Lo scorso 15 novembre il Palazzo della Cultura di Milano, sede del Gruppo editoriale Tecniche Nuove, ha ospitato un convegno organizzato dalla redazione di RCI per illustrare lo stato dell’arte in tema di Indoor Air Quality.
Se non hai potuto partecipare live al convegno, puoi rivederlo tramite la piattaforma dedicata!
Grande partecipazione per il convegno tecnico dedicato all’Indoor Air Quality del 15 novembre 2022, tenutosi nella sede milanese del Gruppo Tecniche Nuove. L’incontro, organizzato dalla redazione di RCI, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte in tema di soluzioni per la qualità dell’aria negli edifici, con un qualificato panel di relatori che ha toccato importanti tematiche.
Cesare Maria Joppolo, del Politecnico di Milano, ha sottolineato l’importanza di investire nella progettazione degli impianti per edifici più efficienti, spiegando che «finora gli impianti sono stati pensati per il comfort delle persone, senza considerare prioritaria l’attenzione alla limitazione dei rischi per la salute degli utenti; in materia di tecniche e impianti per la ventilazione e la purificazione dell’aria, ci sono ancora molti passi da fare. Il tema della qualità dell’aria non è solo ingegneristico, ma anche etico: quella che ci troviamo a maneggiare, infatti, è una problematica molto importante per lo sviluppo e il mantenimento delle condizioni di funzionamento della nostra società».
Luca Stefanutti, direttore tecnico della società di ingegneria Tekser, ha illustrato tecnologie e strategie per progettare a regola d’arte gli impianti per l’Indoor Air Quality: «Oggi bisogna puntare su un approccio sostenibile all’IAQ, che garantisca la qualità dell’aria a costi energetici contenuti. Stiamo parlando di un sistema olistico in cui ventilazione, filtrazione e purificazione dell’aria si combinano nel nuovo concetto di portata d’aria esterna equivalente, che comprende tutta l’aria immessa nell’ambiente (compresa l’aria di ricircolo opportunamente filtrata) al fine di diluire i contaminanti. La rivalutazione del ruolo dell’aria di ricircolo può così risultare determinante in un’ottica di contenimento dei consumi energetici».
Luca Ferrari, progettista di impianti HVAC, ha concentrato il suo intervento sulle soluzioni per la disinfezione degli ambienti e dei canali d’aria: «Una delle soluzioni più consolidate nel settore è quella delle lampade UV-C, verso cui l’interesse è stato per molto tempo estremamente specialistico. Con l’arrivo della pandemia, il numero di persone che hanno richiesto impianti di questo tipo è molto aumentato, a dimostrazione del fatto che questa tecnologia può dare ancora tanto al settore della disinfezione degli ambienti e dei canali d’aria».
A conclusione del pomeriggio, Luca Stefanutti ha ripreso la parola con un bis dedicato alle linee guida per la progettazione di impianti salubri ed efficienti, in cui ha individuato dieci errori da evitare e dieci consigli da mettere in pratica.
La parola a…
Agli interventi tecnici si sono alternati gli speech sulle innovazioni condotti dai relatori delle aziende che hanno sostenuto l’iniziativa.
CARRIER DISTRIBUTION ITALY – Soffitti HVAC per una climatizzazione silenziosa, invisibile, uniforme e salubre
Fabio Girardi, Technical Sales Engineer di Carrier Distribution Italy
«Carrier Distribution Italy, in collaborazione con l’azienda francese Barrisol, propone una soluzione innovativa di climatizzazione, quella dei soffitti HVAC. Si tratta di un sistema invisibile che sfrutta un meccanismo radiativo e convettivo per immettere l’aria in ambiente in maniera silenziosa, senza correnti e con una temperatura omogenea: un telo, teso su tutta la superficie del soffitto, crea un plenum all’interno del quale l’aria viene insufflata, trattata e condizionata, diventando un diffusore radiante di elevata superficie che garantisce condizioni di tepore e freschezza simili a quelle ottenibili con un impianto radiante a soffitto.
