Vip Air Empowerment: in evoluzione, dal prodotto al servizio

La nuova sede di Vip Air Empowerment a Senago, in provincia di Milano

Parlare di prodotti è forse un modo “datato” di raccontare Vip Air Empowerment. Oggi l’azienda si sta spostando su una dimensione sempre più integrata di meccanica ed elettronica, conferendo al tradizionale prodotto, i ventilatori, una serie di valori aggiunti di servizio che cambiano il modo di acquistare e usare il prodotto e – a tendere – anche il rapporto con il cliente. Ne parliamo con uno dei fondatori, Fausto Fasolini.

di Marco Oldrati

Definire Vip Air Empowerment un costruttore di ventilatori è decisamente riduttivo: oggi Vip Air Empowerment è protagonista nel mondo della ventilazione e guarda al futuro prossimo con un portafoglio di prodotti ad alto contenuto tecnologico, non dimenticando la gamma di prodotti consolidati dalla ormai lunga storia aziendale. Ha saputo innovare introducendo e facendo proprie le nuove tecnologie attraverso l’utilizzo dell’elettronica e una sempre più affinata evoluzione di soluzioni fluidodinamiche, per permettere di raggiungere e migliorare i sempre più stringenti livelli di efficienza energetica richiesti dalla normativa Europea e dal mercato stesso.

Il suo fondatore, Fausto Fasolini, ama definirla una società “speciale” non solo per i prodotti e sorride con orgoglio mentre lo dice: «Vip Air Empowerment ha sempre dimostrato fin dagli anni Ottanta, epoca in cui fu fondata, una spiccata propensione all’aspetto tecnico, dimostrando fin da allora la ferma volontà di crescita attraverso soluzioni tecnologiche sostenute da costanti investimenti in ricerca, con uno staff tecnico sempre pronto ad accogliere le sfide più impegnative che il mercato propone».

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VIP Air Empowerment, più grande, più efficiente

La nuova sede operativa VIP Air Empowerment è a Senago (MI), dove in oltre 6000 metri quadri tutti i processi produttivi sono stati organizzati e definiti con criteri di massima efficienza. «Gli oltre trent’anni di esperienza produttiva ci hanno permesso di ottimizzare gli spazi, creare sinergie importanti tra i flussi delle varie lavorazioni e reparti e le competenze tecniche, e migliorare tutta la logistica. Uno sforzo importante che ci ha già ripagato in termini di funzionalità e di aumento della capacità produttiva. Lo spostamento a breve anche del laboratorio di prova – fiore all’occhiello della Vip Air Empowerment – con lo spazio dedicato al tunnel di prova, porterà ulteriore efficienza nei processi produttivi e maggiore integrazione e controllo. Reparti organizzati in modo più organico, attrezzature sempre più performanti, formazione continua del personale ci permettono oggi di avere una grande elasticità produttiva e una qualità consolidata indispensabili per il nostro prodotto: industriale per macro-numeri e dimensioni ma con una fondamentale e preziosa caratteristica di customizzazione tailor made».

Evidente e più che giustificata la soddisfazione e l’orgoglio che si legge nelle parole e negli occhi di Fausto Fasolini e del Direttore Generale, Massimiliano Mocchetti. E uno sguardo e una visione che già progettano crescite future, con fiducia. «Perché – affermano di comune accordo – affrontare questo momento così difficile sapendo di saper fare bene, fa sicuramente meno paura».

Da sinistra a destra, Andrea Fasolini, Renato Fasolini, Massimiliano Mocchetti, Fausto Fasolini. I tre soci amministratori sono a capo rispettivamente delle funzioni acquisti/programmazione (Andrea), produzione (Renato), tecnico/commerciale (Fausto), Mocchetti è il Direttore Generale

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È proprio per assecondare questa propensione che una decina di anni fa si è deciso di acquisire una società specializzata nella progettazione e produzione di drives di potenza per motori elettrici, allo scopo di dar vita alla nuova generazione di ventilatori comandati da motori brushless con drive integrato.

Sono stati anni di ricerca e sviluppo impegnativi e stimolanti in cui non sono mancati momenti difficili dovuti agli ingenti investimenti che il progetto richiedeva, ma sempre accompagnati dall’entusiasmo e la passione di cui il team Vip Air Empowerment non difetta. Grazie al nuovo dipartimento di elettronica sono nati nuovi prodotti dedicati all’analisi predittiva di sistemi industriali come sensori di vibrazione, sensori per la lettura di pressione differenziale, temperatura e molto altro ancora, accompagnati dalla nascita di software dedicati all’acquisizione dati ed al controllo remoto in cloud. La Vip Air Empowerment è oggi a pieno titolo fornitore di sistemi per l’industria 4.0.

