La ventesima edizione dell’indagine “Comuni Rinnovabili”, realizzata da Legambiente in collaborazione con il GSE, registra una lenta ma importante crescita degli impianti a fonti rinnovabili nei comuni italiani.
Nel nostro Paese – si legge nello studio – dal 2004 al 2024 le rinnovabili sono passate da 20.222 MW a 74.303 MW di potenza efficiente netta installata, con una media pari a 2.704 MW l’anno, e facendo registrare un incremento di 54.081 MW
(+ 267%).
In 20 anni è cresciuto anche il numero degli impianti: se nel 2004 erano appena 2.452, nel 2024 si arriva a quasi 2 milioni di installazioni. Solare fotovoltaico, eolico ed idroelettrico sono le tre fonti rinnovabili cresciute maggiormente in questi venti anni.
Il solare fotovoltaico, dal 2004 ad oggi, ha registrato una crescita di 37.085 MW distribuiti in 1,8 milioni di impianti, di cui 276mila solo nel 2024, e i Comuni dove sono state installati sono passati da 74 a 7.873. L’eolico, nello stesso periodo, è cresciuto di 11.890 MW di potenza, e gli impianti sono passati dai 120 del 2004 ai 6.130. Inoltre, 685 MW di eolico sono stati realizzati nel 2024 grazie alla realizzazione di 84 nuovi impianti che hanno coinvolto 66 Comuni.
L’idroelettrico è passato da 17.055 MW del 2004, distribuiti su 2.021 impianti, a 18.992 MW su 4.907 installazioni nel 2024. Più stabile ma comunque in crescita, anche la geotermia ad alta entalpia che dal 2004 al 2024 è cresciuta di 136 MW, mentre le bioenergie sono passate da 1.346 MW a 3.802 MW distribuiti 3.054 Comuni.
L’Italia, con 212mila persone, è in Europa al secondo posto, dopo la Germania, per persone occupate nel settore delle rinnovabili. Oltre la metà, 135 mila, sono impiegate nel settore delle pompe di calore nel quale il Paese detiene il primato assoluto per impiego tra i paesi dell’UE. Eolico e fotovoltaico in Italia valgono invece, rispettivamente, 9mila e 26,5mila posti di lavoro.
Entro il 2030 – lamenta però Legambiente – l’Italia dovrà raggiungere, secondo quanto previsto dal decreto Aree idonee, 80.001 MW di nuova potenza considerando le installazioni realizzate a partire dal 2021. Un obiettivo lontano dato che con le installazioni degli ultimi quattro anni il Paese ha raggiunto appena il 24,1% dell’obiettivo. Per colmare questo ritardo, l’Italia dovrà realizzare nei prossimi cinque anni 60.704 MW, pari a una media di 11.037 MW l’anno, cioè 3.557 MW in più rispetto a quanto fatto nel 2024 (7.480 MW).



