Valvole e rubinetti, uno sguardo ai trend del mercato europeo e mondiale

Secondo i dati forniti da Oxford Economics e BRG, diffusi sul sito di ANIMA Confindustria, la buona performance del settore delle valvole e dei rubinetti del 2021 sarà probabilmente rallentata nel corso del 2022.

Il settore europeo e mondiale delle valvole e rubinetti ha mostrato un trend positivo nell’ultimo anno e ha ottenuto risultati migliori rispetto al periodo pre-covid, ma nel 2022 è previsto un rallentamento del comparto.

Secondo i dati presentati da Oxford Economics alla General Assembly del CEIR, l’associazione europea dei produttori di valvole e rubinetti, il mercato globale delle valvole industriali è cresciuto dell’8% nel 2021 e ha raggiunto quasi 70 miliardi di euro, al di sopra del livello precedente alla pandemia. Le analisi dell’Oxford Economics prevedono una solida crescita del mercato anche quest’anno, anche se lo spettro dell’inflazione e le continue pressioni sulla catena di approvvigionamento comportano significativi rischi al ribasso per l’Europa.

Valvole e rubinetti, il quadro europeo

L’Europa ha rappresentato circa 17 miliardi di euro della domanda globale di valvole nel 2021, con una crescita del mercato del 10% in tutti i principali paesi produttori. Quest’anno si preannunciava una robusta espansione del 6%, ma l’impatto della guerra Russia-Ucraina ridurrà certamente la crescita prevista.

«Le turbolenze nei mercati europei dell’energia hanno fatto nascere difficoltà impreviste», ha detto Jeremy Leonard, Managing Director of Global Industry Services alla Oxford Economics. «È probabile che avvenga una lieve recessione industriale in Europa quest’anno, e i settori ad alta intensità energetica come i prodotti chimici e la raffinazione dei carburanti saranno duramente colpiti, dando una battuta d’arresto alla domanda di valvole e attuatori».

Per quanto riguarda il settore della rubinetteria, la presentazione di David Harrop e Dan Thirkell di BRG si concentra sul mercato europeo di rubinetti e miscelatori inquadrato in un contesto globale. «BRG fornisce dati di mercato dettagliati che coprono 100 paesi, aggiornati su base annuale», afferma Dan Thirkell, direttore di BRG Executive Solutions.

Uno sguardo globale

In linea con la portata della ricerca di BRG, il mercato globale dei rubinetti e dei miscelatori è stato valutato a circa 20 miliardi di euro nel 2020 al prezzo di vendita del produttore, con una domanda segmentata come segue:

  • APAC ~50%;
  • Americas ~29%
  • Europe ~19%
  • Africa & Middle East 2%

Secondo gli ultimi dati, BRG riferisce che le vendite in volume di rubinetti e miscelatori in Europa hanno recuperato oltre il 10% nel 2021. Tuttavia, le prospettive per il 2022 indicano un mercato relativamente piatto, influenzato dalle interruzioni della catena di approvvigionamento, dai prezzi più alti delle materie prime e dalla continua incertezza economica.

Concentrandoci sull’Europa, i primi dieci paesi produttori (Italia al secondo posto) rappresentano oltre il 70% del valore totale del mercato. «Il panorama europeo – continua David Harrop, Managing Director di BMG – è caratterizzato da mercati maturi, guidati da una forte domanda di ammodernamento e sostituzione dei prodotti in uso. In particolare, negli ultimi anni sono aumentate in Europa le attività di ristrutturazione nel mercato immobiliare. Numerose le aziende di medie e piccole dimensioni: il panorama dell’offerta è infatti altamente frammentato, con oltre 250 marchi presenti sul mercato europeo».

Il panorama italiano

Per quanto riguarda il territorio nazionale, Sandro Bonomi, presidente di AVR – l’associazione dei costruttori valvole e rubinetti federata Anima Confindustria – dichiara che «Le aziende italiane, grazie alla buona patrimonializzazione consolidata in tanti anni di attività, stanno resistendo a due anni di pandemia con una situazione economica resa estremamente incerta dalla guerra in atto sui confini europei. Questa lunga crisi aggravata da costi esorbitanti di tutte le materie prime è estremamente difficile da gestire, anche per i lunghi tempi di consegna di tutti i materiali e per l’incertezza di ciò che potrà accadere nei prossimi mesi. Per pianificare le nostre attività serve stabilità sociale, economica e valutaria che oggi sembra essere un miraggio difficilmente raggiungibile».

Fiducia per il futuro del settore

Nurdan Yucel, presidente neoeletta del CEIR, sostiene che «Gli avvenimenti negativi degli ultimi due anni hanno influenzato negativamente il comparto dei rubinetti e delle valvole, così come tutte le altre industrie. Tuttavia, a causa del crescente pericolo di siccità nel mondo, anche la gestione dell’acqua sta acquistando sempre maggiore importanza. Per questo motivo, i miglioramenti delle infrastrutture e delle sovrastrutture saranno inevitabili. Il settore comprende i fabbricanti che fanno parte della produzione di attrezzature per le condutture, dal punto di partenza della fornitura d’acqua fino a raggiungere il rubinetto delle nostre case. Vediamo quindi con fiducia al futuro del nostro settore, che sarà vitale nei prossimi anni mantenendo la sua produzione senza interruzioni».