Dallo scorso 29 ottobre, sono entrati in vigore i nuovi regolamenti sugli incentivi erogati dalla regione Friuli per sostenere gli investimenti per l’avvio dell’attività professionale, sia in forma individuale, associata o societaria, da parte di liberi professionisti iscritti a ordini o collegi professionali e residenti sul territorio regionale, tramite un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse.
Entro tre anni dalla data di apertura di partita IVA, il professionista può presentare un piano di spesa relativo ai costi di avvio e funzionamento della propria attività. Le spese ammesse possono riguardare: attrezzature tecnologiche finalizzate all’impianto e allo svolgimento dell’attività, comprese le relative spese per l’installazione; arredi; beni strumentali, macchine d’ufficio, attrezzature, anche informatiche; software; realizzazione o revisione di un sito internet; spese per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata e suo mantenimento; sistemi di sicurezza per contrastare atti criminosi; costi di iscrizione per partecipazione a fiere, manifestazioni, eventi e congressi in ambito nazionale e internazionale afferenti al settore di appartenenza; abbonamenti a pubblicazioni specializzate e a banche dati; acquisto di testi; materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali; adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività professionale; adeguamento, ristrutturazione locazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale; premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito.
La domanda può essere presentata per due volte nell’arco del triennio, fino al raggiungimento del limite massimo di contributo pari a 20.000 euro.
Non vengono concessi contributi per domande che prevedono piani di spesa ammissibile inferiori a 3.000 euro.