I nuovi traguardi di LU-VE Group

La crescita ha portato il Gruppo LU-VE ad espandersi oltre i confini nazionali senza perdere di vista le sue radici. Delle dieci unità produttive che lo compongono, cinque sono in Italia e le altre attive tra Repubblica Ceca, Polonia, Svezia, Russia e Cina.
La crescita ha portato il Gruppo LU-VE ad espandersi oltre i confini nazionali senza perdere di vista le sue radici. Delle dieci unità produttive che lo compongono, cinque sono in Italia e le altre attive tra Repubblica Ceca, Polonia, Svezia, Russia e Cina.

Industrial Stars of Italy S.p.A. (ISI) e LU-VE Group, hanno presentato agli investitori, in un meeting a Milano, il progetto di business combination che prevede l’integrazione delle due società e la contestuale quotazione di LU-VE.

LU-VE Group, fondata nel 1985 da Iginio Liberali, è oggi uno dei principali produttori europei di apparecchi ventilati e scambiatori di calore per il mercato della refrigerazione, del condizionamento e del raffreddamento dei processi industriali.

LU-VE è controllata per il 74 % dalla famiglia Liberali, e per il 26% dalla famiglia Faggioli.

Nonostante la sempre più marcata vocazione internazionale, la società è solidamente gestita dalle due famiglie: il fondatore Iginio Liberali ricopre la carica di presidente mentre il ruolo di vice è svolto da Pierluigi Faggioli. Le due famiglie condividono anche la gestione operativa della società, con Matteo Liberali nel ruolo di amministratore delegato e Michele Faggioli di responsabile operativo.

La crescita ha portato il Gruppo ad espandersi oltre i confini nazionali senza perdere di vista le sue radici. Delle dieci unità produttive che lo compongono, cinque sono in Italia e le altre attive tra Repubblica Ceca, Polonia, Svezia, Russia e Cina.

Di LU-VE Group fanno parte anche 13 società commerciali situate in Australia, Austria, China/Hong Kong, Francia, Germania, India, Polonia (Gliwice e Varsavia), Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Emirati Arabi Uniti.

LU-VE Group impiega 1.528 dipendenti, di cui 624 in Italia e 904 all’estero, con un aumento di 149 risorse complessive rispetto al 2013.

Fedele al suo approccio glocal, nel 2014 LU-VE ha realizzato un fatturato consolidato di 212 milioni di euro, di cui oltre il 76% all’estero, in oltre 100 Paesi, con la Germania come primo mercato di esportazione. Nel corso degli ultimi cinque anni, LU-VE Group ha registrato una crescita media annua del fatturato superiore al 9%. L’Ebitda 2014 è stato di 30,9 milioni di euro, pari al 14,6% del fatturato. Il Gruppo ha registrato (in media) nel periodo 2009-2014 un Ebitda percentuale pari al 14% del fatturato. L’elevata redditività del Gruppo è la conseguenza delle sue forti posizioni concorrenziali nei mercati mondiali e della sua forte leadership tecnologica a livello globale nel settore dello scambio termico.

Numeri e valori

Fatti e dati economici importanti quindi quelli di LU- VE, testimoni di capacità e dinamismo imprenditoriali che hanno condotto LU- VE a posizioni di eccellenza, creando una realtà produttiva e commerciale ben strutturata, forte nei numeri e attenta agli aspetti qualitativi, protagonista sul mercato interno e con una strategica propensione all’export.

“Ma i numeri – ha sottolineato il presidente Iginio Liberali nel corso del suo caloroso intervento – sono frutto di idee che possono scaturire solo da chi è in possesso di profondi valori professionali e morali. La leadership conquistata dal Gruppo LU-VE è proprio la dimostrazione di questo principio: le aziende sono, prima di tutto, donne, uomini e idee; persone con una lunga esperienza, giovani dotati di creatività ed entusiasmo, specialisti di altissimo livello accademico, accomunati dalla passione per il proprio lavoro e dalla visione di un mondo più vivibile, avanzato e consapevole.

Iginio Liberali: «L’operazione di business combination che abbiamo intrapreso è l’ennesimo atto d’amore per LU-VE Group: le famiglie Liberali e Faggioli rinunciano parzialmente al loro potere per introdurre nell’azienda capitali freschi».
Iginio Liberali: «L’operazione di business combination che abbiamo intrapreso è l’ennesimo atto d’amore per LU-VE Group: le famiglie Liberali e Faggioli rinunciano parzialmente al loro potere per introdurre nell’azienda capitali freschi».

LU-VE viene classificata come un’azienda famigliare. E’ vero, ma solo nel senso che le famiglie Liberali e Faggioli sono sempre state al servizio dell’azienda e dei suoi clienti e mai viceversa. L’operazione di business combination che abbiamo intrapreso è il nostro ennesimo atto d’amore per LU-VE: le famiglie rinunciano parzialmente al loro potere per introdurre nell’azienda capitali freschi. L’apertura del capitale e l’accesso alla Borsa sono la prosecuzione della crescita che ci ha contraddistinti in 30 anni di storia. I fondi raccolti saranno dedicati a nuovi investimenti di sviluppo organico ed esterno, con l’obiettivo di rafforzarci ulteriormente sui mercati a più alto tasso di sviluppo».

