Gestione dell’innovazione sostenibile, nasce la UNI/PdR 155

innovazione sostenibile
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Disponibile sul Catalogo UNI la UNI/PdR 155 dal titolo: “Gestione dell’innovazione sostenibile – Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l’open innovation”, un supporto a tutte le organizzazioni che vogliono adottare al proprio interno un processo di gestione dell’innovazione sostenibile.

Dopo un lungo e proficuo lavoro svolto da esperti del Sistema UNI e di ENEL, ha da poco visto la luce l’attesa Prassi di Riferimento UNI/PdR 155:2023 “Gestione dell’innovazione sostenibile – Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l’open innovation”.

Il documento, di carattere pre-normativo, si propone infatti di essere un supporto pratico a tutte quelle organizzazioni che vogliono affrontare i cambiamenti organizzativi e produttivi necessari a realizzare al proprio interno un efficace processo di gestione dell’innovazione sostenibile.

Innovazione sostenibile

Ma che cosa si intende per innovazione sostenibile? Fino a non molto tempo fa questi due concetti – innovazione e sostenibilità – erano considerati tra loro incompatibili, o quanto meno di difficile coniugazione. Tutto questo perché il paradigma “tradizionale” della evoluzione tecnologica mal si conciliava con quello di attenzione e cura dell’ambiente e degli ecosistemi.
Un’idea ora fortunatamente superata: l’innovazione sostenibile non solo è possibile, grazie a una rivisitazione del concetto stesso di sviluppo economico che nasce dai nuovi modelli di economia circolare, ma l’innovazione e la sua gestione hanno un ruolo di abilitatore per lo sviluppo sostenibile. Di più: l’innovazione sostenibile è un obiettivo che tutte le organizzazioni possono perseguire perché, partendo proprio da una più diffusa e consapevole domanda di sostenibilità, i risultati di business non possono essere disgiunti dalle performance in termini ambientali, di rispetto delle persone, di trasparenza e buona condotta.

La UNI/PdR 155

La UNI/PdR 155 è quindi un utile strumento proprio per tutte quelle organizzazioni che vogliono intraprendere o consolidare questo percorso. Partendo infatti dai principi e dal quadro di riferimento forniti dalle norme della serie ISO 56000 sulla gestione dell’innovazione (in particolare le UNI EN ISO 56000:2021, UNI EN ISO 56002:2021, UNI EN ISO 56003:2021, UNI EN ISO 56005: 2021 e UNI ISO 56006:2022), la prassi di riferimento consente di ottenere risultati efficaci.

Ecco dunque che la UNI/PdR 155 fornisce indicazioni per definire un piano di innovazione sostenibile; identificare specifiche esigenze considerando le aree di opportunità nonché ricercare, validare, sviluppare soluzioni su scala industriale. Un capitolo specifico è dedicato proprio a strumenti e metodi di ricerca, tra cui il crowdsourcing, gli eventi di innovazione, i gruppi di lavoro interfunzionali, i programmi di corporate entrepreneurship e molto altro.

Non c’è dubbio che, in termini generali, la gestione del processo di innovazione sostenibile è un’attività complessa che deve comprendere cultura, etica, governance, collaborazione, partecipazione attiva delle persone in un’ottica di “open innovation“, intesa come processo per la gestione di condivisione di informazioni e conoscenze sull’innovazione e dei loro flussi al di fuori dai confini dell’organizzazione stessa.

«La prassi, – dichiara Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI -, “mette a sistema l’innovazione e la sostenibilità, attraverso un modello di open innovation e rappresenta un ulteriore contributo della normazione tecnica come strumento effettivo di innovazione per trasferire al mercato i risultati di attività di ricerca e innovazione. La sostenibilità, – conclude -, si conferma un tema portante per UNI: lo scorso anno 2/3 delle prassi UNI pubblicate hanno trattato proprio questo tema».

La prassi di riferimento UNI/PdR 155:2023 è un utile strumento a disposizione di chi voglia affrontare le sfide date dal nuovo paradigma Industria 5.0. Perché l’innovazione sostenibile può essere veramente il volano che spinge la società verso la tecnologia pulita e la green economy.