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Raffreddare i data center senza riscaldare il pianeta

Soluzioni efficienti di pompaggio, trattamento delle acque tecniche e valorizzazione del recupero termico sono aspetti centrali per migliorare la competitività economica e la sostenibilità ambientale dei data center.

Gli operatori del settore ICT sono alla continua ricerca di soluzioni evolute e affidabili, in grado di coniugare prestazioni, risparmio e basso impatto ambientale. Si tratta di un business in rapida espansione, anche per effetto della diffusione dell’AI; quindi, le scelte compiute in sede di progettazione HVAC sono di estrema importanza.

Il principale indicatore dell’efficienza energetica di un data center è la Power Usage Effectiveness (PUE), che esprime il rapporto fra la potenza elettrica assorbita in totale, compresi i servizi ausiliari, e quella assorbita dalle sole apparecchiature ICT.

Ridurre i consumi degli impianti HVAC è un modo per incrementare la PUE.

Ulteriori indicatori da considerare sono Carbon Usage Effectiveness (CUE: rapporto tra emissioni totali del data center e degli apparecchi ICT), Water Usage Effectiveness (WUE: consumo della risorsa idrica) ed Energy Reuse Effectiveness (ERE: riutilizzo dell’energia termica di scarto).

Tripla opportunità per gli impianti HVAC

L’approccio alla riduzione dell’impronta di carbonio interessa gli impianti HVAC a 360°, comprese le reti idroniche e quindi il consumo energetico per il pompaggio, il contenimento dell’impatto ambientale dell’uso dell’acqua e la valorizzazione del calore recuperato per altri usi, interni o esterni al data center.

L’ottimizzazione del pompaggio mette normalmente a disposizione un importante potenziale di risparmio energetico. Il pompaggio distribuito – ad esempio il sistema DiPu sviluppato da Grundfos – è una soluzione molto interessante perché si presta all’applicazione anche nel caso di riqualificazione degli impianti esistenti.

Sistemi di trattamento delle acque tecniche efficaci ed eco-compatibili consentono il contenimento dei consumi della risorsa idrica e l’abbattimento del carico inquinante degli scarichi. Oltre al risparmio economico connesso all’inferiore prelievo idrico, la protezione degli ecosistemi concorre al miglioramento dei rating di sostenibilità – aspetto sempre più considerato nell’ottica ESG (Environmental, Social, Governance).

La valorizzazione economica del recupero del calore prodotto dalle apparecchiature ICT costituisce un’ulteriore opportunità per i data center. Si tratta di un ambito ancora poco praticato ma molto promettente in termini di risparmio sia nei costi operativi, sia di CAPEX e OPEX degli impianti di raffreddamento.

Tecnologia e know-how

Queste opportunità sono state sviluppate e realizzate in decine di date center, ovunque nel mondo, con il determinante contributo di Grundfos – fra i principali fornitori al mondo di soluzioni di pompaggio, dall’approvvigionamento idrico allo scarico delle acque reflue.

La proposta comprende soluzioni energeticamente efficienti e a basso impatto ambientale per la distribuzione dei fluidi termovettori, il trattamento dell’acqua e il riuso del calore, supportate da consolidate competenze e dall’esperienza maturata nel settore, con un team globale di specialisti in grado di implementare le best practice in ambito HVAC.

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