Il sensore controllo PID EM 45 SN, il punto di partenza per l’acquisizione dei dati

L’elevato livello tecnico e la semplicità di utilizzo dei nuovi sensori ha indotto diversi clienti e in particolare una multinazionale già cliente per ventilatori destinati all’impiego in essiccatori per la produzione di pasta, a dotare gli stessi ventilatori di sensori di vibrazione in modo da acquisire dati di vibrazione e determinare così i tempi di manutenzione, scongiurando costosissimi fermi macchina.

«Motivo di orgoglio per l’azienda è poi l’inserimento, da parte di uno dei competitor e leader di mercato nella produzione di ventilatori nella loro gamma di prodotti, del nostro sensore di pressione differenziale. A dimostrazione di un altro pilastro della mission della Vip Air Empowerment: non esistono concorrenti ma opportunità di collaborazione tra aziende, sempre che di larghe vedute, che operano nello stesso mercato».

Un altro aspetto che vale la pena sottolineare è che Vip Air Empowerment pur condividendo insieme ad altri player del mercato la scelta di progettare e produrre ventilatori di nuova generazione ad alta efficienza con tecnologia brushless e drive elettronici integrati, ha mantenuto e rinforzato la propensione alla realizzazione di soluzioni custom, con il chiaro obiettivo di non inseguire a tutti i costi i grandi numeri, ma di offrire piuttosto al mercato soluzioni in grado di soddisfare esigenze specifiche come condizioni ambientali particolari, prestazioni specifiche e applicazioni in mercati specifici come il power-gen’s o l’alimentare.

Il magazzino dei semilavorati all’interno dei nuovi spazi della sede di Senago

«Sono state scelte vincenti che hanno permesso, per esempio, il concretizzarsi di un contratto di fornitura per alcuni milioni di euro, siglato con una multinazionale leader nel mondo dei raffreddatori industriali», continua Fasolini.

Possiamo dunque affermare che l’introduzione dell’elemento “elettronica” nel mondo Vip Air Empowerment, la disponibilità di dati ottenuti dall’integrazione fra elettronica e informatica, è di fatto un valore aggiunto e reale a disposizione dei tecnici, a condizione però che il dato sia correttamente trasformato in informazione. Per esempio stabilendo l’utilità di rilevarlo con cadenza definita, utilizzando così l’informazione per determinare il funzionamento dell’elemento a cui l’informazione si applica anche nell’ottica di una revisione delle impostazioni progettuali.

«La nostra sensoristica abbinata ai software di controllo, nasce per essere integrata con l’impianto industriale a cui è destinata, svolgendo una funzione di monitoraggio continuo della salute dell’impianto stesso e garantendone allo stesso tempo qualità prestazionale e durabilità».

Un sensore di pressione realizzato da Vip Air Empowerment

Questo ruolo dell’elettronica prelude non tanto e non solo alla conoscenza dello stato di salute dell’impianto e della sua capacità di svolgere il compito assegnatogli, ma anche a una valutazione più ragionata e meno “commerciale” del prodotto impiantistico. Il criterio guida, secondo Fasolini, diventa quello del Total Cost of Ownership: il prezzo non è più la sola variabile nella scelta del ventilatore, ma si integra in una funzione in cui costi di manutenzione, costi di funzionamento (consumi energetici) e altri elementi entrano in gioco grazie alla possibilità di monitorare valori tecnici di funzionalità e di performance attraverso sensoristica specifica integrata ed in cloud. Tanto da dare luogo a modelli di valutazione del costo “avanzati” che non si limitano al prezzo del prodotto ma lo compongono anche per i costi derivanti dal tempo di funzionamento per il periodo di vita del prodotto stesso alle migliori condizioni di performance.

