Uno studio della società di ricerca energetica Rystad Energy sostiene che la produzione di idrogeno da eolico e fotovoltaico dovrà fare i conti anche con la scarsità di acqua da usare per l’elettrolisi.
A livello globale, i progetti per la produzione di idrogeno verde stanno crescendo rapidamente, con un obiettivo attuale di 206 GW di capacità installata entro il 2040. Ciò significa che è necessario produrre circa 30 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno, con un fabbisogno annuo di 620 milioni di metri cubi di acqua per elettrolizzazione.
Oltre il 70% di questi progetti sarà però situato in aree con livelli di stress idrico medi o elevati e, di conseguenza, quasi l’85% degli impianti potrebbe aver bisogno di approvvigionamento idrico tramite desalinizzazione.
La domanda di desalinizzazione potrebbe crescere di cinque volte fino a 526 milioni di metri cubi entro il 2040 se tutti i progetti all’interno delle regioni con livelli di stress idrico superiori alla media saranno realizzati.
Per garantire che l’idrogeno prodotto sia verde, sarà inoltre necessaria un’ulteriore capacità di energia rinnovabile per il processo di desalinizzazione, poiché solo 11% degli impianti è alimentato da fonti rinnovabili.
Attualmente esistono solo pochi impianti di desalinizzazione su scala commerciale a energia rinnovabile. Due dei più grandi si trovano in Australia, entrambi utilizzano energia eolica.
Anche il solare fotovoltaico è presente in alcuni progetti di desalinizzazione, ma su scala ridotta, inclusi gli impianti ad osmosi inversa in Arabia Saudita.