Parola d’ordine “Pluralità Tecnologica”, anche in relazione alle prevedibili prossime distribuzioni di incentivi, per aumentare realmente e in modo diffuso su tutti i territori la sostenibilità dei sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, tentando di dare concretezza ai grandi obiettivi di sostenibilità, risparmio energetico e decarbonizzazione che l’Unione Europea e ancora prima l’Italia si stanno dando.
Transizione energetica
A Milano il meeting Assotermica ha fatto chiarezza sui nuovi scenari per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria nelle applicazioni domestiche. Alberto Montanini, Presidente di Assotermica e Direttore Normative e Rapporti Associativi Immergas ha confermato l’impegno nella transizione energetica.
«Non c’è, oggi, la soluzione unica e perfetta per ridurre il peso dei sistemi per il clima domestico e l’acqua calda sanitaria favorendo la transizione energetica e centrando gli obiettivi di decarbonizzazione» – ha commentato il Presidente di Assotermica Alberto Montanini aprendo a Milano il meeting L’industria del riscaldamento protagonista della transizione ecologica, verso un approccio vincente alla decarbonizzazione – «un approccio che dovrà essere necessariamente graduale (nella tempistica e nella disponibilità di incentivi) e dovrà essere multi-tecnologico e multi-energetico».
Un nuovo contributo concreto alle scelte che dovranno essere al centro delle politiche europee e nazionali arriva dallo studio condotto dal dipartimento DESTEC dell’Università di Pisa in collaborazione con Assotermica (federata Anima Confindustria) che in tre fasi (l’ultima è prevista nel 2023) analizza le prestazioni energetiche, ambientali ed economiche di diverse soluzioni per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, anche con combustibili innovativi, facendo riferimento a un set di “edifici tipo” rappresentativi del comportamento energetico medio del parco residenziale italiano. L’obiettivo è quello di confrontare le potenzialità di ogni soluzione, individuando le più promettenti secondo tutti gli obiettivi della transizione.
Hera
«Il tema del momento è la concretezza: come mettere a terra soluzioni possibili» – ha detto Federico Musazzi, Segretario Generale di Assotermica – «possibili e realizzabili come la sperimentazione appena avviata dalla multiutility Hera grazie all’impegno di InRete Distribuzione Energia, utilizzando per la prima volta in Italia una miscela di idrogeno e gas naturale nelle reti di distribuzione esistenti. Una sperimentazione messa in campo con il contributo di tutti gli operatori della filiera del gas, dalle società di distribuzione, ai costruttori di equipment tecnologici, fino ai produttori di apparecchi di riscaldamento e a enti riconosciuti a livello internazionale che hanno supervisionato ogni aspetto di sicurezza dell’iniziativa».
Sperimentazione
Immergas è tra i protagonisti della sperimentazione che coinvolge una trentina di famiglie a Castelfranco Emilia nel modenese.
«Le prime valutazioni dello studio avviato nel 2021» – conferma Paolo Conti, docente dell’Università di Pisa – «mostrano come sia possibile creare una sinergia tra risparmi economici per gli utenti e gli obiettivi energetico-ambientali della transizione energetica. Non è possibile identificare a priori un’unica soluzione universalmente migliore rispetto alle altre sul medio-lungo periodo. D’altra parte lo studio ha evidenziato il potenziale delle pompe di calore a gas e degli apparecchi ibridi, che riescono a unire i vantaggi dell’utilizzo del vettore elettrico e dei generatori di calore a combustione, ottenendo benefici contemporanei su tutti i tre indicatori: ambientale, energetico ed economico. L’utilizzo di idrogeno verde e di biometano in miscela consentirebbe un ulteriore risparmio di CO2 e di energia primaria non rinnovabile».
Sono state comparate le potenzialità delle caldaie a condensazione, delle pompe di calore sia elettriche che a gas e degli apparecchi ibridi rispetto alle vecchie caldaie. Inoltre per tutti i generatori a combustione è stato simulato l’impiego di metano, miscela al 20% in volume di idrogeno “verde”, miscela al 20% in volume di biometano e 100% idrogeno verde.
Secondo Alberto Montanini, Presidente di Assotermica e Direttore Normative e Rapporti Associativi Immergas: «Lo studio dimostra come in questo particolare momento storico, in cui è pressante la necessità di ridurre i consumi per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, gli apparecchi ibridi factory made siano una scelta vincente. Grazie agli ibridi infatti è possibile ottenere convenienza non solo economica ma anche energetica e ambientale, senza dimenticare il tema della sicurezza dell’approvvigionamento. Oltre a questo, trova conferma il principio secondo il quale la vera forza della nostra industria è quella di poter offrire una pluralità di tecnologie, ognuna delle quali ha caratteristiche tali da poter contribuire da protagonista alla sfida della decarbonizzazione».
Al meeting Assotermica (in collaborazione con la fiera MCE Expocomfort) hanno partecipato Patrizia Toia, Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE) e membro della Commissione per lo Sviluppo che ha ribadito la grande attenzione della Commissione Europea alla “fattibilità” delle scelte che impatteranno sulla vita di tutti i cittadini europei, scegliendo vie percorribili, evitando posizioni ideologiche preconcette (subito “tutto elettrico”, anche senza tenere conto della non fattibilità tecnica ed economica) per arrivare alla decarbonizzazione in collaborazione con le industrie produttrici.
Analogo il tenore del contributo di Federica Sabbati, Segretario Generale di EHI (il corrispondente europeo di Assotermica) e di Raffaele Cattaneo, Assessore Ambiente e Clima Regione Lombardia.
Alla tavola rotonda che ha concluso il meeting hanno partecipato: Giovanni Puglisi di ENEA, Federico Brivio di Robert Bosch, Marta Bucci di Proxigas, Stefano Casandrini Direttore Marketing e Comunicazione di Ferroli S.p.A. e Vice Presidente di Assotermica e Rosa Filippini di Amici della Terra.
In contemporanea con il meeting Assotermica a Milano, l’UE ha valutato l’impatto sociale del pacchetto “fit for 55” e il RePowerEU (pacchetto di Direttive e Regolamenti che impatteranno fortemente sul settore del clima domestico dove Immergas si posiziona per il breve, medio e lungo periodo definendo le tecnologie da incentivare e quelle da superare).
«È in questo scenario» – ha concluso Alberto Montanini – «che lavoriamo per puntare a garantire il riconoscimento delle tecnologie principali sviluppate dalle industrie italiane (ibridi in primis) che sono anche basate sul gas e, soprattutto, a non assecondare battaglie ideologiche verso una tecnologia (caldaia) che dimostra, dati Enea alla mano, di avere dato e di poter dare un rilevante contributo alle strategie per il risparmio energetico e per la sostenibilità».