Il bilancio degli incentivi Ecobonus e Superbonus

Secondo il “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, realizzato dall’Enea, negli ultimi 15 anni per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale, nel nostro Paese sono stati investiti oltre 53 miliardi di euro, dei quali circa 45 miliardi al 2020 con l’Ecobonus 65% e più di 8 miliardi per interventi già realizzati con il Superbonus 110%. Rispetto agli obiettivi previsti dai piani nazionali ed europei, sono stati centrati rispettivamente all’80% e al 90%, soprattutto per il traino del comparto residenziale.

Per quanto riguarda il Superbonus, a settembre 2021 risultavano avviati oltre 40.000 interventi incentivati per più di 6 miliardi di investimenti ammessi a finanziamento, di cui circa 4,3 già realizzati ai quali corrispondono circa 1.300 GWh/anno di risparmio energetico. L’andamento degli investimenti già realizzati per tipologia di edificio, registra oltre 1,7 miliardi di euro dedicati a condomini, circa 1,6 miliardi a edifici unifamiliari e circa 1 miliardo di euro relativi a unità immobiliari indipendenti.  L’andamento in base alle due tipologie di interventi trainanti vede investimenti sull’involucro per circa 1,8 miliardi di euro, per un totale di circa 2,5 miliardi di euro ammessi a finanziamento, per un risparmio stimato che sfiora i 500 GWh/anno, da cui un costo efficacia di circa 0,19 €/kWh. Gli investimenti per impianti ammontano invece a più di 650 milioni di euro, per un totale di oltre 800 milioni di euro ammessi a finanziamento, a fronte di un risparmio di circa 420 GWh/anno, da cui un costo efficacia di circa 0,15 €/kWh. I principali interventi trainanti relativi agli impianti – rivela poi il Rapporto – hanno riguardato i sistemi ibridi e le pompe di calore a compressione di vapore elettriche, in particolare all’interno di unità indipendenti. Sono queste le tipologie di intervento maggiormente osservate nei condomini, insieme alle caldaie a condensazione.

Rispetto all’Ecobonus, il Rapporto rileva  che nel periodo 2014-2020 sono stati realizzati circa 2,7 milioni di interventi, di cui circa 490.000 nel 2020: oltre 230.000 richieste sono pervenute per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale; oltre 140.000 per la sostituzione dei serramenti; circa 95.000 per l’installazione di schermature solari. A partire dal 2011, sono poco più di 3,5 milioni gli interventi effettuati; poco più di 4,5 milioni dall’avvio del meccanismo nel 2007. Il trend osservato dei risparmi energetici ottenuti per le diverse tipologie di intervento su tutto il periodo è crescente, in aumento rispetto al 2019, con 1.362 GWh/anno registrati nel 2020. Nel periodo 2014-2020 il risparmio energetico ammonta a circa 8.500 GWh/anno. A partire da 2011 il risparmio energetico supera i 12.700 GWh/anno; dall’avvio del meccanismo nel 2007, il risparmio complessivo supera i 19.000 GWh/anno. I risparmi ottenuti nel 2020 sono associabili in particolare alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento (oltre il 42% del totale), alla sostituzione di serramenti (oltre un quarto del totale) e alla coibentazione di solai e pareti (circa il 22%). Queste tipologie di interventi, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio – sottolinea il Rapporto –  risultano essere caratterizzate dal miglior costo-efficacia, con un costo sostenuto tra gli 8 e i 18 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile dell’intervento.

In termini di risparmi energetici conseguiti, nel 2020 il contributo principale è derivato dalle caldaie a condensazione, con un risparmio di 467 GWh/anno, pari a oltre il 37% del totale, e per circa il 30% dai serramenti con 366 GWh/anno. Andando a considerare l’intero periodo 2014-2020, i dati mostrati dal Rapporto evidenziano come il contributo derivante dalla sostituzione di serramenti si è attestato intorno ai 3.290 GWh/anno, seguito da quello derivante da interventi sulle pareti con circa 2.430 GWh/anno, e dall’installazione di caldaie a condensazione con oltre 1.640 GWh/anno. Oltre due terzi degli investimenti del 2020 (2,2 miliardi di euro su oltre 3,3 in totale) è stato dedicato a edifici costruiti prima degli anni Ottanta. La distribuzione dei risparmi ricalca quella degli investimenti, con oltre 1.000 GWh/anno da interventi su edifici costruiti prima degli anni Ottanta. Gli interventi di riqualificazione dell’intero edificio e per la coibentazione di solai e pareti hanno attivato circa 1,85 miliardi di euro di investimenti e conseguito oltre 722 GWh/anno di risparmi. In particolare, oltre i tre quarti di tali risorse sono state destinate a interventi su edifici costruiti prima degli anni Ottanta. Per quanto riguarda la distribuzione degli investimenti per i serramenti sostituiti, il 57% dei casi riguarda il pvc. Per le tipologie di vetro, quello a bassa emissione copre circa il 63% delle risorse attivate. I serramenti in pvc con vetro a bassa emissione rappresentano circa il 40% degli investimenti attivati nel complesso (circa 477 milioni di euro).