Outlook del sistema energetico mondiale

Come ogni anno, con il “World Energy Outlook 2019” l’International Energy Agency (IEA) fa il punto sullo stato e soprattutto sulle prospettive del sistema energetico mondiale.

Il documento presenta tre scenari, analizzati in funzione delle differenti ipotesi di politiche e misure attivate a livello globale con un duplice orizzonte al 2030 e al 2040.

L’ IEA comincia col presentare il Current Policies Scenario (CPS) e analizza cosa accadrebbe ai trend energetici ed emissivi se si decidesse di proseguire solo con le azioni già implementate allo stato attuale: le emissioni di CO2 da processi energetici raggiungerebbero le 41,3 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2040, in crescita del 24% rispetto al dato odierno (33,2 GtCO2), con un aumento incontrastato della domanda di energia globale dell’1,3% annuo.

Il rapporto analizza poi lo Stated Policies Scenario (STEPS), che sostituisce il precedente New Policies Scenario come previsione “intermedia”, in cui si valutano gli effetti delle politiche programmate a partire dagli impegni assunti dai singoli Paesi all’interno dell’Accordo di Parigi. Lo studio sostiene che questi sforzi sono ampiamente insufficienti: in termini di emissioni, si prevede che nel 2040 le emissioni di COda processi energetici continueranno a crescere e raggiungeranno le 35,6 miliardi di tonnellate, ponendo il mondo su una traiettoria ancora molto distante dagli obiettivi di Parigi, e mettendo in luce l’incapacità delle attuali misure nel limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5-2 °C entro la fine del secolo. Questo anche a causa del fatto che la domanda di energia continuerà ad aumentare dell’1% annuo fino al 2040, per cui l’incremento delle fonti rinnovabili stimato (soprattutto eolico e solare) verrebbe di fatto assorbito dall’aumento della nuova domanda di energia. Dunque, la quota di rinnovabili continuerebbe ad essere marginale (21% della domanda), anche se in crescita rispetto all’attuale 14%.

Infine, il World Energy Outlook propone l’analisi del Sustainable Development Scenario (SDS), che si basa sull’ipotesi di limitare il riscaldamento globale entro 1,65 °C a fine secolo con una probabilità fino al 50%. Lo scenario prefigura un sostanziale dimezzamento delle emissioni di CO2 da processi energetici fino a circa 16 miliardi di tonnellate nel 2040, sia grazie a lievi miglioramenti di efficienza energetica e in particolare alla riduzione della domanda di carbone e petrolio (rispettivamente ridotta del 61% e 32% rispetto ai valori attuali), sia grazie a una crescita importante delle fonti rinnovabili, la cui quota sulla domanda energetica arriverebbe ad attestarsi intorno al 34% (oltre il doppio della quota attuale), facendo calare la quota complessiva di fonti fossili fino al 58% nel 2040.

Per rafforzare le prospettive di questo scenario avanzato, l’IEA raccomanda un maggiore sforzo verso l’efficienza energetica, segnalando la necessità di quadruplicare entro il 2040 gli investimenti nel settore, allo scopo di limitare il più possibile l’incremento della domanda.