«Oggi il cliente non viene da noi per comprare “solo” un ventilatore, ma vuole acquistare una performance, che possiamo rendergli evidente e apprezzabile solo unendo il “prodotto meccanico” ventilatore con il “prodotto elettronico” sensore e con i “prodotti informatici” algoritmo e cloud, per dare sostanza a quanto acquistato appunto in termini di costanza prestazionale e durabilità. Se un prodotto dura di più e costa di meno in termini di manutenzione, ecco che esso contiene un vantaggio competitivo per l’acquirente (Ecodesign). Un nuovo concetto di ammortamento, non più fiscale, ma reale, dato dalla possibilità di distribuire il costo complessivo di un prodotto sui suoi anni di esercizio operativo».

Questo fa sì che il “venduto” non sia più un ventilatore, ma la somma di un ventilatore, della conoscenza delle sue dinamiche di funzionamento generali e della conoscenza specifica del suo funzionamento nella situazione applicativa in cui esso viene collocato. Un know- how dinamico che cresce nella misura in cui l’utilizzo di queste informazioni è circolare, a beneficio sia del prodotto già realizzato e installato che delle nuove progettazioni e prodotti, siano essi custom o di serie.

«Nel vendere know how il punto centrale è la capitalizzazione dell’esperienza e in questo l’elettronica è il più valido aiuto che il progettista di elementi meccanici possa augurarsi di avere: il dato in tempo reale arricchisce il prodotto di un contenuto di servizio. Questo concetto va trasferito sempre più chiaramente alla clientela, altrimenti si rischia di competere solo sul prezzo e si va a dequalificare non solo il lavoro di produzione, ma soprattutto il valore dell’esperienza accumulata».

Possiamo affermare che non esiste il prodotto standard per Vip Air Empowerment ma un sistema organizzativo governato da procedure che rendono “standard” l’approccio alla progettazione e produzione di prodotti custom.

L’area di montaggio di grandi unità ventilanti

L’orizzonte è abbastanza delineato ed è ben chiaro per Fasolini, che aggiunge: «Arriveremo a vendere sempre più servizi abbinati ai nostri prodotti e non le nascondo che paradossalmente potremmo arrivare a proporre soluzioni integrate dove il costo del prodotto fisico ventilatore o sensore sia parte di un costo del servizio reso al cliente, volto all’ottenimento di un risparmio energetico e di risparmio della gestione di manutenzione del sistema stesso».

Il futuro? Il ventilatore rimarrà al centro di una galassia caratterizzata da due linee di sviluppo, l’IT, cioè la generazione di applicativi che permettano al cliente di gestire dati e informazioni per ottimizzare la performance e ottenere risparmi sostanziali e la costituzione di pacchetti di servizi con cui supportare i committenti al miglior utilizzo del prodotto e dell’impianto.

Un futuro dematerializzato il cui cuore sarà un prodotto nato da una lunga esperienza tecnica di progettazione e applicazioni, con un sistema produttivo all’avanguardia che sfrutta le più aggiornate tecnologie produttive, tale da portare Vip Air Empowerment a dialogare sul piano del Building Management System, la lingua con cui l’impiantistica a venire dovrà necessariamente parlare.

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2020, un bilancio controcorrente

L’attività di VIP Air Empowerment ha sofferto della pandemia? Come per tutti, ha generato grande preoccupazione e grandi fatiche, ma la concomitanza di Covid, adeguamento ai protocolli per permettere il più alto grado di sicurezza all’interno dell’ambiente di lavoro a protezione e salvaguardia di tutti i dipendenti e trasferimento della sede produttiva ha penalizzato relativamente i risultati. Il fatturato 2020 infatti, se confrontato con l’anno precedente, è comunque cresciuto di due punti percentuali.

«L’anno si è chiuso comunque con un segno positivo seppure contenuto, nonostante il fermo produttivo per il trasferimento dei macchinari, operazione mai “indolore”. afferma Fasolini. Pur con una programmazione quasi al minuto secondo, riuscire a rispettare le consegne e il calendario dei lavori di trasferimento non è stato semplice. I fermi macchina hanno inciso sulla produzione nell’ordine dei due mesi lavorativi, per cui siamo decisamente soddisfatti del risultato finale, ottenuto anche grazie a una fattiva collaborazione con i clienti. E colgo l’occasione: anche grazie all’impegno e alla disponibilità di tutti i dipendenti e collaboratori. Una grande prova superata con una grande squadra».

Ma si guarda già avanti: il 2020 è alle spalle e il 2021 è iniziato decisamente sotto ottimi auspici, con ordini e sviluppi prodotto che lasciano intravedere risultati importanti, sia per tutti i nuovi prodotti legati all’elettronica, sia per la gamma di ventilatori assiali.

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