
Climatizzare tutto l’anno un albergo di montagna con fluidi a bassa temperatura, fornendo il massimo comfort senza incappottare l’involucro: l’impianto basato su pompe di calore è concepito per ottimizzarne il rendimento.
Green Hotel Genzianella è un albergo completamente rinnovato, che coniuga l’atmosfera tipica degli chalet di montagna con il miglior comfort termoigrometrico e con servizi alberghieri d’eccellenza per l’accoglienza, la ristorazione e il relax.
Il preesistente edificio è stato trasformato in una moderna struttura ricettiva a basso consumo energetico, senza posa del cappotto termico né installazione di moduli fotovoltaici. Gli impianti meccanici utilizzano numerosi prodotti Innova, che creano condizioni ideali di benessere lavorando nella modalità energeticamente più efficiente, a vantaggio del risparmio economico e della sostenibilità.
I fluidi termovettori e l’ACS sono prodotti a bassa temperatura dalle pompe di calore STØNE, mentre le camere e gli altri ambienti sono equipaggiati con i nuovi ventilconvettori ›OSMO‹ e con diverse unità VMC.
Applicazione esemplare
Avviato nel 1949 a Sella Giudicarie (Trento), nella splendida cornice delle Dolomiti del Brenta, l’attuale Green Hotel Genzianella ha subito nel tempo numerosi interventi di ristrutturazione e ampliamento, culminati nel 2022 con i lavori che hanno radicalmente migliorato la qualità degli spazi interni, il comfort, la salubrità e l’efficienza energetica dell’intero edificio.
Grazie soprattutto all’elevato rendimento delle nuove pompe di calore Innova, alla riapertura (inverno 2024) l’hotel ha conseguito la classe energetica C (prima dell’intervento era in classe G), ha acquisito la qualifica “3 Stelle Superior” e ha ricevuto il marchio “Qualità Parco”, che premia le strutture ricettive rispondenti a requisiti di tutela ambientale e valorizzare del territorio.

L’intera operazione è stata sviluppata in stretta sinergia con il dipartimento tecnico di Innova – azienda italiana che progetta e produce soluzioni per riscaldamento, la ventilazione e la climatizzazione – la cui principale sede produttiva è situata a Storo, a pochi chilometri di distanza. Massimiliano Sedrani è Responsabile prevendita e formazione e ha coordinato la progettazione impiantistica:
«Abbiamo sviluppato un progetto esemplare, che dimostra concretamente l’efficacia di alcuni concetti alla base dello sviluppo dei nostri prodotti. L’hotel abbina spazi caratteristici curati in ogni dettaglio a un’ospitalità di alto livello, valorizzata dal comfort e dalla sostenibilità della struttura. L’offerta è orientata non solo ai turisti che frequentano la zona in ogni periodo dell’anno, ma anche ai numerosi ospiti dello stabilimento».
Green Hotel Genzianella – Gli interventi in sintesi
L’albergo sorge nel borgo di Roncone e si sviluppa su sei livelli, collegati dal nucleo scale-elevatore accessibile dall’ingresso principale, che distribuisce:
- al piano seminterrato spa (sauna, bagno turco, doccia, piccola piscina, area relax), locali di servizio, centrali tecnologiche;
- al piano rialzato ingresso, bar e reception, ristorante (con sale distinte per colazione e pranzo), cucina, terrazza;
- ai piani superiori e sottotetto, camere singole e doppie (con servizi igienici interni e balconi) più i locali di supporto (guardaroba, lavanderia, ecc.).
Quali interventi sono stati realizzati?
«Le opere edili hanno privilegiato l’immagine e la funzionalità degli ambienti interni. Sono state eliminate le dispersioni termiche localizzate, senza però realizzare un cappotto termico esterno che, oltre alle autorizzazioni paesaggistiche, avrebbe ristretto gli spazi lungo il perimetro dell’edificio, rendendo anche difficoltosa la posa e la manutenzione dei nuovi componenti impiantistici.
Abbiamo rinunciato anche alla realizzazione di strati termoisolanti interni, a vantaggio dell’ampiezza dei locali. L’involucro costruito è sostanzialmente quello preesistente, compresa la copertura, con la sola eccezione degli infissi che sono stati tutti sostituiti con serramenti di nuova concezione. Ci siamo quindi concentrati sull’adeguamento della dotazione tecnologica e sull’ottimizzazione dell’interior design».
