I dati dell’ultimo Osservatorio Internet of Things parlano chiaro: il mercato non si ferma e l’Italia conquista addirittura il primo posto in Europa per tasso di crescita. A trainare questa ascesa sono principalmente i dispositivi per regolare caldaie e climatizzatori.
Anche nel 2022 il mercato della Smart Home ha continuato la sua crescita, raggiungendo un +18% rispetto al 2021. Negli ultimi dodici mesi, le carenze di semiconduttori e materie prime hanno inevitabilmente posto un freno: si stima infatti che, se non ci fossero state queste problematiche, il mercato avrebbe potuto superare il +33% rispetto all’annata precedente.
Sono le soluzioni intelligenti per il risparmio energetico quelle più scelte dai consumatori, sicuramente a causa dei forti rincari del costo dell’energia, scelte sostenute anche grazie a incentivi e bonus che hanno facilitato l’acquisto di prodotti in ottica smart. È questo lo scenario delineato dall’ultimo Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano relativo al mercato Smart Home.
Sotto la lente d’ingrandimento non solo i dati relativi ai prodotti più venduti e ai canali di vendita, ma anche, oltre alle principali novità tecnologiche, la prospettiva dei consumatori. Il tutto per comprendere in che modo si stia trasformando l’offerta di soluzioni per la casa intelligente anche in ottica di connettività ed ecosistemi.
Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things commenta i così i dati dell’Osservatorio: «Il 2022 ha portato grandi novità sul fronte della domanda e dell’offerta di soluzioni smart per la casa. L’aumento dei prezzi dell’energia ha spinto i consumatori a porre maggiore attenzione ai propri consumi, sfruttando in parte anche le tecnologie smart.
Lato offerta, si assiste al riposizionamento di alcuni dei principali player sul mercato, con strategie che mettono sempre più al centro il risparmio energetico. Parallelamente, si rafforza l’offerta dei nuovi servizi smart per la casa, con nuovi modelli di business in rampa di lancio, ed evolve il ruolo degli ecosistemi, con Matter in prima fila tra le iniziative più rilevanti».
Il valore del mercato Smart Home in Italia
Nel 2022 il mercato della Smart Home in Italia è arrivato a toccare quota 770 milioni di euro, con un aumento del +18% rispetto all’anno precedente e con una spesa di circa 13 € per abitante.
Come già anticipato, sono le soluzioni più orientate al risparmio energetico, quali caldaie, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi, a trainare le vendite, con una quota pari al 20% del mercato (150 milioni di euro). Seguono le soluzioni per la sicurezza, un comparto da 150 milioni di euro (19% del mercato), trainato da soluzioni hardware quali videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse.
In terza posizione troviamo gli elettrodomestici smart, con 140 milioni di euro (18% del mercato), un settore che ha tenuto grazie al progressivo ampliamento dell’offerta, con i principali produttori capaci di presentare un’intera gamma “connessa”. Al quarto posto troviamo gli smart speaker (137 milioni, 18% del mercato), con un rallentamento del trend di crescita dovuto in gran parte alla progressiva saturazione del mercato, mentre, la rimanente quota è costituita da casse audio (9%), lampadine (7%), serie civili connesse (4%), smart plug (prese elettriche intelligenti, 2%), dispositivi per gestire tende e tapparelle da remoto (2%) e soluzioni di Assisted Living (1%).La prospettiva del consumatore
Il 63% delle persone che possiede un oggetto connesso nella propria casa lo utilizza anche in modalità smart e l’App rimane la principale interfaccia (72%), anche se è in aumento il numero di utenti che si affida totalmente agli smart speakers (12%) o li utilizza entrambi (16%). Emerge inoltre come la gestione della Smart Home rimanga ancora un’esperienza perlopiù frammentata per l’utente finale, anche se si stanno comunque riscontrando dei miglioramenti: il 34%, ad esempio, utilizza un’unica App per gestire più dispositivi (+11% rispetto al 2021), nella maggior parte dei casi dello stesso brand, ma in alcuni anche di brand differenti.
Questo il commento di Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things:
«I consumatori italiani sono sempre più pronti per la Smart Home: cresce l’utilizzo dei dispositivi connessi. Aumenta significativamente anche il numero dei consumatori in grado di attivare in autonomia le App associate agli oggetti smart, che oggi rappresentano il 78% del totale (+24% rispetto al 2021), a conferma del buon livello di maturità raggiunto dagli utenti e della maggiore fruibilità delle App stesse rispetto al passato. La gestione della Smart Home rimane ancora un’esperienza abbastanza frammentata per l’utente finale, anche se abbiamo osservato forti miglioramenti: 1 consumatore su 3 – tra coloro che possiedono oggetti smart – utilizza un’unica App per gestire più dispositivi. Guardando al futuro, la maggior parte degli utenti desidera una completa integrazione e comunicazione tra i dispositivi smart installati, in grado di agire in perfetta autonomia».
Evoluzione dei canali di vendita e ruolo dell’installatore
Il 2022 vede una forte crescita di tutti i canali di vendita, trainati da quello della filiera tradizionale (345 milioni di euro, 45% del mercato e +40% rispetto al 2021), che rimane ancora la fetta maggiore, seguito dagli e-Retailer (260 milioni di euro, 34% del mercato), in forte ripresa, anche se ad un tasso più contenuto rispetto al 2021. Seguono, al terzo posto, i retailer multicanale (130 milioni di euro, 17%), con tassi di crescita molto più contenuti (+4%).
Rimangono limitate le vendite di utility, assicurazioni e telco, anche se per le prime è stato un anno di forte rilancio delle offerte per la Smart Home, facendo leva sul tema del risparmio energetico.
