Guida operativa sui Certificati Bianchi

Il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha emanato il decreto di approvazione della Guida operativa per promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi prevista dal decreto attuativo modificato a maggio 2018.

La Guida, redatta dal Gse in collaborazione con Enea e Rse, riporta le informazioni utili per la predisposizione e la presentazione delle richieste di accesso agli incentivi nonché indicazioni sulle potenzialità di risparmio energetico derivanti dalla applicazione delle migliori tecnologie disponibili nei principali settori produttivi. Il decreto aggiorna, inoltre, la tabella recante le tipologie progettuali ammissibili al meccanismo dei Certificati Bianchi.

La Guida è suddivisa in tre distinte parti.

La prima parte – Allegato 1.1 – “Chiarimenti operativi per la presentazione dei progetti”, sostituisce il documento pubblicato sul sito del Gse a luglio 2017 e ha lo scopo di fornire chiarimenti e supporto operativo per la presentazione dei progetti di efficienza energetica ai fini dell’accesso al meccanismo dei certificati bianchi. Il documento e organizzato in due sezioni.

La prima sezione fornisce chiarimenti in merito a:

– soggetti ammissibili alla presentazione dei progetti per l’accesso al meccanismo;

– progetti ammissibili;

– metodologie di valutazione dei risparmi e procedura di valutazione dei progetti.

Nella seconda sezione si riportano le istruzioni operative per l’invio dell’istanza al Gse, le procedure per la verifica dei requisiti di ammissibilità dei progetti e la documentazione minima da inviare in fase di presentazione del Progetto a Consuntivo (PC) e del Progetto Standardizzato (PS).

La seconda parte – Allegato 2 – “Guide Settoriali” è composta da sei distinti allegati relativi a specifici settori produttivi e tecnologie, che forniscono indicazioni al fine di individuare:

– gli interventi di efficienza energetica realizzabili in ciascun settore e riconducibili alle tipologie di intervento di cui alla Tabella 1 del Decreto e s.m.i.;

– i consumi di baseline, ovvero i valori di consumo di riferimento in caso di nuovi impianti, edifici o siti;

– le variabili che influenzano il consumo energetico del progetto da realizzare, così come previsto dall’art. 2, comma 1, lettera t) del Decreto e s.m.i.;

– le modalità di calcolo dei risparmi di energia primaria addizionali generabili dal progetto da realizzare.

In particolare, i settori trattati nelle Guide Settoriali sono stati individuati dal GSE sulla base:

– della numerosità delle pratiche presentate al GSE e del volume dei risparmi generati per tipologia di comparto industriale;

– della conoscenza dei processi produttivi;

– della disponibilità e affidabilità dei dati di consumo energetico di baseline.

All’interno delle guide settoriali, oltre alle informazioni sopra indicate, e descritta la metodologia che è stata utilizzata ai fini dell’individuazione del consumo di riferimento.

La terza parte – Allegato 3 – “Interventi di efficienza energetica non ammissibili” fornisce un elenco non esaustivo degli interventi di efficienza energetica che non rispettano i requisiti di cui all’articolo 6 del Decreto e s.m.i.