La soluzione si completa con un aggancio perimetrale del telo tramite un profilo di alluminio, creando uno spazio tra il tessuto e le pareti, a ridosso delle quali viene mandata una portata d’aria a bassissima velocità fino a livello del terreno, che viene poi ripresa dalla parete opposta. L’impianto può essere equipaggiato con una dotazione di lampade UV-C, che sottopongono l’aria all’interno del plenum a un percorso di disinfezione al fine di migliorare l’IAQ; grazie all’utilizzo di due tessuti progettati per essere a tenuta di radiazione ultravioletta, i raggi UV-C non possono uscire dal plenum, mentre in virtù dell’esposizione particolarmente lunga (a causa dell’ampio volume) la disinfezione risulta molto efficace».
EBM-PAPST – Soluzioni IoT per il monitoraggio della qualità dell’aria
Maurizio Modugno, Digital Business Product Manager di ebm-papst Italia
«Ebm-papst ha sviluppato una piattaforma interoperabile per la lettura e l’analisi dei dati relativi a comfort (O2, CO2, temperatura e umidità, particolato), inquinamento chimico (formaldeide, TVOC, monossido di carbonio) e rischio biologico, rilevati dai sensori IoT per il monitoraggio della qualità dell’aria. La soluzione permette di memorizzare, aggregare e mettere in relazione i dati raccolti per individuare sistemi di ottimizzazione ed efficientamento della qualità dell’aria e del funzionamento di apparecchiature e macchinari monitorati (quali per esempio azioni di manutenzione predittiva al fine di prevenire i guasti).
La piattaforma supporta sensori, contatori, attrezzature e sistemi di gestione degli edifici indipendentemente dal brand (si possono quindi collegare apparecchi ebm-papst o di terze parti), consente di attivare notifiche in real-time in caso di superamento delle soglie di riferimento impostate per i singoli valori ed è disponibile secondo un criterio di scalabilità da singolo site a multipli site tra diverse regioni geografiche».
INTELLIENERGY TECH – Salubrità dell’aria negli ambienti con il minor impatto energetico possibile
Luca Rapone, General Manager di Intellienergy Tech
«Intellienergy Tech sta lavorando attualmente per mitigare il fenomeno dell’incremento dei consumi energetici finalizzato alla gestione della qualità dell’aria negli ambienti: l’idea è quella di arrivare a una gestione generale degli impianti inseriti per il ricambio dell’aria con il minore impatto energetico possibile. La VMC, con elementi quali il recuperatore, il ricircolo dell’aria, la filtrazione, va messa in relazione con il tema della fonte energetica (solare, fotovoltaico, caldaia a condensazione, pompa di calore, anche in formula mista).
Intellienergy ha quindi sviluppato prodotti radio, sia per il monitoraggio sia per la gestione dell’aria, legati al mondo delle piattaforme software: sono stati attualmente inseriti all’interno della gamma Intellienergy sistemi per la rilevazione della CO2 e dei VOC (a breve è prevista l’introduzione del sistema per il monitoraggio del particolato), in parallelo a cui è stata condotta l’integrazione della parte di energia termica ed elettrica. Alla base di tutto si trova sempre il principio di ventilare secondo la quantità di inquinanti e di persone presenti negli ambienti, così da ottenere condizioni di vita salubri e in equilibrio totale con il consumo energetico».
