Aggiornati gli strumenti di controllo della qualità dell’aria

qualità dell’ariaL’Agenzia europea dell’ambiente ha recentemente reso noto l’aggiornamento del visualizzatore della qualità dell’aria delle città europee.

Il visualizzatore della qualità dell’aria nelle città europee – ricorda l’Agenzia – è stato pubblicato dal 2019. Finora, le città venivano classificate solo in base ai livelli medi di concentrazione di particolato fine rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria urbane o suburbane o da quelle del traffico. Questo limitava il numero di città incluse a circa 372, data la dipendenza dalle stazioni. Inoltre, veniva utilizzato solo il particolato fine, escludendo altri due inquinanti chiave (biossido di azoto e ozono) e impedendo così un confronto più completo della qualità dell’aria nelle città, come invece avviene ora nella versione aggiornata.

Tramite il visualizzatore gli utenti possono perciò verificare la situazione della propria città, che utilizza una metodologia aggiornata per il calcolo delle classifiche. Le città vengono elencate dalla più pulita alla più inquinata, in base al rischio di mortalità associato all’esposizione a lungo termine a particolato fine (PM 2,5), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3) negli ultimi due anni solari.

Lo strumento – sottolinea l’Agenzia – si concentra sulla qualità dell’aria a lungo termine, poiché l’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico causa gli effetti più gravi sulla salute. Il visualizzatore viene aggiornato una volta all’anno. Una nuova funzionalità consente inoltre un confronto più semplice tra le capitali di ciascun Paese.

Aggiornato l’Indice Europeo della Qualità dell’Aria

L’Agenzia europea dell’ambiente ha anche aggiornato l’Indice Europeo della Qualità dell’Aria. Gli utenti dell’indice online possono ora accedere a maggiori informazioni in tempo reale sui livelli di inquinamento atmosferico, con una copertura più ampia. Il servizio aggiornato – afferma l’Agenzia europea dell’ambiente – offre agli europei un quadro ancora più preciso della qualità dell’aria che li circonda, basandosi su aggiornamenti orari dei dati sulle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici provenienti da oltre 3.500 stazioni di monitoraggio in tutta Europa.

Per stimare l’indice vengono ora utilizzati dati orari per tutti i principali inquinanti, compresi gli inquinanti da particolato (PM2,5 e PM 10), che in precedenza erano presentati come medie di 24 ore. L’indice presenta il potenziale impatto dell’esposizione a breve termine all’inquinamento atmosferico sulla salute, con le fasce dell’indice aggiornate per tenere conto delle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2021.

L’indice è determinato utilizzando una combinazione di dati comunicati dai paesi membri dell’Aea e previsioni del livello di qualità dell’aria fornite dal Copernicus Atmospheric Monitoring Service dell’UE. Include anche dati modellati, in cui è possibile reperire informazioni per ogni singola griglia di 1×1 km in Europa, oltre ai punti in cui sono ubicate le stazioni di monitoraggio.

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