
Un idilliaco “hotel della salute” utilizza fonti rinnovabili per gli impianti di climatizzazione, idrico-sanitari e termali: iDM Energiesysteme ha partecipato attivamente alla progettazione del sistema basato su pompe di calore geotermiche.
Immerso nel cuore della Foresta Nera, in Germania, Luisenhöhe è un resort dal concept innovativo che coniuga ospitalità alberghiera di alto livello con strutture e servizi orientati alla salute, al benessere e al comfort degli ospiti, grazie a soluzioni costruttive e tecnologiche caratterizzate da un elevato grado di sostenibilità edilizia ed energetica.
La produzione dell’energia termica è completamente demandata a una centrale termofrigorifera basata su quattro pompe di calore, di cui due per la produzione di acqua a bassa temperatura e per il raffrescamento estivo e altrettante per l’alta temperatura, che utilizzano energia da fonte rinnovabile certificata per scambiare calore con il sottosuolo.
Relax, benessere, salute
Luisenhöhe è situato nei pressi di Horben, in cima a una collina (altitudine circa 600 m) pochi chilometri a sud di Friburgo in Brisgovia, all’interno della Riserva della Biosfera UNESCO che tutela boschi, brughiere e territori montani della Foresta Nera Meridionale.
Completato nel 2023, il resort ha sostituito l’ottocentesco chalet in stile alpino già utilizzato come hotel e casa di riposo. Grazie a un investimento di circa 60 milioni di euro, oggi la moderna struttura (superficie lorda circa 13.500 m2) mette a disposizione 59 camere e 24 suite, affacciate verso spettacolari paesaggi naturali.
Il concept architettonico è basato su un volume in linea dalla forma sinuosa, che si eleva per quattro livelli fuori terra prendendo origine in prossimità di un gruppo di alberi secolari.

L’edificio si sviluppa lungo il crinale in direzione nord-sud, con accesso da ponente, e si ripiega su sé stesso a racchiudere un’ampia corte a giardino, delimitata a levante dagli spazi per il relax all’aperto.
Punto di partenza privilegiato per escursioni nella rigogliosa natura circostante, Luisenhöhe dispone dei tipici servizi dell’hôtellerie contemporanea (ristoranti, bar, lounges, area meeting con sale riunioni e per congressi, ecc.) e di una zona dedicata al medical fitness con palestre, spa, piscine al coperto e all’aperto, solarium, spazi per trattamenti medici ed estetici, padiglioni con sauna nella foresta, ecc..
Architettura low carbon
Luisenhöhe è un’interessante best practice per l’edilizia alberghiera eco-sostenibile. La forma architettonica esalta la magnifica posizione del sito d’intervento: un fitto bosco protegge il complesso e la corte a settentrione, mentre le camere si aprono a ventaglio verso il paesaggio, con ampie superfici trasparenti e terrazze orientate a est, sud e ovest.

Materiali e tecniche costruttive si distinguono per la contenuta impronta carbonica, attestata mediante LCA. I paramenti murari, ad esempio, sono rivestiti con scandole di abete bianco, mentre le coperture piane sono rivestite con un esteso tetto verde, ideale anche per ottimizzare la raccolta delle precipitazioni. Negli spazi interni il legno è protagonista delle pavimentazioni, dei rivestimenti e degli arredi.
Il contenuto fabbisogno termico complessivo è risultato delle elevate prestazioni energetiche dell’involucro edilizio, delle efficienti e diffuse soluzioni per il recupero del calore e dell’impiego di ampie superfici radianti negli ambienti interni, a soffitto e a parete negli spazi collettivi e a pavimento nelle camere.
La geotermia a ciclo chiuso abbinata a pompe di calore è la principale fonte di energia termica, anche per le utenze ad alta temperatura. Il dimensionamento del sistema a pompe di calore ha rappresentato la principale sfida nella progettazione degli impianti meccanici.
Calore dal sottosuolo
Il progetto degli impianti meccanici è stato sviluppato coinvolgendo da subito iDM Energiesysteme, azienda austriaca specializzata nella produzione di pompe di calore. I generatori scambiano energia termica con il terreno, grazie a un campo di sonde realizzato sotto il parcheggio che ospita anche la centrale termofrigorifera. Il campo è composto da 58 sonde (profondità media 145 m, lunghezza totale delle perforazioni 8.410 m) che possono sostenere un carico complessivo pari a circa 460 kW. La rigenerazione termica del terreno e la dissipazione del calore residuo sono affidati a 2 dry cooler situati ai margini del parcheggio.