MBT – Il ruolo del laboratorio nelle indagini di igiene ambientale indoor
Davide Stangalini responsabile del laboratorio MBT
«Le analisi dell’aria e delle superfici effettuate dal laboratorio MBT di Novara permettono di individuare la presenza di contaminazioni ambientali, rilevando gli inquinanti indoor e outdoor presenti negli ambienti confinati. In particolare, presso la struttura è possibile effettuare i seguenti accertamenti:
- presenza di inquinanti ambientali chimici quali VOC (contaminanti organici volatili), IPA (idrocarburi policiclici aromatici), monossido e biossido di carbonio, monossido e biossido di azoto, metalli pesanti veicolati dal particolato atmosferico;
- presenza di contaminanti biologici come virus (Covid-19 sulle superfici), batteri (conta batterica a 36 °C e 22 °C, legionelle, altri batteri tipo Pseudomonas e stafilococco), muffe (conta micetica totale), acari e pollini, polveri;
- presenza di inquinanti ambientali radioattivi quali radon e fibre (amianto, lana di vetro, lana di roccia);
- rilevazione del livello di rumore ambientale indoor, illuminazione ambientale indoor e campi elettromagnetici;
- rilevazione del microclima ambientale indoor tramite la valutazione di temperatura ambientale, umidità ambientale relativa e velocità dell’aria».
PHOEBE TECHNOLOGY – La fotocatalisi con luce visibile: un’arma contro gli inquinanti indoor
Laura Niccolai, coordinatore Servizi tecnici – Direzione generale di Colorobbia Consulting
«Con il brand Phoebe (Photocatalytic Embedded Filters for Environmental Treatments), Colorobbia Consulting si è specializzata nell’utilizzo della fotocatalisi in combinazione con la filtrazione dell’aria per il miglioramento dell’IAQ. Partendo da un’iniziale soluzione con luce ultravioletta, il laboratorio Ce.Ri.Col. dell’azienda ha messo a punto una nanoparticella, drogata con uno speciale biossido di titanio, in grado di funzionare con una semplice luce Led nello spettro del visibile (400-600 nm).
Grazie alla reazione di ossidazione stimolata dalla fotocatalisi, l’aria viene depurata non solo da VOC, ossido di azoto, CO, ma anche da batteri e virus, con un’efficacia garantita sia nei confronti della membrana cellulare sia nei confronti dell’involucro lipidico che riveste i virus. Colorobbia ha studiato i diversi supporti per la fotocatalisi oggi disponibili, in modo da individuare per ciascuna tipologia di applicazione (per esempio, il trattamento delle emissioni industriali) il materiale che assicura l’interazione più efficace tra foto catalizzatore e matrice. Il cavallo di battaglia su cui si sono concentrate le ricerche dell’azienda è la ceramica, a partire da cui è stato sviluppato un filtro rigenerabile con durata di minimo 15 anni; abbinato alla configurazione a V specificamente studiata dai tecnici Colorobbia, risulta particolarmente efficace perché turbolenza e sbattimento dell’aria massimizzano il tempo di contatto».
OVER TECHNOLOGIES – Un nuovo sistema per monitorare e combattere le minacce dell’aria indoor
Lorena Nappa, Chief Innovations Technology di Over Technologies
«Over ha realizzato un purificatore che si propone come soluzione complementare rispetto a tutti i sistemi attualmente disponibili per il filtraggio dell’aria. Il dispositivo non utilizza un filtro meccanico, ma sfrutta il principio dell’elettro staticità: la tecnologia brevettata Crossfield garantisce infatti che tutte le particelle presenti nell’aria (polveri, allergeni, polveri sottili, virus, muffe, spore, funghi) vengano catturate da un precipitatore elettrostatico; quanto sfugge alla forza delle piastre elettrostatiche viene denaturato dai raggi UV-C per un’efficacia complessiva del 99,9%.
Oltre a essere ozone-free, il purificatore non emette alcun tipo di inquinante secondario e si integra all’interno di tutto l’ecosistema Over per misurare l’IAQ e il consumo energetico dei vari dispositivi HVAC: grazie ai database archiviati sul cloud dell’azienda, è possibile capire che cosa accade in ogni momento nell’ambiente, monitorare e analizzare i dati raccolti per individuare i trend significativi; il sistema riesce inoltre a identificare le maggiori fonti di inquinamento presenti tramite i sensori di monitoraggio, che permettono di tenere sotto controllo tutti i parametri essenziali per la qualità dell’aria».