Un focus particolare è stato incentrato sulla figura dell’installatore e sul ruolo strategico che può avere nell’ottica della diffusione della Smart Home. L’installatore deve ampliare le sue competenze in chiave smart, così da riuscire a rispondere alle richieste del mercato, che richiede competenze relative non esclusivamente alla parte hardware, ma anche a quella software. Cresce dunque il livello di fiducia che il consumatore ripone nelle abilità dell’installatore: tra coloro che si sono affidati a un professionista per l’installazione di sistemi smart (34%), infatti, per il 41% dei casi è stato chiesto all’installatore di occuparsi anche della configurazione dell’App da associare ai dispositivi.
Comfort termico e smart home: quali soluzioni?
Per comprendere maggiormente le potenzialità della Smart Home, grazie anche all’utilizzo di soluzioni connesse per la gestione del comfort termico e in ottica di risparmio energetico, abbiamo intervistato Pascal Antoine, Head of Connected Services di Ariston Group.
Comfort termico e Smart Home: come questo binomio si è rafforzato ed è cresciuto nel corso degli ultimi anni?
«Sicuramente, la conoscenza e la consapevolezza della Smart Home è aumentata nel corso degli anni. Lo dimostra anche lo studio dell’Osservatorio, dove l’Italia occupa il primo posto della classifica in Europa per tasso di crescita del mercato Smart Home. Abbiamo assistito, infatti, a un’evoluzione dell’interesse, passando prima dai prodotti che avevano un forte effetto “hype” sui consumatori finali – come le lampadine connesse o gli assistenti vocali – fino a prodotti e servizi in grado di coinvolgere anche i professionisti nella filiera B2B2C.
Inoltre, l’attenzione sempre più crescente nei riguardi del risparmio energetico, ha chiaramente avuto un impatto importante sull’interesse per il comfort termico connesso, essendo questo uno dei prodotti più energivori della casa (rappresenta circa l’80% della bolletta del gas). È possibile, infatti, grazie ai servizi connessi di Ariston risparmiare fino al 25% dei consumi!»
Quali sono le smart solutions proposte dall’azienda in ottica di sostenibilità ambientale e risparmio energetico?
«Attualmente, noi di Ariston, mettiamo a disposizione dei nostri clienti due diversi servizi. La prima è l’App Ariston NET, orientata agli utenti, di stampo prettamente consumer, che consente di gestire i dispositivi da remoto, in modo semplificato, monitorandone il funzionamento e in grado di ottimizzare i consumi promuovendo abitudini di utilizzo più consapevoli; difatti, sull’applicazione è presente un report energetico dettagliato circa i consumi, sia per il riscaldamento, sia per l’acqua calda, disponibile con una vista annuale, mensile e giornaliera. Inoltre, mensilmente, mandiamo agli utenti dei prodotti “heating” un report dettagliato con consigli personalizzati e direttamente applicabili in app.
L’APP Ariston NET PRO è invece una piattaforma dedicata ai professionisti, in grado di agevolare l’assistenza a distanza e favorire la manutenzione predittiva, aumentando l’efficienza e la fidelizzazione dei clienti e riducendo al contempo la necessità di interventi fisici, così come le emissioni necessarie a questi spostamenti. Il concetto di Smart Home è intrinsecamente legato a quello di connettività».
Quando parliamo di connettività, per Ariston, cosa intendiamo?
«Per rispondere a questa domanda è necessario fare una doverosa considerazione. Noi di Ariston preferiamo parlare di “connected service” e non di connettività: termine che porta con sé una connotazione fortemente legata alla tecnologia. Per noi, infatti, è essenziale focalizzarci sui vari benefici che i consumatori finali e i professionisti possono trarre in termini di risparmio e consapevolezza, che ricoprono un ruolo fondamentale, mettendo quasi in secondo piano l’aspetto tecnologico».
Com’è possibile spostare l’attenzione del consumatore dal solo risparmio energetico – esclusivamente in ottica di riduzione delle spese in bolletta – a una visione di maggior consapevolezza sull’importanza dei nostri comportamenti per il bene del pianeta?
«Il concetto di sostenibilità da sempre fa parte del DNA di Ariston Group ed è ancora oggi al centro della visione del Gruppo che, da oltre 15 anni, si declina in “Sustainable Comfort for Everyone”.
L’obiettivo di Ariston è offrire a più case possibili soluzioni avanzate per un comfort sostenibile, con un occhio di riguardo in ottica di consumi, in modo tale che tutti possano godere della propria abitazione con grande attenzione al benessere del nostro pianeta. Risparmio energetico e sostenibilità non sono solo elementi importanti per la nostra azienda ma lo sono anche, e sempre di più, per tutti i consumatori in generale, e per quelli della Smart Home in particolare.
Dalla nostra esperienza, infatti, abbiamo compreso che informare periodicamente gli utenti sui propri consumi in maniera dettagliata, cioè dividendo i risultati tra riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua con grafici suddivisi per giorno/settimana/mese, fornendo anche consigli generici in ottica di risparmio, è molto apprezzato ma non del tutto sufficiente per garantire atteggiamenti più sostenibili e raggiungere, in questo modo, i migliori risultati in termini di evoluzione reale e duratura delle proprie abitudini di consumo.
Abbiamo pertanto deciso di lavorare molto sull’engagement dell’utente finale con consigli dedicati e personalizzati che si possono applicare direttamente in App con un semplice gesto, semplificandone così l’esperienza d’uso e garantendo la chiusura del cerchio tra la raccomandazione e l’azione. Questo è stato reso possibile anche grazie all’impiego delle ultime tecnologie in termini di Data Science e Intelligenza Artificiale, che hanno contribuito a rendere il servizio ancora più efficace ed user-friendly».