Cent’anni orsono, Mario Zucco, animato dallo spirito pionieristico che ha contraddistinto la generazione di imprenditori che diedero vita e dignità internazionale all’industria italiana, fondò a Torino la IMIT (acronimo de “Il Manometro Italiano Torino”). Grazie alle capacità, alle intuizioni ed al grande impegno profuso, l’azienda si impose rapidamente tra i protagonisti del settore.
Nei primi anni ’20 lo stabilimento venne trasferito a Milano in una nuova sede produttiva che, il 15 agosto del 1943, uno spaventoso bombardamento distrusse completamente. L’azienda si trasferì allora nel novarese, a Castelletto Ticino, dove è tuttora ubicata la principale unità produttiva, ponendo le basi per una rapida rinascita e un vigoroso rilancio dell’attività e dell’impresa.
Contestualmente venne ampliata la gamma dei prodotti, orientando la mission aziendale alla progettazione e alla produzione di apparecchiature meccaniche per la termoregolazione e, successivamente, in sintonia con l’evoluzione tecnologica del settore, di dispositivi elettronici.
Oggi, a cent’anni dalla fondazione, il marchio IMIT, titolare di oltre settanta brevetti e modelli di utilità, fa onore all’industria italiana, collocandosi a pieno titolo tra i protagonisti dell’innovazione e dell’evoluzione del comparto.
In gran parte degli ambienti abitativi e produttivi del nostro Paese e dei principali mercati del mondo, i dispositivi prodotti a Castelletto Ticino, recitano un ruolo da protagonisti: a volte in modo palese ed evidente – come nel caso dei termostati ambiente e dei cronotermostati – a volte come vero e proprio “cuore”, occulto ma vitale, di moltissime apparecchiature, dalle caldaie agli elettrodomestici, dai sistemi per la gestione delle energie rinnovabili ai dispositivi preposti al comfort ambientale.