L’11 giugno ha rappresentato una data storica per il futuro di Carel, multinazionale specializzata nelle soluzioni di controllo per il condizionamento, la refrigerazione e l’umidificazione dell’aria: il primo giorno di quotazione in borsa. L’offerta iniziale ha avuto per oggetto 35 milioni di azioni corrispondenti al 35% del capitale sociale. Il flottante è stato ottenuto attraverso un collocamento privato riservato a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali all’estero. Le azioni oggetto dell’offerta sono state messe in vendita pro-quota da Luigi Rossi Luciani Sapa e da Luigi Nalini Sapa.
«L’idea di quotarci, pur mantenendo il controllo ha affermato Francesco Nalini, amministratore delegato di Carel – è un progetto di lungo termine che abbiamo da molti anni. Pensiamo possa essere positivo per la performance di lungo termine, evitando di sederci sugli allori o diventare autoreferenziali e potendoci confrontare con il mercato».
«La decisione di approdare sul mercato azionario è stata presa in continuità con le strategie di sviluppo che hanno da sempre caratterizzato questa azienda ed è quindi da considerarsi come un passo fondamentale per crescere ulteriormente: il confronto con il mercato, anche quello finanziario, costituirà infatti una spinta e uno stimolo in più per migliorare», hanno commentato i fondatori di Carel, Luigi Rossi Luciani e Luigi Nalini.
Molto positive le performance durante i primi giorni, con un debutto in forte rialzo: gli investitori hanno premiato la storia dell’azienda, il fatto che sia una storia di successo di lungo termine e che ci sia una bassa esposizione al mercato italiano.