Il dimensionamento dell’intero sistema è basato sui risultati di una simulazione dinamica dettagliata dei carichi. Lato utenze L’impianto geotermico mette a disposizione circa 540 kW, in modalità riscaldamento, e circa 420 kW, in modalità raffreddamento. Il fabbisogno energetico è pari a:
- 302 MWh/anno per il riscaldamento invernale;
- 191 MWh/anno per il raffrescamento estivo;
- 262 MWh/anno per il riscaldamento dell’acqua della piscina;
- 204 MWh/anno per l’ACS.
Si tratta di generatori estremamente efficienti (COP TERRA SW Max: 4,63 B0/W35; COP TERRA SW Max H: 4,38 B0/W35), compatti (circa 1 m2 occupato ogni 140 kW) e particolarmente silenziosi, concepiti per fronteggiare le esigenze di risparmio energetico e di ridotto ingombro per edifici condominiali, centri terziari e industriali, strutture alberghiere e sanitarie, ecc., anche in caso di ristrutturazione.

separati e ridondanti (iDM Energiesysteme)
Le versioni di TERRA SW Max con potenze ≥ 170 kWt e di TERRA SW Max H con potenze ≥ 140 kWt – come quelle installate presso Luisenhöhe – dispongono di 4 circuiti frigoriferi separati e ridondanti, per garantire una potenza adeguata al fabbisogno e la massima continuità di funzionamento. Sono composte essenzialmente da due generatori distinti, collegati alla parte posteriore attraverso tubazioni per facilitare l’installazione in spazi ristretti. Il circuito di raffreddamento è allacciato alla pompa di calore lato sorgente, per offrire il raffreddamento continuo del circuito.
Il calore residuo sul lato riscaldamento può essere utilizzato per la produzione di ACS o per altri scopi, oppure può essere sfruttato per la rigenerazione del terreno. Il sistema di regolazione Navigator 2.0 si occupa della regolazione dei circuiti di riscaldamento, della comunicazione con i sistemi domotici e di gestione energetica e del funzionamento in cascata delle pompe di calore, che consente di realizzare centrali con potenza fino a 1,5 MW.
Bassa e alta temperatura

al campo geotermico (iDM Energiesysteme)
La produzione dei fluidi caldi e refrigerati è affidata a 4 pompe di calore monovalenti prodotte da iDM Energiesysteme, tutte collegate al campo geotermico. Il progetto impiantistico ha privilegiato il ruolo degli accumuli ad alta capacità (complessivamente 4 serbatoi termostatici da 2.200 l ciascuno, di cui 2 per riscaldamento e 2 per raffrescamento), con l’obiettivo di ottimizzare il funzionamento delle pompe di calore.
L’energia termica per gli impianti di climatizzazione a bassa temperatura, il preriscaldamento dell’ACS e il riscaldamento dell’acqua delle piscine è prodotta da 2 pompe di calore della linea TERRA SW Max (R410A), con potenze pari a 275 kWt e 170 kWt (B0/W35).
Il kit d’espansione per il raffreddamento è montato sul generatore da 280 kW e comprende valvole di commutazione e scambiatori di calore aggiuntivi. Questa configurazione mette a disposizione circa 300 kWf sul lato dell’evaporatore (T cond. 30 °C; T evap. 7 °C).