Oggi l’hotel dispone di 26 camere, comprese 2 suites, completamente ridisegnate per offrire tutte le comodità, il comfort e i servizi di una struttura ricettiva contemporanea. Gli impianti meccanici sono stati completamente rinnovati, enfatizzando il ruolo centrale della climatizzazione per il benessere e per la salubrità degli ambienti. Contestualmente sono stati verificati gli impianti elettrici e speciali, aggiornandoli e integrandoli secondo le nuove esigenze.
Quali principi hanno orientato la progettazione degli impianti meccanici?
«Il primo obiettivo era dimostrare che le pompe di calore possono soddisfare le esigenze di una costruzione complessa ed energivora, situata in un clima rigido e non termoisolata. La ridotta superficie del tetto e la conformazione della valle, irraggiata dal Sole poche ore al giorno in inverno, hanno sconsigliato l’uso del fotovoltaico.
Abbiamo perciò massimizzato il contributo offerto dalla fonte rinnovabile aerotermica, la più disponibile nel sito, puntando a far lavorare gli impianti con una bassa temperatura di mandata (max 45 °C). Nella nostra esperienza, infatti, ogni grado centigrado tolto alla temperatura di mandata comporta un guadagno del 4% in termini di efficienza energetica».
La più bassa temperatura del fluido caldo è stata quindi compensata aumentandone la quantità in circolazione nell’impianto, a parità di energia fornita alle utenze…
«È così. Le pompe di calore dispongono di compressori modulanti che regolano automaticamente la velocità di funzionamento in base alle esigenze, ma ci sono dei tempi da rispettare. L’accumulo inerziale posto a valle dei generatori permette al compressore di modulare correttamente, riducendo il consumo di elettricità, e garantisce il corretto contenuto d’acqua lato impianto, non solo per la produzione dell’ACS ma anche per il riscaldamento.
Questa soluzione restituisce anche una temperatura del fluido più costante per il raffrescamento estivo. Di conseguenza i ventilconvettori possono deumidificare l’aria in modo più efficace, abbinando comfort termoigrometrico e contenimento dei consumi».
La forma arrotondata e ultrasnella del mobiletto e la discreta presenza delle griglie rendono ›OSMO‹ un elemento d’arredo mininvasivo. I componenti interni sono stati completamente riprogettati per ottimizzare dimensioni e prestazioni, incrementare il risparmio energetico e di migliorare il benessere percepito. La velocità del ventilatore è regolata dal sistema DC inverter, che consente l’accurata modulazione del flusso d’aria e riduce le emissioni acustiche.

Lo smorzamento dei picchi sonori rendere ›OSMO‹ il fancoil d’eccellenza per gli ambienti domestici destinati al relax e al riposo. I fancoil installati nel Green Hotel Genzianella sono del modello SL, il più rappresentativo della nuova gamma. Le dimensioni realmente molto contenute (altezza 580 mm; larghezza da 680 a 1.480 mm in funzione delle 5 taglie di potenza), il minimo spessore (soli 119 mm per la versione da parete) e la disponibilità della versione per installazione a soffitto facilitano l’inserimento in ambienti con problemi di spazio.
La linea comprende altri modelli supercompatti: RS da parete, equipaggiato con pannello frontale riscaldato che offre il piacevole effetto del comfort radiante anche con ventilatore spento; SLI ed RSI (con pannello radiante), per l’inserimento in nicchie e contropareti con posa rasomuro grazie ai minimi ingombri della cassaforma; SLSI, per l’incasso a scomparsa totale in controsoffitti e velette decorative. I comandi dell’evoluta serie M7 coniugano tecnologia e design: il pannello utente a bordo dispone di display a sfioramento e dispone di funzionalità integrate con Bluetooth.
Bellezza e praticità caratterizzano anche la versione a muro: il pannello può essere installato in una normale scatola elettrica 503, la più diffusa nel mercato.
Centrale, reti, terminali
La maggior parte del fabbisogno per riscaldamento e ACS è appannaggio di pompe di calore chiamate a operare con le rigide temperature invernali tipiche del sito (zona climatica F; 3.704 gradi-giorno; T progetto invernale -15,6 °C; nessuna limitazione per l’accensione degli impianti termici).
