Daikin ha espresso il proprio sostegno al green deal europeo attraverso una serie di iniziative che potranno contribuire al raggiungimento della neutralità climatica in Europa entro il 2050.
Daikin è stata la prima azienda al mondo ad aver introdotto nel mercato pompe di calore e climatizzatori il refrigerante R32 che, grazie al proprio indice GWP, ha un ridotto impatto sull’ambiente. Dal 2016 ha concesso gratuitamente ai costruttori di macchine ben 97 brevetti per l’utilizzo di questo gas e, recentemente, ha offerto il libero accesso a ulteriori 30 brevetti relativi ai sistemi VRF che lo impiegano.
Le ultime tecnologie lanciate dall’azienda, inoltre, puntano a garantire un efficientamento energetico che riduce i consumi fino al 70% nell’utilizzo in freddo e fino al 50% in caldo. Daikin continua a impegnarsi anche nel progetto di economia circolare che si basa sul recupero e sulla rigenerazione del gas refrigerante utilizzato dai sistemi di condizionamento e presentato nuove iniziative che vedono coinvolti tutti gli attori della filiera con l’unico obiettivo di tutelare e proteggere il nostro pianeta.
Di queste e altre tematiche, abbiamo parlato con Daniele Legranzini, Marketing Department Co-Manager di Daikin Italia, con alle spalle una ventennale esperienza nel Gruppo in Italia e in Europa.
In che modo Daikin sta affrontando a livello globale la transizione ecologica?
«L’obiettivo principale che ci siamo dati è quello di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e quindi verranno adottate diverse iniziative per affrontare questo cambiamento. Le attività vengono organizzate ed eseguite sia a livello centrale, sia a livello corporate da parte di Daikin Europe che dà istruzioni alle diverse filiali, ma anche a livello locale, per la promozione di progetti di economia circolare. La nostra economia circolare si basa su progetti di recupero e riciclo dei RAEE e recupero e rigenerazione di gas refrigerante.
Altro aspetto e l’utilizzo in fase di progettazione e realizzazione di macchine che impiegano refrigeranti a basso GWP, così da avere un impatto sull’ambiente più basso possibile. In maniera analoga, anche le fasi di sviluppo e progettazione dei nostri macchinari, impianti e unita hanno l’obiettivo principale di conseguire alte efficienze: le nostre macchine sono caratterizzate da alti valori di efficienza e bassi consumi energetici. Inoltre, le più recenti sono controllabili anche da remoto, così da permettere all’utente finale di avere un miglior controllo dei consumi stessi tramite app, cosi da ottimizzare l’utilizzo degli impianti.
Siccome si parla di carbon neutrality entro il 2050, questo impatta su vari aspetti del mondo Daikin: non solo i prodotti vengono realizzati per ottenere alta efficienza, materiale riciclabile e refrigerante riciclabile, ma anche le fabbriche stesse e gli uffici hanno l’obiettivo di ridurre i propri consumi perché ognuno si deve responsabilizzare a utilizzare meno energia possibile. È quindi un impegno a 360 gradi».
Quali in Italia le iniziative green dedicate a manutentori e installatori?
«Abbiamo attivato una serie di iniziative. L’obiettivo e quello di tutelare e proteggere il pianeta responsabilizzando tutti gli attori della filiera, sia i partner che effettuano l’assistenza sul campo dei nostri prodotti, sia gli installatori che scelgono il nostro marchio. Abbiamo attivato un’iniziativa che si chiama Simply Green, in collaborazione con General Gas, che riguarda quelli che noi chiamiamo Centri Servizi Autorizzati. È iniziata un paio d’anni fa e ad oggi hanno aderito circa 140 strutture su tutto il territorio italiano. L’obiettivo è quello di recuperare refrigerante e rigenerarlo così da poterlo riutilizzare.
Parallelamente ci sono altre iniziative che riguardano invece più da vicino gli installatori. C’è un progetto che noi chiamiamo Installatore Green, che oggi vede coinvolti circa 150 installatori, e il progetto che si chiama Exceed Clima, portato avanti insieme a Erion Professional. Quest’ultimo e nato nel 2019 con lo scopo di raccogliere e riciclare i RAEE domestici. Recentemente, a luglio 2022, abbiamo esteso ulteriormente il progetto includendo i RAEE professionali.
L’obiettivo e comune: raccogliere e riciclare nella maniera più spinta possibile tutto ciò che è riciclabile. Per dare un dato, ad esempio, un chilogrammo di refrigerante disperso nell’atmosfera equivale all’inquinamento prodotto da un’automobile di piccola-media cilindrata che percorre 18.000 chilometri.