Le altre 2 pompe di calore sono del tipo TERRA SW Max H (R134A), entrambe con potenza pari a 180 kWt. Queste macchine utilizzano come fonte di calore gli accumuli a bassa temperatura ed effettuano il salto termico per gli accumuli ad alta temperatura, erogando una potenza di 2 x 290 kWt (W20/W65). Il kit d’espansione per il raffreddamento è installato su uno dei due generatori e mette a disposizione 178 kWf.
In generale, un consistente volume tampone garantisce migliori tempi di funzionamento delle pompe di calore e un buon comportamento di ciclizzazione, soprattutto nelle stagioni di transizione e quando l’edificio presenta una bassa densità di occupazione.
L’impianto del Luisenhöhe utilizza il System Cooling iDM, con il quale è possibile produrre contemporaneamente riscaldamento e raffrescamento. In questo modo, una parte di energia elettrica produce nove parti di energia termica. System Cooling iDM è ideale per l’uso con sistemi che presentano un fabbisogno di riscaldamento e ACS altrettanto elevato in modalità di raffrescamento.
Terminali e ACS
Il riscaldamento degli ambienti è demandato a pavimenti radianti a bassa temperatura (max 35 °C). Si tratta della soluzione ideale nel caso di edifici collettivi con impianti alimentati da pompe di calore. Il circuito di riscaldamento dedicato alla piscina opera a temperatura leggermente superiore (40 °C). L’impianto di condizionamento delle cucine funziona durante l’intero arco dell’anno.
Il raffrescamento estivo è affidato a superfici radianti a soffitto e, per gli ambienti con carico maggiore, a parete. Il raffreddamento passivo (senza l’intervento dei compressori) e il funzionamento in modalità raffreddamento permettono di ottenere un’efficienza superiore quando i generatori raffreddano sul lato dell’evaporatore e utilizzano il calore residuo sul lato del condensatore. In pratica, nella stagione calda le pompe di calore riscaldano piscina e ACS con apporti gratuiti.
Più complessa si è rivelata la soluzione per la fornitura dell’ACS, in quanto le sottostazioni presenti nel complesso alberghiero sono alimentate dagli accumuli a 65 °C situati nella centrale termofrigorifera, distante circa 120 m. La soluzione adottata prevede un ingegnoso sistema di gestione delle valvole, che si aprono solo quando si raggiunge la temperatura desiderata per caricare l’accumulo ad alta temperatura.

(iDM Energiesysteme)
Negli edifici plurifunzionali caratterizzati da profili di utenze differenti il sistema di regolazione svolge un ruolo molto importante, specie per quanto attiene la gestione delle interfacce. Nel progetto Luisenhöhe l’interfaccia tra BMS e pompe di calore è impostata al limite degli accumulatori: il Navigator 2.0 di iDM Energiesysteme carica i buffer e li mantiene alla temperatura operativa, mentre tutti i servizi all’edificio sono gestiti dal sistema generale.

La leadership tecnologica è orientata alla gestione intelligente dell’energia termica nelle applicazioni civili, grazie anche a importanti investimenti in ricerca e sviluppo che hanno condotto a innovazioni come iPump, la linea di pompe di calore compatte con accumulo ACS integrato, ideale per edifici con terminali ad alta temperatura.
TERRA Max è invece la linea di pompe di calore con potenze a partire da 35 kW, concepite per gli edifici di medie e grandi dimensioni. Il portfolio comprende ulteriori gamme di pompe di calore modulanti, acqua/acqua e aria/acqua, che utilizzano diversi gas refrigeranti compreso R290, configurabili in cascata fino a una capacità totale di 1,5 MW.
Nel 2022, iDM Energiesysteme ha aperto la filiale iDM Italia che, in stretta collaborazione con la casa madre, dalla sede di Barbiano (Bolzano) si occupa della distribuzione per il mercato nazionale e dei servizi di consulenza ai professionisti e assistenza pre e post vendita.