Nella stagione calda l’hotel è completamente raffrescato sempre grazie alle pompe di calore. La centrale tecnologica accoglie:
- 3 unità interne STØNE B1 15T (trifase), collegate ad altrettante unità esterne STØNE (ciascuna: 15 kWt; 17,45 kWf);
- 1 accumulo inerziale (1.000 L) per i fluidi termovettori (40÷35 °C; 7÷12 °C), con relativo collettore di distribuzione;
- 2 boiler (ciascuno 1.000 L) per la produzione istantanea di ACS (45 °C), più collettore di distribuzione;
- centralina dei collettori solari termici preesistenti sulla copertura (superficie captante 6 m2), per integrazione dell’ACS;
- 2 caldaie a condensazione preesistenti (ciascuna 45 kWt), alimentate a metano, per integrazione di riscaldamento e ACS e per backup;
- filtri, collettori, vasi di espansione e altri apparecchi dedicati anche all’impianto idrosanitario, con predisposizione per il dispositivo di addolcimento;
- quadri e centralini di impianti elettrici e speciali.

La distribuzione è demandata a pompe e circolatori attestati sia su parte delle reti esistenti in acciaio zincato, mantenute per motivi di spazio, e su reti di nuova realizzazione in multistrato, per fluidi termovettori e per ACS con ricircolo, in entrambi i casi con stacchi diretti ai collettori posti a tutti i piani.
Al piano rialzato i locali collettivi sono climatizzati da pavimenti radianti e ventilconvettori situati sotto le finestre. Nelle camere i ventilconvettori offrono prestazioni notevoli a fronte di ingombri ridotti, molto importanti per ottimizzare gli spazi. I servizi igienici dispongono di un termoarredo integrativo alimentato dalla stessa rete.

Nonostante le minime altezze a disposizione per il passaggio delle canalizzazioni nei controsoffitti, tutti i locali sono dotati di ventilazione meccanica controllata con unità centralizzate a doppio flusso tipo HRP Domo, al servizio dei singoli piani o semipiani.
La gamma mette a disposizione modelli con potenza da 5 a 15 kWt, equipaggiati con compressore twin rotary DC inverter e circuito con gas refrigerante R32 (GWP 675). Le pompe di calore installate al Green Hotel Genzianella sono del modello Støne B1 da 15 kWt (A+++), che assicura massima flessibilità di installazione a misura di ogni esigenza, per residenze di grande dimensione, edifici plurifamiliari, uffici e spazi commerciali.

in base alle esigenze – Credits Innova
Il design modulare comprende unità esterne con mandata verticale, funzionanti in cascata, collegate alle unità interne tipo B1. L’ottimale disposizione dei componenti interni, accuratamente selezionati per abbinare efficienza energetica (COP 2,92 con: A -7 °C, W 35 °C; EER 3,24 con A 35 °C, W 7 °C) e silenziosità (unità interna 31 dBA; unità esterna 54 dBA), distingue tutte le configurazioni fra cui:
- Støne M1, la pompa di calore monoblocco adatta e unità abitative con impianto di climatizzazione autonomo;
- Støne H1, che abbina monoblocco e unità interna a torre con accumulo dell’ACS (200 L), per soddisfare le abitazioni fino 4 persone;
- Støne T1, che prevede unità esterne collegate a unità interne con accumulo;
- Støne C1, con tutti i componenti alloggiati in un armadio metallico per l’incasso a muro.
Il controllo centralizzato è affidato al web server Butler PRO, un sistema di supervisione semplice e intuitivo sviluppato da Innova per gestire l’intero impianto di climatizzazione, in locale e/o da remoto, con possibilità di impostare calendari e creare scenari a zone per ottenere in ogni locale il miglior livello di comfort.
Nel Green Hotel Genzianella sono state installate tre diverse tipologie d’impianto equipaggiate con recuperatore di calore. In tutte le camere il ricambio igienico continuo dell’aria è affidato a unità HRP Domo (2 per piano), ad alta efficienza e contenute emissioni acustiche. L’immissione avviene nelle camere mentre la ripresa è effettuata dai servizi igienici, mediante bocchette a parete e soffitto. La gamma comprende modelli con portata nominale fino a 780 m3/h, per installazione a soffitto e a parete, caratterizzati da recuperatore a flussi incrociati sensibile oppure entalpico, filtri ePM1 80% con bassa perdita di carico, bypass estivo totale e controllo antigelo.