I termini dell’operazione

LU-VE Group incorporerà ISI e contestualmente si quoterà sul mercato AIM Italia. Tutte le risorse di ISI saranno quindi destinate a un aumento di capitale, come previsto dai promotori della SPAC sin dall’IPO.

LU-VE Group sarà valorizzata in base a un moltiplicatore EV/Ebitda pari a x 6.2, calcolato sui risultati dell’esercizio 2014; mentre ISI sarà valorizzata in base alla propria consistenza patrimoniale e con particolare riferimento alla sua liquidità, pertanto valorizzando 10 € ciascuna azione.

Al termine delle operazioni delineate nel progetto di fusione, verranno emessi gratuitamente a favore degli attuali azionisti di LU-VE Group un numero di warrant aventi le medesime caratteristiche di quelli ISI esistenti in misura pari al 50% di quelli in mano al mercato. I soci di LU-VE che ricoprono cariche esecutive hanno rinunciato a varare piani di stock option a loro favore nei tre anni successivi alla Business Combination. Nessuno degli attuali soci venderà azioni nell’ambito dell’operazione con ISI.

La famiglia Liberali, attraverso Finami S.r.l., manterrà il controllo di diritto di LU-VE S.p.A., anche a seguito della quotazione e della conversione dei warrant. Inoltre, i promotori della SPAC trasferiranno agli attuali soci di LU-VE S.p.A. il 20% delle proprie azioni speciali.

Al termine della fusione, a seconda della percentuale dei recessi, la famiglia Liberali avrà in mano una quota compresa tra il 53,7 e il 58,2%, la famiglia Faggioli tra il 18,9 e il 20,4%, mentre al mercato andrebbe una quota tra il 21,4% e il 27,4%”.

Il Cda di Lu-Ve post fusione sarà composto da 10 membri. Presidente sarà il fondatore Iginio Liberali, vicepresidente Pierluigi Faggioli e amministratori delegati Matteo Liberali e Michele Faggioli. Giovanni Cavallini e Attilio Arietti di ISI saranno consiglieri.

Un progetto per crescere

L’amministratore delegato Matteo Liberali ha ripercorso nel suo intervento le tappe della crescita di LU-VE Group e ne ha illustrato l’attuale realtà produttiva e di mercato.

Matteo Liberali: «Uno dei obiettivi chiave che ci prefiggiamo con questo accordo è l'ampliamento dello spettro di settori serviti attraverso importanti acquisizioni, seguendo però una rigorosa logica industriale: la ricerca di prodotti e attività affini e sinergici ai nostri mercati di riferimento storici».
Matteo Liberali: «Uno dei obiettivi chiave che ci prefiggiamo con questo accordo è l’ampliamento dello spettro di settori serviti attraverso importanti acquisizioni, seguendo però una rigorosa logica industriale: la ricerca di prodotti e attività affini e sinergici ai nostri mercati di riferimento storici».

In particolare, Matteo Liberali ha ricordato che sin dalla nascita il Gruppo ha investito grandi risorse in ricerca e sviluppo, un impegno costante che ha consentito all’impresa di affermare la propria leadership tecnologica in diversi campi: dalla gestione della catena del freddo alla climatizzazione di grandi strutture, dal condizionamento di precisione ai mezzi di trasporto, dalla power generation alle applicazioni industriali.

Oltre a vantare il più grande laboratorio di R&S del suo settore in Europa – ha ricordato Matteo Liberali – il Gruppo collabora con 21 università situate in 13 Paesi: in particolare, dal 1986 coopera su base continuativa con il Politecnico di Milano. Grazie a questa strategia all’avanguardia, LU-VE è stata la prima azienda al mondo ad applicare le nanotecnologie allo scambio termico e a sviluppare software di calcolo per prestazioni CO2. A dimostrazione del suo costante impegno per la qualità e l’innovazione tecnologica, nel 2000 è stato il primo Gruppo europeo a ottenere l’ambita certificazione “Certify All” di Eurovent per tutta la gamma dei suoi prodotti: condensatori, dry cooler e aeroevaporatori.

Le politiche di innovazione seguite da LU-VE – ha continuato Matteo Liberali – mirano a raggiungere una sempre maggiore efficienza nel pieno rispetto dei principi di salvaguardia dell’ambiente. I suoi prodotti, infatti, sono caratterizzati dalla riduzione dei consumi energetici e dell’impiego di liquido refrigerante, da bassi livelli di rumorosità, oltre che da un’elevata affidabilità nel tempo.

Venendo al significato dell’operazione di business combination, l’amministratore delegato ha dichiarato: «I capitali che verranno raccolti saranno interamente destinati agli importanti investimenti previsti nel piano, tra cui il raddoppio della superficie produttiva in Cina. Uno dei obiettivi chiave che ci prefiggiamo con questo accordo è l’ampliamento dello spettro di settori serviti attraverso importanti acquisizioni, seguendo però una rigorosa logica industriale: la ricerca di prodotti e attività affini e sinergici ai nostri mercati di riferimento storici».

 

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