L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato, nel Bollettino epidemiologico nazionale, i nuovi dati sulla legionella elaborati dall’apposito sistema di sorveglianza e relativi ai casi di legionellosi registrati nel nostro Paese nel 2022.
La legionellosi, spesso indicata anche come malattia dei legionari – ricorda l’ISS – è una forma di polmonite interstiziale che viene solitamente acquisita tramite inalazione di aerosol (o, meno frequentemente, aspirazione) di acqua contaminata da batteri appartenenti al genere Legionella (generato, ad esempio, da docce, nebulizzatori, vasche idromassaggio o torri di raffreddamento per impianti di climatizzazione, fontane, apparecchiature per terapia respiratoria).
In Italia i casi di legionellosi vengono notificati dalle ASL/Regioni al sistema di sorveglianza nazionale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Nel 2022 – rivela l’ISS – sono pervenute 3.111 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi, di cui 3.039 classificati come casi confermati e 72 come casi probabili. Il 77% dei casi è stato notificato da 6 Regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lazio e Piemonte e il restante 23% dalle rimanenti 15 Regioni e Province Autonome.
L’incidenza della legionellosi in Italia nel 2022 è risultata pari a 51,9 casi per milione di abitanti, con un incremento rispetto all’anno precedente (46/1.000.000). Inoltre, si continua a osservare un gradiente Nord-Sud con valori pari a 78,7 casi per milione al Nord, 55,6 per milione al Centro e 14,4 per milione al Sud. L’età media dei pazienti è di 68 anni e oltre il 70% dei casi ha almeno 60 anni. L’incidenza aumenta al crescere dell’età raggiungendo il valore massimo di 169,7 casi per milione di abitanti nella fascia di età pari o superiore a ottanta anni. Il 68,1% dei casi di legionellosi è di sesso maschile e il rapporto maschi/femmine è di 2,2:1. Nel 17,5% dei soggetti è stata riportata un’esposizione al rischio nei 10 giorni precedenti l’inizio dei sintomi.
Dei 3.111 casi notificati, 355 (11,4%) avevano pernottato almeno una notte in luoghi diversi dall’abitazione abituale (alberghi, campeggi, navi, abitazioni private); 90 (2,9%) erano stati ricoverati in ospedale; 89 (2,9%) erano residenti in case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistenziali (RSA) o strutture di riabilitazione; 10 (0,3%) avevano altri fattori di rischio (soggiorno in carcere o in comunità).
L’82,5% (2.567) dei casi è stato classificato come di origine comunitaria (vale a dire di origine non nota), in quanto non è stato riportato alcun soggiorno al di fuori della propria abitazione durante il periodo di incubazione della malattia, anche se 30 soggetti hanno riferito di aver frequentato una piscina e 29 di essersi sottoposti a cure odontoiatriche. Gli ultimi dati sulla Legionella Considerando sia i turisti italiani che quelli stranieri, nel 2022 sono stati notificati all’ISS 550 casi di legionellosi associata ai viaggi.
I casi associati ai viaggi sono stati complessivamente 335. La maggioranza dei turisti italiani ha viaggiato in Italia, solo nell’8% dei casi la meta del viaggio è stata una località straniera. I casi di legionellosi verificatisi in turisti stranieri che hanno visitato l’Italia sono stati in totale 215. I suddetti 550 turisti hanno soggiornato in 744 strutture recettive italiane situate in: Puglia (12,4%), Toscana (11,6%), Campania (10,4%), Lombardia (9,9%), Veneto (8,9%), Emilia-Romagna (8,3%), Lazio (6,4%), e nelle rimanenti Regioni/Province Autonome (32,1%).
Nel 2022 sono stati notificati 98 cluster associati con altrettante strutture recettive italiane. Di queste, 26 erano già state associate con casi di legionellosi nei due anni precedenti. Complessivamente i cluster hanno coinvolto 182 turisti, l’età media dei casi è di 66,8 anni, il 68,1% dei casi è di sesso maschile con un rapporto maschi/ femmine pari a 2,1:1. La durata del soggiorno è stata mediamente di 14 giorni e i cluster hanno coinvolto un minimo di 2 e un massimo di 7 turisti. Le indagini ambientali sono state immediatamente effettuate in tutte le strutture coinvolte.
Negli alberghi risultati positivi sono state messe in atto idonee misure di controllo che hanno riportato le cariche batteriche entro i limiti consentiti, come dimostrato dai prelievi ambientali di verifica, effettuati successivamente agli interventi di disinfezione. A commento dei dati sopra riportati, l’ISS lamenta che l’elevato numero di casi registrato evidenzia come la gestione dell’acqua negli edifici pubblici e privati sia spesso trascurata o inadeguata e come sia carente un’adeguata formazione dei gestori o degli amministratori degli edifici e dei tecnici del settore.
In particolare, nel 2022 si è registrato quasi un raddoppio dei cluster di legionellosi associati con strutture recettive rispetto all’anno precedente. Un’importante novità, nell’ambito della prevenzione e controllo della legionellosi – sottolinea poi l’ISS – è rappresentata dal Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18 (entrato in vigore il 21 marzo 2023), attuazione della Direttiva UE 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Per facilitare l’applicazione del suddetto Decreto, sono state elaborate delle linee guida che forniscono indirizzi, elementi di conoscenza e strumenti operativi soprattutto a coloro che sono interessati a gestire il sistema idraulico interno di edifici/locali prioritari e non prioritari e di navi, secondo quanto introdotto nella Direttiva. I criteri presentati e le indicazioni fornite permettono di valutare, individuare e tenere sotto controllo le potenziali fonti di pericoli chimici e microbiologici, nonché sviluppare programmi di ispezione o verifiche per specifici parametri, come piombo e Legionella.
Tuttavia, affinché possano essere visibili gli effetti di questa nuova normativa, che per gli inadempienti prevede sia il reato sia le sanzioni, bisognerà attendere il 2029, data in cui la Direttiva dovrà essere pienamente applicata.
Il tema della prevenzione della Legionella sarà uno dei focus del convegno tecnico “Aria pura, acqua sana” che si svolgerà a Milano, Palazzo della Cultura il 21 novembre 2023