Legionella e sanificazione degli impianti, l’approfondimento di A&S

Mai come in questo momento storico il rischio biologico, la sua valutazione, la gestione e il controllo assumono un ruolo vitale. Questo risulta importante, sì, negli ambienti di vita, ma fra gli altri, il tema della legionellosi nelle strutture civili è particolarmente delicato da affrontare e per questo motivo occorre porre molta attenzione alla sua valutazione, dal campionamento degli impianti idrosanitari e aeraulici alle analisi microbiologiche da effettuare, dall’elaborazione dei risultati ottenibili per programmare interventi di sanificazione (ove previsti) alla pianificazione di piani di gestione e controllo (da applicare indipendentemente dai risultati ottenuti).

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L’applicazione del piano di controllo e gestione del rischio legionellosi e la verifica di questo piano (a titolo esemplificativo i flussaggi, gli shock termici, il controllo temperature all’interno degli impianti, la pulizia dei boiler di accumulo di Acs, i cambio rompi getti, la pulizia Uta) può avvenire con il controllo dei registri di manutenzione e dei registri dei piani di autocontrollo, documenti che devono essere, insieme alla valutazione del rischio legionellosi, conservati in caso di controlli a cura degli enti preposti.

Nel dettagliato articolo di Claudia Romeo (area «Ambiente» della «Romeo Safety Italia Srl»), Walter Pastorello (area «Ambiente» della «Romeo Safety Italia» Srl) e Damiano Romeo (amministratore unico della «Romeo Safety Italia Srl») una puntuale illustrazione delle analisi da compiere e delle azioni da mettere in atto per garantire l’igiene e la sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.

Sulla base di quanto definito all’art. 271 del testo unico della sicurezza, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio legionellosi presso ciascun sito di sua responsabilità.

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