
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria”, ritenuto uno strumento strategico volto al contrasto dell’inquinamento atmosferico e all’adeguamento dell’Italia agli obblighi previsti dalla normativa ambientale europea.
Il Piano è stato elaborato nell’ambito della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e definito attraverso un processo di confronto con le Regioni, gli enti locali e i Ministeri competenti (Conferenza Unificata del 19 giugno 2025).
Il Piano Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria – rivela il Ministero – dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e si articola in quattro principali ambiti di intervento, tra cui l’efficientamento degli impianti di riscaldamento civile favorendo tecnologie meno inquinanti, e il potenziamento dei controlli sull’utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa, ad alta emissione.