La cucina e l’area bar ristorante dispongono di un’unità HRN+, che immette l’aria di rinnovo (1.500 m3/h) nelle sale e aspira quella della cucina per evitare la diffusione degli odori e massimizzare il recupero del calore. Si tratta della soluzione più indicata per locali a uso terziario (spazi commerciali, uffici, magazzini, laboratori, palestre, ecc.) e per i grandi edifici residenziali, dotata di: ventilatori con motore DC brushless e comando modulante, per portate nominali fino a 4.500 m3/h; recupero sensibile a portata elevata per grandi ambienti (efficienza fino al 78%).

L’aggregato compatto HRA Large e il fancoil canalizzato Ducto sono al servizio esclusivo della spa. In questo caso è stata preferita un’unità dotata di generatore termofrigorifero, in grado di climatizzare la spa in autonomia rispetto al resto dell’hotel e di fornire il post-riscaldamento anche in estate e durante le stagioni di transizione.
L’unità dispone di:
- pompa di calore DC inverter; recuperatore di calore combinato (sensibile + termodinamico) e sistema di free cooling;
- silenziosa pompa di calore per riscaldamento e raffreddamento dell’ambiente, dotata di compressore DC inverter;
- ventilatore centrifugo a portata costante, che si adatta automaticamente alla perdita di carico dei canali;
- sensori integrati (temperatura, umidità) per la regolazione automatica continua del funzionamento.
Quali risultati avete ottenuto?
«L’hotel ha ripreso l’attività durante i mesi più freddi, garantendo agli ospiti le migliori condizioni di comfort e ai gestori un consistente risparmio economico rispetto alla situazione precedente. Mediamente le pompe di calore lavorano per l’85% circa delle ore di funzionamento dell’impianto, perciò le caldaie si accendono molto raramente. La logica di inserimento prevede infatti l’integrazione:
- con temperatura esterna inferiore a -10 °C;
- nel caso che le pompe di calore non riescano a soddisfare, entro un’ora, la domanda di ACS o del fluido caldo.
Le prime ore dei mattini invernali sono il momento critico: l’aria esterna è molto fredda e diverse docce sono in funzione contemporaneamente. I due bollitori aiutano le pompe di calore a fronteggiare i picchi di domanda dell’ACS, lavorando alla più bassa temperatura di mandata compatibile con le condizioni operative. Durante il resto delle giornate invernali e nelle stagioni di transizione il fabbisogno termofrigorifero è coperto dalle pompe di calore, che durante i mesi estivi possono sfruttare le alte temperature dell’aria per rendere più conveniente e sostenibile la produzione dell’ACS. Da maggio a ottobre, il modesto contributo da parte del solare termico riduce la necessità di inversione del ciclo di raffreddamento per scopi idrosanitari».
Per la maggior parte dell’anno l’albergo consuma solo elettricità…
«Il ristrettissimo spazio a disposizione per le unità esterne è stata la principale criticità del progetto. Avevano a disposizione lo stretto passaggio alla base del prospetto nord, delimitato sull’altro lato dal muro di confine, dove una qualsiasi motocondensante di concezione tradizionale non si sarebbe potuta installare. Noi siamo riusciti a posarne ben tre: se avessimo avuto spazio per la quarta, le pompe di calore coprirebbero l’intero fabbisogno termico dell’edificio».
Qual è il parametro fondamentale per il passaggio dai generatori a combustione a quelli aerotermici elettrici?
«In generale le pompe di calore sono nettamente più sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, a condizione che il COP stagionale superi il valore 2,5 – conclude Massimiliano Sedrani. Questa prestazione è facilmente raggiungibile se la produzione del calore avviene a bassa temperatura, anche nel caso di un edificio non coibentato e situato in zona climatica fredda per lunghi periodi dell’anno.
Nel caso Green Hotel Genzianella, il COP stagionale calcolato è superiore a 3,5. L’impianto è stato progettato per sfruttare al massimo le potenzialità delle pompe di calore, incrementandone l’efficienza energetica anche grazie a terminali ad alta resa e al capillare recupero termico garantito dalla VMC. In questo modo i consumi risultano competitivi, senza compromessi per il comfort termoigrometrico e acustico e senza la necessità di installare un impianto fotovoltaico, a fronte di emissioni inferiori del 40% rispetto a un impianto equivalente basato su caldaie».