Perché in Italia le norme frenano le rinnovabili

Renewable Energy Report 2015Secondo il Renewable Energy Report dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano nel 2015 verrannno installati fra i 400 e i 500 MW di potenza fotovoltaica. Sempre secondo lo stesso documento (scaricabile in questa pagina) il volume d’affari del settore fotovoltaico durante il 2014 è stato di 658 milioni di euro per le nuove sinstallazioni (all’interno delle quali l’ambito residneziale rappresenta il 72%) e di 358 per le manutenzioni (Operation & Maintenance). A questi si aggiungono 215 milioni di euro per servizi assicurativi e 1.213 milioni per la vendita dell’energia prodotta. Di fronte a questa situazione di crisi, il Renewable Energy Report 2015 si pone l’obiettivo di

  • offrire un quadro dettagliato degli investimenti e delle opportunità di crescita del mercato primario delle rinnovabili nell’orizzonte 2015-2020;
  • valorizzare e rendere evidenti le opportunità di business che derivano dalla gestione dell’installato(servizi di O&M, servizi assicurativi, vendita di materie prime per le biomasse, vendita di energia, …) che complessivamente nel 2014 – ed escludendo la componente incentivi – ha contato per 7 mld €, oltre 4 volte il mercato primario;
  • studiare le dinamiche del mercato del secondario (ovvero i passaggi di proprietà di impianti già in funzione, che nel 2014 per la prima volta per il fotovoltaico e l’eolico hanno superato in valore monetario le nuove installazioni) e più in generale del mercato del rifinanziamento delle rinnovabili e comprenderne le possibili evoluzioni future, anche alla luce del ruolo che potranno giocare gli operatori del sistema finanziario;
  • analizzare e discutere l’effetto delle rinnovabili sul prezzo dell’energia, comparando l’effetto di riduzione del PUN con il costo di incentivazione e infrastrutturazione delle rete (soprattutto per la gestione delle fonti non programmabili);
  • tracciare un bilancio degli effetti sul settore del sistema di incentivazione delle aste e dei registri, evidenziandone in particolare le criticità relative all’inoptato, e costruire degli scenari di possibile re-immissione delle risorse non utilizzate (o di altre liberabili dal termine dell’incentivazione tramite Certificati Verdi o CIP6) per il supporto alla realizzazione di nuova potenza.