Le società dell’UE aumentano gli investimenti nella ricerca e sviluppo

La Commissione europea ha pubblicato il Quadro di valutazione degli investimenti nella R&S industriale che valuta le 2500 società che hanno investito maggiormente nel mondo nel 2018/19, realizzato da Economics of Industrial Research & Innovation (IRI), progetto del Centro comune di ricerca (JRC).

Le imprese, con sede in 44 paesi, – si legge nello studio – hanno investito ciascuna oltre 30 milioni di euro in ricerca e sviluppo per un totale di 823,4 miliardi di euro, pari a circa il 90% della R&S finanziata a livello mondiale. Il rapporto include 551 aziende dell’UE che rappresentano il 25% del totale, 769 aziende statunitensi per il 38%, 318 aziende giapponesi per il 13%, 507 cinesi per il 12% e 355 dal resto del mondo per il 12%. La relazione analizza i principali cambiamenti nella R&S e gli indicatori economici delle società e le loro prestazioni negli ultimi dieci anni.

Secondo il documento, le aziende dell’Unione hanno incrementato i propri investimenti in ricerca e sviluppo per il nono anno consecutivo, ma al di sotto del tasso di crescita globale, investendo nel 2018 il 4,7% in più.

A fronte di una corsa tecnologica globale in costante aumento – continua la relazione – lo scorso anno i primi 2500 operatori industriali in tutto il mondo hanno aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo dell’8,9%.

Le società dell’UE rappresentano 17 dei 50 principali investitori in ricerca e sviluppo.

La crescita degli investimenti delle società dell’Unione è tuttavia superata dalle loro controparti statunitensi e cinesi: la prima ha aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo dello scorso anno del 10,3%, la seconda del 26,7%.

La classifica vede gli Stati Uniti al primo posto con 769 società (313 miliardi di euro), seguite da 551 società con sede nell’UE (208 miliardi di euro) e dalla Cina con 507 società 96 miliardi di euro).

Le 551 società con sede nell’UE hanno impiegato oltre 19,4 milioni di persone, con un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente.

Il quadro di valutazione comprende un’analisi separata dei brevetti depositati in tutto il mondo per il periodo 2012-2015. Le 2500 società del quadro di valutazione detengono il 53% di tutti i brevetti nelle tecnologie verdi del 2012-2015.

La quota maggiore di questi brevetti (38% nel periodo 2012-2015) è nei trasporti.

Le prime 25 società in brevetti green tech comprendono cinque società con sede nell’UE; mentre nove società giapponesi sono complessivamente le più attive.

Infine, il rapporto mostra che la crescita degli investimenti in R&S dei 2500 principali attori industriali è accompagnata da un aumento della maggior parte degli indicatori finanziari.

Le vendite nette (8,4%) e gli utili (9,1%) hanno continuato la tendenza positiva dell’anno precedente aumentando a un ritmo simile agli investimenti in ricerca e sviluppo.

Le vendite nette delle 551 società con sede nell’UE hanno raggiunto i 6 trilioni di euro, con un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente.