Prassi di riferimento per le tubazioni di scarico

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L’Uni presenta la prassi di riferimento UNI/PdR 175 “Metodologie e sistemi per il rinnovamento, la connessione e la manutenzione delle tubazioni di scarico a gravità (max. 0,5 bar) con tecnologie CIPP (Cured In Place Pipe)”, che definisce le metodologie di risanamento non distruttivo di condotte mediante polimerizzazione in loco di tubolari plastici compositi.

Questa tecnologia – spiega l’Uni – trova applicazione in infrastrutture quali acque di scarico di fognatura civile (nere, miste e bianche), fognature industriali, condotte e canalizzazioni, impianti di depurazione di qualsiasi profilo, ad esempio sezioni circolari, ovoidali, policentriche, rettangolari con funzionamento a gravità (pressione massima di collaudo 0,5 bar secondo la UNI EN 1610).

Il range di applicazione indicativo della tecnologia comprende diametri da 100 a 2000 mm e lunghezze fino a 350 m. Il Liner viene inserito, tramite pressione d’acqua o aria (processo di inversione), oppure trainato con l’ausilio di un argano.

Una prima parte della Prassi – continua l’Uni – è dedicata alla scelta dei materiali da utilizzare per il risanamento, siano essi i materiali di supporto (quali tessuti non tessuti di fibre poliestere o compositi in fibra di vetro), sia le resine necessarie per rendere il prodotto un tubo plastico a tutti gli effetti.

La scelta del supporto e della resina è infatti oggi più che mai ampiamente variegata e il mercato offre una gamma di combinazioni di prodotto che permettono a questo sistema di risanamento di adattarsi alle situazioni più diversificate nonché al tipo di fluido da trasportare: acque di scarico, acque acide industriali, fluidi in temperatura, ecc.

Nel documento si descrivono quindi i materiali, i processi, le modalità di indurimento con polimerizzazione della resina mediante calore o foto-attivazione, permettendo di ottenere così un completo rinnovamento della condotta esistente, con migliorie dal punto di vista idraulico e statico.

Sono altresì descritte le procedure e le attività di supporto necessarie come le attività di progettazione del Liner, la video-ispezione pre e post-intervento. Inoltre, vengono descritti i processi di connessione e di manutenzione nel tempo delle condotte. U

n importante sezione – sottolinea poi l’Uni – è riservata alle modalità di progettazione del risanamento CIPP ovvero del dimensionamento dello spessore del Liner stesso, che deve sottostare a calcoli statici e dinamici ben precisi, seguendo le normative indicate nella Prassi nonché a dei controlli finali di accettazione e collaudo rigorosi e ben dettagliati. Solo così si può raggiungere l’obbiettivo cardine del risanamento che è quello di dare nuova vita alla vecchia tubazione con una durabilità attesa di minimo 50 anni.

In questo modo il sistema CIPP – conclude l’Uni – entra a pieno titolo nei sistemi sostenibili e a basso impatto ambientale in quanto predilige il riuso delle infrastrutture esistenti piuttosto che la loro sostituzione, con netto risparmio di CO2, di produzione di rifiuti e di emissioni in atmosfera, nonché sfruttando tempi di realizzazione rapidi con minimizzazione dei disagi sociali indotti che questi cantieri altrimenti inevitabilmente apporterebbero alla cittadinanza.

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