Secondo il rapporto Comuni Rinnovabili 2019, realizzato da Legambiente in collaborazione con Gse e Terna, ogni Comune italiano dispone almeno di un impianto fotovoltaico; sono 7.121 quelli del solare termico; 1.489 quelli del mini idroelettrico (in particolare al centro nord); 1.028 quelli dell’eolico (soprattutto al centro sud); 4.064 quelli delle bioenergie; 598 quelli della geotermia.
I buoni risultati raggiunti negli ultimi dieci anni dal nostro Paese sono stati possibili proprio grazie agli oltre 822.000 impianti fotovoltaici distribuiti in tutti i comuni italiani, a oltre 17mila tra idroelettrici, eolici, da biogas e biomasse, geotermici ad alta e bassa entalpia, i 4,36 milioni di metri quadri di impianti di solari termici e gli oltre 66.000 impianti a bioenergie termici.
Rispetto al totale installato Italia, la tecnologia che cresce più velocemente è il fotovoltaico che ha raggiunto i 20,1 GW, mentre quella con la maggior potenza complessiva è ancora l’idroelettrico a cui si sono aggiuntisi 1,5 GW di mini-idro agli impianti “storici”. Tra le regioni, la Lombardia detiene il record delle installazioni da fonte rinnovabile in Italia (8.850 MW installati), grazie soprattutto all’eredità dell’idroelettrico del secolo scorso. Mentre è la Puglia la regione che ospita le maggiori installazioni delle “nuove” rinnovabili, ossia solare ed eolico (5.213 MW su 5.532 MW totali).
Questo mix di impianti, distribuiti su tutto il territorio – rileva il Rapporto – fa sì che 3.054 comuni siano diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 50 per quelli termici, mentre 41 realtà sono da considerare rinnovabili al 100%, per tutti i fabbisogni delle famiglie. In dieci anni la produzione da rinnovabili è cresciuta di oltre 50 TWh mettendo in crisi – sostiene il Rapporto – il modello fondato sulle energie fossili, con un contributo delle rinnovabili che è passato dal 15 al 35,1% rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 18% in quelli complessivi.
Nonostante tali risultati, per Legambiente si dovrà però fare molto di più per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima. Infatti – lamenta il Rapporto – nel 2018 le installazioni da rinnovabili hanno mostrato ritmi lentissimi, in continuità con gli ultimi cinque anni (una media di 502 MW all’anno per il solare e di 342 per l’eolico), completamente inadeguati perfino a raggiungere i già limitati obiettivi al 2030 della Strategia energetica nazionale e del nuovo Piano Energia e Clima.