Impianti a biomassa: un nuovo bando della Regione Lombardia

La Regione Lombardia ha emesso il bando “Impianti innovativi a biomassa” con l’obiettivo di  incentivare la sostituzione degli impianti termici civili più inquinanti con impianti a biomassa legnosa a basse emissioni, al fine di coniugare la necessità di migliorare la qualità dell’aria con quella di valorizzare una risorsa energetica rinnovabile.

Beneficiari dell’iniziativa sono coloro che, volendo sostituire un impianto termico civile già installato:

– hanno acquistato un nuovo impianto alimentato a biomassa in data successiva all’approvazione della deliberazione della Giunta regionale n.5646 del 30.11.2021;

– hanno ottenuto dal Gestore Servizi Energetici (GSE) il contributo previsto dall’art. 4, comma 2, lettera B, del DM 16 febbraio 2016 (c.d. “Conto termico”).

Possono presentare la domanda per il contributo regionale le persone fisiche;  le piccole e medie imprese, incluse le imprese individuali; gli enti del terzo settore.  Ogni soggetto può presentare – entro il 15 settembre 2023 – al massimo cinque domande di partecipazione per ciascuna linea di contributo. Il contributo presuppone la sostituzione – con sistemi a biomassa legnosa a basse emissioni – di impianti termici civili alimentati con biomassa o con combustibili diversi (gasolio, gas naturale, metano o gpl).

Sono ammissibili al contributo, in analogia al “Conto termico” riconosciuto dal Gse, le seguenti voci di costo:

– fornitura, trasporto e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche;

– smontaggio e dismissioni dell’impianto di climatizzazione invernale esistente;

– opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte di impianti di climatizzazione invernale o di produzione di acqua calda sanitaria preesistenti nonché i sistemi di contabilizzazione individuale;

– opere e sistemi di captazione per impianti che utilizzano lo scambio termico con il sottosuolo eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento delle acque, sui dispositivi di controllo e regolazione e sui sistemi di emissione;

– prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi.

Il contributo regionale è concesso, a fondo perduto, ad integrazione del contributo riconosciuto dal Gse per lo stesso intervento. L’integrazione del contributo regionale è disposta in modo da raggiungere, per i cittadini e per gli enti del terzo settore, la copertura dei costi ammissibili, riconosciuti dallo stesso Conto termico, nella seguente misura:

  • 70% per impianti con emissioni maggiori a 15 PP – minore o uguale 20 PP;
  • 85% per impianti con emissioni maggiori a 10 PP – minore o uguale 15 PP;
  • 95% per impianti con emissioni minore o uguale a 10 PP.