Un’altra attività che svolgiamo a livello centrale, nelle varie fabbriche, e quella che noi chiamiamo progetto Loop ∞ che riguarda i refrigeranti R410, R32 e R134. Anche in questo caso, lo scopo e quello di rigenerare il refrigerante recuperato in modo tale da renderlo identico al refrigerante vergine. Viene certificato da laboratori esterni secondo gli standard AHRI 700. Questo permette di non dover introdurre nuovo refrigerante sul mercato, bensì utilizzare del refrigerante che era già presente semplicemente rigenerandolo e riciclandolo. La nostra idea è quella di coinvolgere più attori possibili in modo che ognuno riesca a contribuire al meglio nella conservazione e protezione del pianeta. Noi ci crediamo da tanto».
Quali sono le iniziative rivolte al mondo della progettazione HVAC, quali strumenti mette a loro disposizione Daikin?
«Sicuramente sistemi di selezione che agevolano la progettazione per gli studi. Ormai ci sono dei software specializzati orientati all’ottimizzazione della progettazione degli impianti in ottica di risparmio energetico. Vengono quindi messi a disposizione questi strumenti oltre ad una serie di training e seminari organizzati regolarmente nel corso del tempo. Cerchiamo di trovare sinergia nel nostro portafoglio prodotti, di incontrare anche progettisti, architetti e ingegneri in uno stesso momento parlando di svariati prodotti in modo tale che venga esposta la soluzione migliore per una specifica esigenza.
Il nostro portafoglio-prodotti è talmente vasto e ci piace raccontare ai partner le tante soluzioni che possiamo offrire. Facciamo incontri, seminari sul territorio, localmente e capillarmente, ma anche webinar online e eventi digitali. L’azienda ha offerto libero accesso ai brevetti relativi ai sistemi VRF che utilizzano l’R32».
Quali potranno essere i risvolti di questa iniziativa per il settore e per l’ambiente?
«Daikin Europe ha reso accessibili 30 brevetti legati a sistemi VRV (il nostro marchio registrato) che usano R32 perché l’obiettivo è quello di promuovere sistemi VRF che adottino questo refrigerante e quindi permettere anche a altri produttori di poter accedere a certe tecnologie per poterle introdurre anche nei loro impianti e per poter, il più velocemente possibile, sviluppare sistemi che utilizzino gas con un basso GWP.
Ad oggi, gli ultimi brevetti che Daikin ha rilasciato sono 30, ma se ne sono aggiunti altri 90 messi a disposizione dalla casa madre in Giappone che riguardano il controllo della velocità del compressore, i sistemi di sicurezza e molti altri aspetti, perché nei sistemi VRF bisogna anche integrare dei sistemi di sicurezza in caso di dispersione del refrigerante.
L’obiettivo è rendere il più comune possibile l’utilizzo dell’R32 in questi sistemi VRF perché, rispetto al gas R410 ha un GWP inferiore, il vantaggio di essere monocomponente e quindi più facile da recuperare, riciclare e rigenerare. La maggior parte dei sistemi ad oggi utilizza ancora R410 e quindi l’obiettivo di Daikin è anche cercare di accelerare la transizione verso l’R32, tecnologia più a portata di tutti e sfruttabile da un numero più ampio di attori del mercato».
Per quanto riguarda l’integrazione con il fotovoltaico, avete a catalogo un sistema?
«Questo è sicuramente un tema importante per il futuro che stiamo prendendo in considerazione. Sarà importante avere la connettività dell’impianto con fonti rinnovabili alternative e quello che noi ci aspettiamo è che assuma sempre più importanza anche l’integrazione con la ventilazione. Parliamo di applicazioni residenziali: la direzione è quella delle pompe di calore ed è ormai tracciata, sicuramente con connessione a pannelli fotovoltaici. Ci aspettiamo un’integrazione sempre più spinta per la ventilazione e per un controllo più fine e dettagliato della qualità dell’aria interna. Si va verso sistemi che possano aiutare anche gli utenti finali a vivere in un ambiente più salubre».
Dopo il Mini VRV 5 Serie S, il Maxi VRV 5 a recupero di calore completa la gamma e integra tutti gli ultimi sviluppi tecnologici. Grazie alla riduzione della CO2 equivalente tramite l’uso del refrigerante R-32, VRV 5 è caratterizzato da una massima sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.
Con la tecnologia Shîrudo il sistema VRV 5 può essere installato in ambienti di piccole dimensioni senza la necessità di ulteriori accorgimenti da parte degli operatori del settore. Con tutte le misure di sicurezza integrate in fabbrica, VRV 5 è un sistema flessibile e veloce da progettare e assicura la piena conformità ai più recenti standard di prodotto.