L’ultima Indagine trimestrale Assoclima sul mercato della climatizzazione ha fatto emergere una svolta nei dati: a fine marzo 2023, infatti, lo scenario vede una crescita di mono e multisplit, con una brusca frenata degli apparecchi ibridi.
Se il 2022 si era chiuso con dati positivi per tutte le tipologie di prodotti rappresentate da Assoclima, il 2023 si è aperto con uno scenario dall’andamento un po’ altalenante.
Il comparto dell’espansione diretta mostra a fine marzo 2023 una variazione percentuale positiva, sia a volume che a valore, per monosplit (+8,6% e +16,5%) e multisplit (+20,1% e +22,3%), mentre per i sistemi miniVRF e VRF si rileva una diminuzione a volume (-3,1%) e un incremento a valore (+5%).
Rallenta invece per la prima volta la crescita delle pompe di calore aria-acqua che, dopo un 2022 con incrementi percentuali anche a tre cifre, nei primi mesi del 2023 registrano variazioni negative in alcune fasce di potenza, tra cui quella fino a 17 kW: -26,3% a volume e -11,4% a valore. In sofferenza soprattutto gli apparecchi ibridi* che, sempre nella fascia fino a 17 kW, registrano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente una brusca frenata con una diminuzione del 50,2% a volume e del 40,5% a valore.
I numeri positivi registrati dai climatizzatori mono e multisplit sono legati a un ritorno alla normalità del settore dei trasporti internazionali che, dopo un periodo di prezzi alle stelle e ritardi nelle spedizioni, si è stabilizzato, e alla contrazione delle vendite di pompe di calore idroniche, con conseguente maggiore disponibilità di installatori.
«A questi aspetti si aggiungono altri fattori: a inizio anno i distributori si sono riforniti di climatizzatori split per essere pronti a soddisfare le richieste nei mesi successivi contando sul fatto che nelle persone è ancora vivo il ricordo delle temperature molto elevate registrate l’anno scorso e che i meteorologi prevedono per il 2023 un’estate altrettanto calda. Anche l’ultimo inverno, piuttosto mite, ha probabilmente rafforzato questa percezione. – dichiara l’ing. Marcello Chiriacò dell’Ufficio Statistica di ANIMA. – Sul rallentamento della crescita delle pompe di calore idroniche e degli ibridi ha sicuramente influito il D.L. n. 11 del 16 febbraio 2023 con cui il Governo ha bloccato la possibilità di cedere il credito d’imposta o di ottenere lo sconto in fattura su tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia, un intervento improvviso che ha creato un forte clima di incertezza tra i consumatori e che si è inevitabilmente ripercosso sul settore impiantistico».
Dalla rilevazione trimestrale di Assoclima, nel periodo gennaio-marzo 2023 risultano in crescita sia a volume che a valore i condizionatori trasferibili (+175% e +132,6%), i condizionatori packaged e rooftop (+43% e +75,2%), i gruppi frigoriferi con condensazione ad acqua (+9,2% e +44,2%) e le unità terminali (+1,7% e +13,3%). Si registrano dati percentuali leggermente in calo a volume per le centrali di trattamento aria (-4,6%) a fronte però di incrementi a valore del 33,3%, mentre per la ventilazione meccanica residenziale l’indagine Assoclima riporta una crescita del 17,8% a volume ma con una diminuzione del 8,2% a valore.
*la rilevazione sugli apparecchi ibridi è svolta in collaborazione con Assotermica