Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato sul proprio sito web una guida al Piano Industria 4.0 in cui vengono riassunte le agevolazioni disponibili e, per quanto riguarda i nuovi iper ammortamenti, si sintetizzano alcuni chiarimenti tecnici attesi dalle imprese.
Super e iper ammortamento aprono la sezione sull’Innovazione, completata da brevi guide su Nuova Sabatini, credito d’imposta per ricerca e sviluppo, patent box sui beni immateriali, agevolazioni per investimenti in startup e Pmi innovative. La sezione Competitività è invece un vademecum su misure di natura diversa introdotte, rafforzate o corrette nell’ultima legge di bilancio: fondo di garanzia, Ace (aiuto per la patrimonializzazione), Ires al 24% e introduzione dell’Iri, detassazione del salario di produttività.
Per quanto riguarda iper e super ammortamento, la guida del Mise riporta le risposte alle domande fornite in occasione di Telefisco 2017 e ricorda innanzitutto che se un bene digitale rientrante nella definizione di “Industria 4.0” viene acquistato a un prezzo unitario comprensivo del software necessario per il suo funzionamento, è tutto il corrispettivo a poter beneficiare della maggiorazione fiscale del 150 per cento. Al tempo stesso, si precisa che un bene strumentale, incluso in quelli agevolabili con l’iper ammortamento secondo l’allegato contenuto nella legge bilancio, non può usufruire della maggiorazione del 150% se consegnato nel 2016 in quanto il periodo agevolato scatta solo a partire dal 2017. Ma può beneficiare della ”vecchia” maggiorazione del 40%, ovvero del super ammortamento che era già in vigore lo scorso anno.
Lo stesso discorso – continua la guida – vale anche se il bene strumentale digitale, acquistato nel 2016, entra in funzione ed è interconnesso nel 2017. Il Mise ricorda anche un altro dubbio sollevato in queste settimane, ovvero l’applicabilità dell’iper ammortamento anche ai professionisti. La risposta è restrittiva: gli elementi normativi «inducono a ritenere che la maggiorazione del 150% riguardi soltanto i titolari di reddito d’impresa». Quanto all’acquisto di software, è stato chiarito che si può beneficiare della maggiorazione del 40% solo a condizione che l’impresa usufruisca al tempo stesso dell’iper ammortamento al 150%, indipendentemente dal fatto che il bene immateriale sia o meno specificatamente riferibile o collegato al bene materiale agevolato.
Confermato, infine, che, ai fini dell’iper ammortamento, per essere definito «interconnesso» un bene deve avere due requisiti: scambiare informazioni con sistemi interni (ad esempio altre macchine dello stabilimento) o esterni (clienti, fornitori eccetera) ed essere riconoscibile in modo univoco tramite un indirizzo Ip. La perizia giurata sull’interconnessione, necessaria in caso di macchinari di valore superiore a 500mila euro, deve essere fatta per singolo bene acquisito.
Sia l’iper che il super ammortamento – rileva infine la guida del Mise – sono cumulabili con i principali tasselli, vecchi e nuovi, di politica industriale: “bonus” ricerca, patent box, Nuova Sabatini, Ace, incentivi startup, Fondo di garanzia.