, di fatto, ha preso corpo nel 2012, mentre l’espansione internazionale si è concretizzata con una spinta commerciale in Cina e in Costa Rica; oggi siamo presenti all’estero in maniera più significativa rispetto a 10 anni fa, sia in termini di Paesi coperti, sia come numero di distributori; abbiamo ampliato molto la nostra base.

Il terzo pilastro, invece, è stato quello dello sviluppo di prodotti di nuova generazione: l’abbiamo inteso non come “abbandono” del nostro business, ma come evoluzione dalle tecnologie tradizionali a quelle più vicine al tema dell’energy saving, sia con prodotti dalle prestazioni più elevate, sia ponendo attenzione, per esempio, alla riduzione del rumore.

Come quarto punto il nostro obiettivo era andare a produrre vicino ai mercati emergenti, con riferimento fondamentalmente alla Cina e all’America Latina. In Cina abbiamo realizzato uno stabilimento che rappresenta soprattutto una società di produzione, commercializzazione di prodotti per il mercato locale cinese, rispetto a cui il Made in Italy è un elemento fortemente caratterizzante. Per quanto riguarda il Sudamerica, ci siamo resi conto che il 90% dei prodotti viene importato dal Far East, così abbiamo preferito sviluppare la parte produttiva che interessa quel mercato direttamente in Cina… Oggi abbiamo quattro piattaforme produttive, una a Tribiano, una in Cina, una a Isola della Scala (VR) e adesso anche a Sant Joan de les Abadesses vicino a Barcellona.

Il quinto pilastro della strategia è stato quello di diversificare il business. Sentivamo la necessità di trovare prodotti con maggior valore aggiunto e da lì sono arrivati il recupero calore e l’aspirazione industriale, che ha molti punti di contatto con il nostro core: innanzitutto l’elemento “aria”, poi c’è sempre un motore, una pala, una forte sinergia. Si tratta dello stesso prodotto, in sostanza, “dal micro al macro”».

Qual è quindi oggi la vostra offerta? 

«Oggi abbiamo un catalogo molto esteso, unico nel suo genere: partiamo dal piccolo aspiratore che si vede in tanti bagni in Italia fino alle macchine rooftop per il trattamento aria con circuito frigo e grandi portate. Inoltre, abbiamo una serie di prodotti centrati sul residenziale, come i ventilatori da soffitto, da tavolo, il riscaldamento elettrico, gli asciugamani elettrici e i depuratori d’aria, prodotti cosiddetti “plug&play”. Abbiamo grandi opportunità davanti a noi e un’offerta di prodotti unica, con circa 10.000 codici prodotti finiti. Possiamo sviluppare macchine su commessa, soprattutto con Casals e Vortice Industrial, entrando nei settori specialistici».

E in merito al recupero calore? 

«Oggi possiamo realizzare recuperatori di calore in pompa di calore fino a 24.000 m³/ora. Abbiamo macchine che spaziano dal residenziale e dalla camera d’albergo fino al recupero per applicazioni industriali. Il recupero calore è la tecnologia che più di ogni altra in questi anni abbiamo abbracciato in maniera decisa e trasversale a tutte le produzioni.

Abbiamo sviluppato soluzioni e macchine per l’ambito residenziale e commerciale, per l’ospitalità, le scuole, le piscine, allargando la presenza nei settori specialistici. Proponiamo oggi soluzioni per settori come quello alimentare, ospedaliero, farmaceutico… Poi c’è tutto il settore industriale, che copriamo con le macchine con portate d’aria più grandi di Vortice Industrial. Non abbiamo una gamma standard, le nostre macchine vengono sviluppate dall’offerta fino alla consegna e customizzate per ogni singolo impianto».

Quali servizi proponete ai vostri clienti? 

«Abbiamo investito molto sul servizio pre-vendita, disponibile per tutti i nostri clienti italiani ed esteri. Proponiamo tante attività sia per l’installatore sia per il progettista e chiaramente anche per il grossista, anche tramite le nostre due reti agenti: una per il canale elettrico e l’altra per quello idrotermosanitario. Abbiamo anche un ufficio specifico dedicato al supporto dei progettisti chiamato Project Business Division».

E in merito alla formazione? 

«Prima del Covid la nostra proposta media era dai 70 agli 80 corsi di formazione all’anno: alcuni in sede, moltissimi itineranti sul territorio, organizzati attraverso i grossisti e dedicati al personale dei punti vendita e agli installatori, oppure programmati attraverso le associazioni di categoria, con i crediti. Si trattava di formazione “tecnica”, “vera”, sulla tecnologia, non legata ai prodotti e al nostro marchio.

