Termografia all’infrarosso, pubblicata la nuova UNI 11867

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Credit: Geom. Claudio Longagnani via Wikipedia

È stata recentemente pubblicata la UNI 11867 “Prove non distruttive – Indicazioni generali per il corretto utilizzo della termografia all’infrarosso”, una norma tecnica che vuole fornire alcune indicazioni basilari sull’uso della termografia all’infrarosso nei vari ambiti di applicazione.

La termografia all’infrarosso consente di ottenere una mappa di temperatura su di una superficie, a geometria anche complessa, a partire dalla radiazione termica emessa da tale superficie nella banda dell’infrarosso. Tale mappa di temperatura può essere sfruttata per diverse finalità in molteplici campi di applicazione. Infatti, la termografia all’infrarosso può essere utilizzata per acquisire informazioni utili a:

  • risolvere problemi di termo-fluidodinamica,
  • produrre la certificazione energetica degli edifici,
  • eseguire il controllo non-distruttivo dei materiali,
  • effettuare una caratterizzazione dei materiali, e molto altro.

Tutto questo senza alcun contatto fisico con la superficie da esaminare, dal momento che l’ispezione è effettuata a distanza attraverso una termocamera, garantendo, al contempo, l’integrità della parte da ispezionare e la sicurezza dell’operatore.

Risulta ovvio che, l’effettiva efficacia dell’ispezione si basa su due importanti e complementari fattori: la scelta della termocamera più idonea alla specifica applicazione e l’abilità dell’operatore.

UNI 11867, indicazioni generali per il corretto utilizzo della termografia all’infrarosso

In questo contesto, grazie alla commissione Prove non distruttive dell’UNI, è stata da poco realizzata la UNI 11867. Lo scopo di questa norma tecnica è di fornire alcune indicazioni basilari sull’uso della termografia all’infrarosso nei vari ambiti di applicazione.

UNI 11876 vuole essere un documento di base di facile consultazione che richiami e integri le norme esistenti e che possa dare indicazioni generali soprattutto per i nuovi utilizzatori della termografia all’infrarosso ed anche cercare di fare chiarezza e contrastare le informazioni non del tutto corrette che circolano sui mezzi di comunicazione. In particolare, sono fornite informazioni sul corretto utilizzo della termocamera e si allerta l’operatore sugli errori da evitare soprattutto nell’interpretazione delle immagini termografiche acquisite. Si può partire da questa norma di base per sviluppare nel futuro linee guida per applicazioni particolari quali: ispezione di edifici, controllo qualità (per esempio dispositivi elettronici), analisi di materiali e componenti e altro.

Termografia e campi di applicazione

Il documento al suo interno identifica i principali campi di applicazione quali:

  • il controllo non distruttivo di materiali e manufatti;
  • il controllo qualità di processi produttivi;
  • l’edilizia e beni culturali;
  • la fluidodinamica;
  • l’ispezione e la manutenzione;
  • la medicina e veterinaria;
  • la meteorologia;
  • il monitoraggio prove meccaniche;
  • il settore elettrico/elettronico;
  • il settore ricerca e sviluppo che è da ritenersi anche trasversale ad altri campi di applicazione sopra elencati.

Questo elenco non è da ritenersi esaustivo, essendoci infatti diverse sperimentazioni su nuove applicazioni che non pongono limiti a questa diagnostica.

Entrando più nel dettaglio la termografia all’infrarosso, tramite l’utilizzo della termocamera, consente di ottenere la mappa della radiazione termica della superficie che si desidera inquadrare. È denominata con l’acronimo IRT (InfraRed Thermography) e TT (Thermographic Testing) nella variante di controllo non distruttivo (CND). È basata su principi fisici che coinvolgono diverse discipline quali per esempio: elettromagnetismo, ottica, termodinamica, informatica, trasmissione del calore. Relativamente al settore di applicazione, sono coinvolte altre discipline come la fluidodinamica e la tecnologia dei materiali e delle costruzioni, l’elettronica, la medicina.

UNI 11867, riferimenti normativi

Infine, il documento riprende al suo interno i seguenti riferimenti normativi:

UNI EN 16714-3 Prove non distruttive – Prove termografiche – Parte 3: Termini e definizioni;
UNI ISO 18434-1 Monitoraggio e diagnostica dello stato delle macchine – Termografia – Parte 1: Procedure generali.