Una nuova norma sulle attività professionali per lo smaltimento di amianto

L’Ente Italiano di normazione ha recentemente pubblicato la nuova norma UNI 11903:2023 “Attività professionali non regolamentate – Addetto al censimento dei materiali contenenti amianto – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.

L’amianto – ricorda l’Uni – è un materiale fibroso, costituito da fibre minerali. Queste fibre minerali comprendono sia materiali fibrosi naturali, sia fibre artificiali, come, ad esempio, la lana di vetro, la lana di roccia e altri materiali affini. Usato come isolante o coibente e, secondariamente, come materiale di rinforzo e supporto per altri manufatti sintetici l’amianto ha trovato vasta applicazione soprattutto nel settore edile. Attualmente il suo impiego è proibito per legge (si tratta di un agente cancerogeno nocivo per la salute) tuttavia è possibile trovare strutture preesistenti che lo contengono creando in caso di deterioramento o danneggiamento una situazione di rischio per l’incolumità delle persone.

I rischi maggiori sono legati alla presenza delle fibre nell’aria. È quindi di fondamentale importanza la bonifica e lo smaltimento dei manufatti già esistenti (tubature, rivestimenti per centrali elettriche, eternit, ecc.) in condizioni di sicurezza.

In tale contesto – spiega l’UNI – la norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell’addetto al censimento dei materiali contenenti amianto, ossia del soggetto che esegue le attività descritte nella UNI 11870 che tratta proprio l’individuazione e il censimento di amianto nelle strutture edilizie, negli impianti e nelle macchine. Questi requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni – QNQ.

I requisiti – sottolinea l’UNI – sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità. Nel nuovo dispositivo sono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012, Valutazione della conformità – Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;
  • CEN Guide 14:2010, Common policy guidance for addressing standardisation on qualification of professions and personnel;
  • UNI 11870, Materiali contenenti amianto – Criteri e metodi per l’individuazione e il censimento nelle strutture edilizie, nelle macchine e negli impianti.