Considerato il materiale di costruzione sostenibile per eccellenza, il legno viene sempre più utilizzato anche per realizzare edifici di grande superficie e altezza, come dimostra il progetto sotto descritto e relativo all’International House di Sydney.
Situato nel quartiere finanziario di Barangaroo South, l’International House si sviluppa su sei piani destinati a uffici per una superficie complessiva 7900 m². Il progetto architettonico ha previsto un involucro esterno con facciate vetrate continue a tutta altezza dotate di frangisole orizzontali e di serramenti ad alte prestazioni per controllare la radiazione solare (figura 1).
L’aspetto più innovativo del progetto è rappresentato dal fatto che l’edificio è stato costruito interamente in legno lamellare, compresi pavimenti, travi, pilastri, pareti, copertura, vani ascensore e scale di sicurezza, il tutto supportato da un unico solaio in cemento posto a livello del suolo.
I pannelli prefabbricati in legno massiccio X-LAM, in inglese CLT (Cross Laminated Timber), sono composti da più strati incrociati di lamelle, sovrapposti e incollati uno sull’altro in modo che la fibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano di 90° rispetto agli strati adiacenti. Nella costruzione sono stati utilizzati circa 3500 metri cubi di legname coltivato in modo sostenibile e riciclato.
Gli interni esprimono tutta la potenza estetica della struttura in legno lasciata completamente a vista, spogliata di strati aggiuntivi di materiali di finitura (figura 2).
Il progetto architettonico è stato sviluppato nei minimi dettagli con grande rigore, essendo l’edificio concepito per durare nel tempo e non semplicemente per produrre un effetto estetico. L’intenzione del committente e degli architetti è stata quella di realizzare un immobile commerciale di facile manutenzione e che quindi fosse apprezzato nel lungo termine e riconosciuto per la sua bellezza duratura e per le elevate prestazioni ambientali.
La scelta del legno è stata dettata anche dai risultati di una serie di ricerche che hanno confermato i benefici fisiologici e psicologici che gli interni in legno producono sugli occupanti. L’odore e gli stimoli tattili e visivi creano infatti un ambiente interno percepito come più naturale e sano. È stato dimostrato che l’effetto sensoriale e il calore naturale del legno riducono i livelli di stress e ansia, in particolare se abbinati a un’elevata qualità dell’aria interna e a un piacevole impatto estetico.
La prefabbricazione della struttura ha consentito di ottenere una significativa riduzione dei tempi di costruzione e un accurato controllo di qualità. La produzione dei componenti in legno è stata realizzata attraverso una progettazione in 3D, coordinando ogni dettaglio esecutivo.
Il progetto ha stabilito un nuovo punto di riferimento per le tipologie di edifici commerciali dal punto di vista ambientale anche grazie a una serie di soluzioni relative agli impianti. Per il controllo del microclima interno è stata prevista un’innovativa tipologia di terminali, ovvero una sorta di ibridazione tra pannelli radianti e travi fredde passive.Questi elementi sono montati a soffitto a vista in modo da massimizzare la percezione dei solai in legno (figura 3).
Il sistema fornisce il raffreddamento dell’ambiente sia tramite effetto radiante che convettivo. Grazie all’impiego di tubi dotati di alette viene massimizzato l’effetto radiante, che rappresenta circa il 40% della capacità di raffreddamento totale (figura 4).
In tal modo si riduce il movimento d’aria garantendo quindi un elevato livello di comfort termico che risulta essenziale per il benessere e le produttività degli occupanti. La capacità di raffreddare utilizzando l’effetto radiante significa che, rispetto a una trave fredda di tipo passivo con batteria alettata, che presenta un effetto convettivo pari al 95%, è possibile fornire il 40% in più di raffreddamento senza aumentare il rischio di correnti d’aria, dato che solo il 60% del raffreddamento totale avviene tramite movimento dell’aria per convezione. Gli elementi sono costruiti con tubazioni in rame ed alette in alluminio e sono riciclabili al 100%.
I terminali sono alimentati con acqua fredda prodotta mediante scambiatori di calore a piastre alimentati dalla rete urbana di teleraffreddamento ad alta efficienza energetica. La rete distribuisce acqua refrigerata che viene prodotta da centrali frigorifere dotate di chiller condensati ad acqua di mare sottoposta a filtrazione. Questa soluzione elimina il rischio di legionella o di altri agenti microbici emessi nell’atmosfera da torri di raffreddamento e assicura un’efficienza energetica molto superiore rispetto a quella di gruppi refrigeratori raffreddati ad aria. La produzione di acqua calda per il riscaldamento e gli usi sanitari è affidata a caldaie a gas a tiraggio forzato.
Per la ventilazione degli ambienti è stato previsto un impianto di distribuzione di aria primaria che viene immessa mediante diffusori lineari con un aumento della portata del 40% rispetto ai valori minimi dettati dalla normativa (figura 5). L’impianto dispone anche di sonde per il monitoraggio della CO2 per garantire il controllo della qualità dell’aria interna.
Per il risciacquo dei WC viene utilizzata acqua non potabile proveniente da un impianto di trattamento delle acque piovane.
L’impianto di illuminazione è basato su lampade a LED a basso consumo energetico e su un sistema di regolazione programmabile che comprende sensori di movimento e di luce naturale.
Un impianto fotovoltaico da 111 kW installato sulla copertura produce una quantità di energia elettrica sufficiente a soddisfare il 41% del carico.
Per la protezione dagli incendi è stato previsto un impianto di spegnimento sprinkler con testine upright (figura 6).
Il progetto dell’International House Sydney ha ottenuto la certificazione Green Star a 6 stelle e dimostra come le costruzioni in legno possano essere considerate come una valida soluzione anche per gli edifici per il terziario per garantire un futuro a basse emissioni di carbonio per lo sviluppo urbano a livello globale.
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