Quando il Covid ha minato quest’attività, che per noi era molto importante, abbiamo fondato Vortice Academy. Oggi abbiamo deciso di continuare l’attività e di rilanciarla come servizio in presenza, coinvolgendo i nostri agenti e i nostri amici grossisti. Abbiamo bisogno di dialogare con la filiera».

E per quanto riguarda il supporto agli studi di progettazione? 

«Abbiamo un ufficio che sviluppa il progetto per il recupero calore e, partendo dalla piantina della casa, effettua il dimensionamento e si occupa di tutto il resto, dalla selezione del prodotto al posizionamento all’interno dell’abitazione o dell’ufficio. Forniamo inoltre tutti i dati sulle prestazioni di prodotti, tutte le schede tecniche e tutta la parte accessoristica per la costruzione dell’impianto.

Formuliamo l’offerta completa, con consegna in cantiere. Inoltre, possiamo fornire su richiesta anche l’assistenza in cantiere. Tutte le informazioni tecniche sui nostri prodotti sono disponibili sul sito e sono di libera e facile consultazione».

E come supportate gli installatori? 

«Diamo supporto alle società di installazione nella messa in opera di macchine e accessori dell’impianto: offriamo suggerimenti, effettuiamo misure di portata per verificare che sia tutto a posto… Mettiamo inoltre a disposizione dei software per il settore commerciale e industriale, così la prima selezione di prodotto può essere sviluppata anche dall’agente (piuttosto che dal progettista o dall’installatore stesso), con tool che possono essere poi essere utilizzati direttamente dal professionista».

Per quanto riguarda l’assistenza come siete strutturati? 

«Oltre a offrire il supporto telefonico tramite numero verde in Italia, abbiamo una rete di centri tecnici di assistenza, formati direttamente da Vortice, che dialogano continuamente con la sede. Forniscono la prima assistenza su macchine per la climatizzazione o l’aspirazione o il recupero del calore.

Per gli impianti di recupero calore, nello specifico, c’è tutto il tema della manutenzione programmata: da questo punto di vista ci stiamo muovendo molto secondo i criteri logici tipici del mondo del riscaldamento, dove si propone il prodotto, ma soprattutto il servizio di manutenzione. Il mondo del recupero calore dovrà andare in questa direzione perché i filtri, banalmente, vanno sostituiti dopo un certo numero di ore di funzionamento».

In quali ambiti oggi siete maggiormente impegnati? 

«Oggi siamo impegnati in particolare nel recupero calore, per cui in ambito residenziale proponiamo sia i recuperatori centralizzati sia quelli monostanza. Visto che lo scenario sempre più spesso è quello delle “case smart”, abbiamo anche sistemi Wi-Fi, con app di controllo e di regolazione della macchina per il dialogo con sensori e altri dispositivi, nella direzione di una suite di prodotti interconnessa con protocollo aperto.

Un altro argomento che stiamo affrontando sempre nel settore residenziale e commerciale è quello del gas radon, sviluppando prodotti specifici per questo tipo di applicazioni in risposta alle normative, che sono diventate più stringenti. Nel nostro gruppo, oggi, tante competenze si stanno amalgamando per crescere e mi piace molto parlare di trasferimento di conoscenze, di esperienze e di tecnologia».

E per quanto riguarda il futuro?

«In questo momento siamo un’azienda aperta al mercato, soprattutto all’estero. Le aspettative dei nostri clienti, o dei potenziali clienti, oggi sono più alte rispetto a 10 anni fa, per cui dobbiamo riuscire a sviluppare prodotti ancora più performanti per i nostri mercati. È una bella sfida, perché noi siamo nati a Tribiano, la nostra cultura è questa.

L’azienda – per la seconda volta – dovrà fare un salto, un’ulteriore evoluzione. E stavolta non dovrà succedere solo all’interno del cortile di Tribiano, ma anche nel cortile di Isola della Scala, in quello di Sant Juan des les Abadesses in Spagna e in quello di Choen in Cina. È una sfida avvincente e impegnativa, ma posso affermare che il futuro per noi è già iniziato».

Più comfort e benessere indoor
Il nuovo recuperatore di calore centralizzato VORT HR 300 NETI IoT integra un modulo Wi-Fi che connette il prodotto al cloud e ne permette la gestione in modalità automatica, in base a scenari predefiniti, facilmente modificabili dall’utente grazie a un’apposita app per smartphone e tablet.

La macchina ha così la capacità di modulare automaticamente il proprio funzionamento in base alle concentrazioni dei tassi di umidità, CO₂ e inquinanti all’interno dei locali, rilevati dai sensori connessi via cloud. E ideale per installazioni in uffici o spazi commerciali.