Nuove regole europee per l’acqua potabile

Lo scorso ottobre il Parlamento europeo ha approvato delle regole con l’intento di ulteriormente la qualità e l’accesso all’acqua potabile e riducono i rifiuti di plastica

La maggior parte delle persone in Europa – sostiene il Parlamento – ha un accesso adeguato all’acqua potabile di alta qualità. Secondo una relazione redatta dall’Agenzia europea dell’ambiente, più del 98,5% dei test effettuati sui campioni di acqua potabile, eseguiti tra il 2011 e il 2013, rispetta gli standard dell’Unione europea.

La direttiva sull’acqua potabile dell’Unione europea ha imposto degli standard qualitativi minimi per l’acqua destinata al consumo umano.

Il Parlamento ha approvato l’aggiornamento delle normative in modo da rafforzare la fiducia dei consumatori e incoraggiare l’uso dell’acqua del rubinetto. Gli eurodeputati si rivolgono a tutti i paesi europei affinché “promuovano l’accesso universale” all’acqua pulita per tutti i cittadini, specialmente i gruppi vulnerabili con accesso nullo o limitato.

La legislazione mira ad aumentare ulteriormente la qualità dell’acqua del rubinetto rendendo più severi i limiti massimi per certi inquinanti come il piombo (da dimezzare) o batteri nocivi e introducendo limiti anche per alcuni modificatori endocrini. Saranno monitorati anche i livelli delle microplastiche. Le nuove norme mirano ad aumentare la trasparenza e a fornire ai consumatori l’accesso alle informazioni.

Tra i nuovi doveri a carico degli Stati membri c’è quello di garantire l’accesso universale all’acqua pulita e migliorare l’accesso all’acqua nelle città e nei luoghi pubblici, attraverso la creazione di fontane gratuite, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico e proporzionato all’esigenza di tali misure. Il Parlamento chiede inoltre che l’acqua del rubinetto sia fornita gratuitamente, o a basso costo, nei ristoranti, nelle mense e nei servizi di ristorazione.

Dopo l’approvazione del Parlamento europeo, le norme devono ora essere negoziate con il Consiglio e con la Commissione europea.